Sanremo 2021, Baglioni svela cosa pensa del Festival di Amadeus

Claudio Baglioni, ex conduttore del Festival, svela cosa pensa di Sanremo 2021 con Amadeus

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Redazione

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Claudio Baglioni svela cosa pensa di Sanremo 2021. Ormai mancano pochissimi giorni all’inizio della kermesse e il conto alla rovescia è iniziato dopo lunghi preparativi, annunci importanti e scelte difficili. Amadeus quest’anno condurrà un Festival diverso dal solito a causa dell’emergenza Coronavirus che ha imposto l’assenza del pubblico. Nel teatro Ariston dunque non ci saranno spettatori ad assistere e applaudire le performance dei cantanti in gara. Un tema di cui si è discusso a lungo se che renderà questa edizione di Sanremo insolita e differente da tutte le altre.

A commentare il Festival anche Claudio Baglioni. Il cantante è stato direttore artistico della kermesse nel 2018 e nel 2019, portando sul palco una squadra affiatata, grandi nomi e uno spettacolo che ha raccolto da subito consensi. Affiancato prima da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, poi da Virginia Raffaele e Claudio Bisio, ha segnato una svolta nella storia di Sanremo.

Ospite di Otto e Mezzo, Baglioni non si è tirato indietro di fronte alle domande di Lilli Gruber sul Festival.  “Sanremo senza pubblico? Significa tutto quello che significa anche per gli altri teatri e le sale da concerto: il pubblico è l’invitato al pranzo artistico – ha detto -. Ma fra tutti gli spettacoli, quello di Sanremo forse potrebbe risentirne meno di altri, proprio perché essendoci il pubblico a casa dovrebbe risentirne di meno. Penso che andrà bene, ci sono bravissimi conduttori e faccio gli auguri a tutti i musicisti e ai miei colleghi”.

L’edizione 2021 di Sanremo andrà in scena dal 2 al 6 marzo, a condurlo sarà Amadeus, affiancato da Fiorello e da numerose co-conduttrici che si avvicenderanno nel corso delle cinque puntate. Da Matilda De Angelis a Simona Ventura, passando per Ornella Vanoni, Vittoria Ceretti e Loredana Bertè. Tanti gli omaggi, come quello a Little Tony e a Ennio Morricone. “L’obiettivo è rendere il Festival che sta per arrivare un Festival unico nel suo genere – ha spiegato il direttore artistico -. Io e Fiorello cercheremo un equilibrio, abbiamo il dovere di dare al pubblico cinque serate di serenità, con la speranza che sia un Festival di una piccola rinascita. La musica non si ferma mai”.