Ci sono eventi nella nostra vita che ci spezzano, e talvolta ci conducono su strade inimmaginabili: questa è la storia di Rania Zeriri, giovane donna famosa in Olanda, il suo Paese, dove aveva raggiunto una fama da popstar. Ma per lei il destino aveva in serbo un dolore antico: dopo la perdita della mamma, aveva fatto perdere le sue tracce, fino a quando non è stata trovata in strada ad Avellino. Oggi Rania Zeriri è al sicuro, aiutata dalle istituzioni. Ma chi è questa giovane donna che aveva tutto e – improvvisamente, come una leggera brezza sulla scacchiera del destino – poi niente?
La storia di Rania Zeriri, chi è la popstar olandese? Oggi vive da clochard
Una carriera ben avviata, la fama in patria, una popstar di 39 anni (è nata a Enschede il 6 gennaio 1986). Figlia di madre olandese e di padre algerino, ha iniziato a studiare musica nel 2010, al Conservatorio di Enschede: nata con una particolarità alle corde vocali (un problema congenito), la sua è una voce scura e profonda, il risultato di un’operazione che le ha causato difficoltà nell’affrontare le note alte e nel falsetto. Il successo, per lei, arrivato nel 2008 dopo essersi classificata nella Top 5 della versione tedesca di Idol, è sfumato in un battito.
Dal palco, dove aveva trovato la sua strada, la vita di Rania Zeriri ha subito una brutta battuta d’arresto: la morte della mamma. Così la sua vita è stata stravolta: chiuso un capitolo dopo l’altro del suo passato, si è ritrovata in Italia, precisamente nella zona dell’Avellinese, come clochard. Senza nulla, senza una fissa dimora né aiuto, senza quell’amore materno che aveva riempito la sua vita.
Dopo essere stata riconosciuta ad Avellino, i servizi sociali si sono subito attivati per offrirle una mano, per cercare di comprendere la sua storia e la sua decisione. Dopo essersi spostata a Mercogliano, il sindaco Vittorio D’Alessio è riuscito nell’intento di porgere una mano alla giovane donna, così da offrirle sostegno grazie alle strutture sociali del comune.
La rete di solidarietà per Rania Zeriri
Non si conosce ancora del tutto la storia di Rania Zeriri, arrivata nella zona dell’Avellinese dopo la morte della mamma: in evidente stato confusionale, è stata avvistata per strada, dove avrebbe rivelato ad alcune persone di “parlare con Dio”. Dal crollo alla solidarietà: numerose persone e le istituzioni si sono attivate immediatamente per aiutare la donna, tanto che sono stati contattati, oltre all’ambasciata olandese, anche i suoi amici.
Anche la sindaca di Avellino, Laura Nargi, si è mobilitata: “Non siamo rimasti indifferenti di fronte a questa emergenza”. La storia di Rania Zeriri diventa così un simbolo di quell’indifferenza di cui sentiamo tanto parlare, ma che talvolta riesce a smuovere le coscienze, a svegliarci dal torpore, perché tutti possono ritrovarsi a vivere un momento drammatico che cambia per sempre la vita di una persona. Ora Rania è “al sicuro”, sono intervenuti i servizi sociali, è presente un servizio di supporto psicologico, una comunità l’ha accolta gratuitamente. Ma Rania ha già un piano: spostarsi in un’altra regione. “Dove incontrerà persone di propria conoscenza”.