Sinead O’Connor, il dolore di una madre: perde il figlio a soli 17 anni

La cantante Sinead O'Connor ha perso il figlio Shane, a soli diciassette anni: ad annunciarlo è stata la stessa artista sui social

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Sentirsi inghiottiti da una buia voragine. Precipitare in un burrone di cui neanche si può intuire la fine. Non bastano tutte le parole del mondo per avvicinarsi anche solo lontanamente al senso di vuoto che lascia nel cuore la perdita di un figlio. La cantante Sinead O’Connor sta provando questa sensazione sulla propria pelle, ciò che mai nessun genitore dovrebbe vivere. E ha annunciato su Twitter, con un breve ma commosso post, di aver perduto per sempre il suo Shane a soli 17 anni.

Il triste annuncio di Sinead O’Connor

“Il mio bellissimo figlio, Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor, vera luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena e adesso è con Dio. Possa riposare in pace e nessuno seguire il suo esempio. Il mio bambino. Ti amo così tanto. Riposa in pace, ti prego”. Con queste parole affidate a Twitter Sinead O’Connor ha dato il triste annuncio della morte del figlio Shane.

Il ragazzo aveva solo 17 anni e dal tweet della cantante si fa pressante l’ombra del sospetto. Shane, che era misteriosamente scomparso due giorni prima dalla città di Tallaght, poco distante da Dublino in Irlanda, è stato ritrovato senza vita come riportato dalla polizia locale. E sembra che si sia tolto la vita.

L’artista irlandese aveva già lanciato un appello, sempre tramite Twitter, quando il giovane Shane era scomparso, facendo perdere le sue tracce: “Questo è un messaggio per mio figlio, Shane – aveva scritto -. Shane, non è più divertente. Mi stai spaventando a morte”. Poi aveva aggiunto: “Shane, la tua vita è preziosa. Dio non ha scolpito quel bel sorriso sul tuo bel viso per niente. Il mio mondo crollerebbe senza di te. Sei il mio cuore. Per favore, non impedirgli di battere. Per favore, non farti del male”. Appello che, purtroppo, non è servito a molto.

Il dolore più grande per una madre

Nulla è paragonabile al dolore di una madre per la perdita del proprio figlio. Shane era il terzogenito di Sinead O’Connor, nato dalla relazione con il musicista irlandese Donald Lunny. L’artista, che è stata sposata quattro volte, ha avuto altri tre figli nati da altrettante relazioni: Jake, Roisin e Yeshua Francis Neil, il più piccolo.

Dopo l’annuncio della perdita di Shane ha condiviso un nuovo post su Twitter, con una dedica speciale per il figlio. Sulle note di Ride Natty Ride, celebre brano di Bob Marley, la cantante ha scritto: “Questo è per il mio Shaney. La luce della mia vita. La lampada della mia anima. Il mio bambino dagli occhi azzurri. Sarai sempre la mia luce. Saremo sempre insieme. Nessun confine può separarci”.

Parole strazianti, quelle di Sinead O’Connor che hanno colpito tutti e in breve hanno letteralmente fatto il giro del mondo. Il giovane Shane aveva già avuto dei problemi che purtroppo non era mai riuscito a risolvere. Già nel gennaio del 2019 era balzata agli onori della cronaca la notizia della sua scomparsa, quando aveva soltanto 14 anni, e già allora la cantante aveva lanciato un appello a mezzo social per chiedere aiuto.

Sinead O’Connor, una vita difficile

La vita di Sinead O’Connor negli ultimi anni è stata un’altalena di emozioni, purtroppo non delle più rosee. Appesi al chiodo i panni di icona della musica a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, l’artista irlandese si è ritrovata al centro di dure polemiche per via delle durissime prese di posizione contro la Chiesa cattolica, infine anche per la sua decisione di convertirsi all’Islam.

Schietta e senza peli sulla lingua, tutto questo l’ha fatta pian piano precipitare dall’Olimpo della musica internazionale. E da qui è iniziata la discesa rovinosa verso un baratro fatto di depressione, abuso di sostanze stupefacenti, persino tentativi di suicidio. La morte del giovane Shane è solo l’ultimo tragico tassello di una vita difficile.