Pippo Baudo, aperto il testamento: l’eredità lasciata ai figli e alla segretaria Dina Minna

I dettagli sull'eredità del compianto conduttore, scomparso lo scorso 16 agosto: una parte di eredità anche a Dina Minna

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

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Pippo Baudo è scomparso lo scorso 16 agosto, e a poco meno di un mese dalla sua morte, è stato svelato il contenuto delle sue ultime volontà. L’apertura del testamento è avvenuta ieri, martedì 9 settembre, in uno studio notarile nel centro di Bracciano: una procedura durata circa due ore, alla quale erano presenti i due figli del presentatore e la sua segretaria, colei che gli è stata vicino fino alla fine, Dina Minna.

Pippo Baudo, aperto il testamento: tutti i dettagli

Un’eredità di cui non si conosce la cifra esatta ma che dovrebbe ammontare a circa 10 milioni di euro: un somma da capogiro quella che Pippo Baudo avrebbe diviso tra i figli e la segretaria di sempre Dina Minna. Si tratta di compensi percepiti (solo i 13 Sanremo gli sarebbero valsi circa 800 mila euro l’uno), senza considerare i vari contratti televisivi, i diritti d’immagine, i soldi guadagnati con le campagne pubblicitarie.

Ma non solo: ci sarebbero anche le attività imprenditoriali (a Mascalucia, nel catanese, era socio di due aziende attive nella costruzione di edifici residenziali e non residenziali) e le proprietà, come quelle di Fiano Romano, di Noto, di Siracusa e le sue cinque case a Roma (una in zona Prati e le altre in Centro), per un valore di mercato di circa 5 milioni.

Le volontà di Baudo sono state rese note dopo l’apertura del testamento, ieri a Bracciano nello studio del notaio Renato Carraffa. Erano presenti i due figli del presentatore, Tiziana e Alessandro, e l’assistente Dina Minna. Era lei che gestiva tutti gli impegni di Baudo, che lo aiutava in ogni aspetto del suo lavoro e nell’ultimo periodo, quello più difficile, lo assisteva anche per le terapie farmacologiche.

Un vero e proprio membro della famiglia, visto che gli era accanto da 36 anni e che è rimasta al suo fianco fino alla fine: “Ho perso un papà“, ha dichiarato più volte dopo la scomparsa del conduttore, sottolineando quel legame indissolubile che li ha tenuti uniti durante la sua lunga carriera. A dimostrazione della loro lunga collaborazione pare che Dina abbia ricevuto una somma importante: una fetta importante della sua eredità è stata infatti divisa in parti uguali tra Minna i figli di sangue Tiziana e Alessandro Baudo.

Non si esclude, inoltre, che Baudo – noto per la sua generosità e discrezione – abbia previsto donazioni o destinato parte del patrimonio a opere di beneficenza.

Dina Minna, accanto a lui fino alla fine

Assistente fedele e silenziosa, Dina Minna è stata al suo fianco per decenni, anche nei momenti più delicati della sua carriera. Il loro era un legame speciale, sviluppatosi durante una cammino insieme lungo quasi quarant’anni: nelle condoglianze arrivate dopo la sua morte, molti colleghi hanno citato proprio Minna, insieme alla figlia Tiziana, come figure centrali nella sua vita.

Appena diciottenne Dina iniziò a lavorare con lui: “Ero appena uscita di casa. Mi ha insegnato tutto, come ci si deve comportare quando si lavora, la correttezza, il rispetto per gli altri, il rigore”. Una collaborazione che non si è mai interrotta, tra alti e bassi, e che le ha regalato lezioni di vita che andava oltre il semplice lavoro al fianco del conduttore: “Mi ha insegnato che in un gruppo bisogna rispettare il lavoro di tutti, che se si pensa a un progetto, va portato avanti se ne vale la pena”.