Oggi è un altro giorno, Natalia Titova si racconta: la malattia e l’amore per Rosolino

Natalia Titova è ospite nel salottino di Serena Bortone assieme al suo compagno Massimiliano Rosolino

Il loro è un bellissimo amore, nato tanti anni fa sulla pista di Ballando con le Stelle: stiamo parlando di Natalia Titova e Massimiliano Rosolino, entrambi ospiti del consueto appuntamento quotidiano con Oggi è un altro giorno. Insieme hanno parlato della loro splendida relazione, poi la ballerina si è lasciata andare ad alcune confessioni personali.

“Siamo molto simili e siamo molto competitivi” – ha raccontato la Titova ai microfoni dello show di Rai1. Lei, biondissima insegnante di ballo proveniente dalla Russia, è riuscita a far breccia in pochi istanti nel cuore di Massimiliano Rosolino, ex campione di nuoto. Galeotto fu Ballando con le Stelle, per entrambi: si sono infatti conosciuti nell’edizione del 2006, e da quel momento non si sono più lasciati.

La sfida, in quell’anno, è stata particolarmente sofferta per Massimiliano. Lo ha rivelato Natalia, ricordando la loro avventura insieme nella trasmissione di Milly Carlucci: “Sapevo che in quel periodo si stava preparando per gli Europei. Sapevo che lo stavo uccidendo, ma lui diceva di star bene. Questa piccola guerra tra noi è stato un bel gioco“. Quando hanno iniziato a frequentarsi, hanno dovuto entrambi superare diversi ostacoli. “Mia mamma, quando lo ha visto la prima volta, ha detto: ‘Sarà bello, ma non è per te'” – ha confessato la Titova.

Dal suo canto, Rosolino l’ha “sottoposta” a ben tre test difficilissimi: “Quando siamo usciti all’inizio mi ha detto che doveva mettermi alla prova”. E così, Natalia ha affrontato dapprima uno dei migliori amici di Massimiliano, poi i suoi genitori e infine sua sorella. E a quanto pare ha superato brillantemente ogni sfida, visto che la loro coppia è ormai solidissima e hanno due splendide bambine, Sofia Nicole e Vittoria Sidney.

Natalia Titova si è poi accomodata davanti allo specchio, raccontando qualcosa in più su di sé. A partire dalla malattia di cui soffre da quando era piccolissima, l’osteomielite: “Sono nata con un ginocchio che non si muoveva, volevano mettermi un gesso ma mia nonna ha deciso di farmi visitare da un grande professore” – ha confessato – “Lui ha detto che dovevano operarmi immediatamente perché avevo un’infezione che mi stava mangiando l’osso“. Grazie all’intuizione di sua nonna, dunque, ha visto il suo futuro brillare.

Tuttavia, la sua infanzia non è stata delle più semplici. I medici le avevano detto che solo con un miracolo avrebbe potuto camminare. E invece sin dalla più tenera età si è sottoposta ad un lavoro immenso: “Lo sport mi era stato vietato, ma io sono cresciuta nel periodo del regime sovietico e dovevo combattere sempre, anche se stavo male. È un lavaggio del cervello, il dover essere migliori e andare avanti. Ho fatto di tutto: pattinaggio, pallavolo, sci, danza. Ero contenta di farlo, però sentivo che c’era qualcosa che non andava”.