Raffaella Carrà, quegli insulti sul murales a Barcellona che fanno male
Raffaella Carrà, quegli insulti sul murales a Barcellona che fanno male
L'opera di Salvatore Benintende dedicata all'artista romagnola è stata imbrattata con scritte offensive che però non intaccano la memoria di Raffaella Carrà
Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.
Pubblicato: 30 Agosto 2021 15:08
Un’opera guastata da scritte offensive e che fanno male. Questo è quanto è successo al murales di Salvatore Benintende dedicato a Raffaella Carrà e realizzato dopo la sua scomparsa. La notizia è stata riportata dai media spagnoli e non ha mancato di suscitare indignazione tra il suo pubblico e i tanti fan che l’hanno seguita per una vita intera.
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Conosciuto con lo pseudonimo di Tvboy e di origini palermitane, Benintende ha realizzato l'opera a pochi giorni dalla morte dell'artista romagnola, rimarcando anche il suo carattere e il suo pensiero attraverso la scritta: "Una vita è una vita quando hai la libertà". L'accaduto ha fatto il giro del web, suscitando critiche e una profonda amarezza, tipica di tutti gli avvenimenti che non hanno una spiegazione logica.
Da molti considerata un simbolo della comunità LGBTQ+, Raffaella Carrà stessa si era detta stupita della considerazione che hanno sempre avuto di lei: "Morirò senza saperlo. Sulla mia tomba lascerò scritto: ‘Perché sono piaciuta tanto ai gay?'".
Inoltre, era molto amata anche in Spagna e quindi non stupisce che un artista spagnolo abbia voluto dedicarle uno spazio significativo a Barcellona. L'artista si era conquistata l'affetto del popolo con una certa caparbietà, oltre che con un pizzico di fortuna che talvolta non guasta. Gli spagnoli sono infatti particolarmente attaccati alle loro tradizioni e non è affatto semplice conquistare il loro cuore. Raffaella ci era riuscita ed è anche per questo che gli insulti comparsi sull'opera a lei dedicata.
La memoria di Raffaella Carrà, comunque, non è stata intaccata. Soprattutto quando le parole sono polvere che si perde nell'aria. Il murales si può ripulire ma quello che rimane è la mancanza di rispetto per un'artista e una persona che si è spesa e ha dedicato una vita all'arte ma anche al valore della libertà. Gli insulti non sporcano la pittura e tutto quello che la showgirl non è mai stata. Non è mai stata un muro, ma un ponte. Quello che è accaduto dimostra che c'è ancora troppa strada da fare per abbattere tutte le barriere che ci rendono "diversi" e tutti gli ostacoli che Raffa ha voluto superare in una carriera lunga oltre 50 anni.