Chi l’ha detto che Emily Ratajkowski sia destinata solo al front row? Alla New York Fashion Week, la modella ha deciso di ribaltare le regole del gioco: non spettatrice in prima fila, ma protagonista assoluta in passerella. E lo ha fatto per Tory Burch, uno dei brand con cui ha stretto un legame speciale, firmando campagne e collezioni eyewear. Stavolta però Emily ha lasciato il ruolo da ospite d’onore per indossare i panni della modella vera e propria, sfilando con un look tanto semplice quanto raffinato.
Emily Ratajkowski, l’ingresso da diva da Tory Burch
Emily, 34 anni, ha sfilato con un top a spalline sottili dal delicato colore neutro, segnato da piccole cuciture e dettagli annodati, che lasciavano intravedere un tocco quasi raw. Abbinato a una gonna plissé sotto il ginocchio color avorio, arricchita da una cintura nera a contrasto, il look giocava sul minimalismo senza perdere femminilità. Ai piedi pumps bianche con dettaglio gioiello, a completare una silhouette che oscillava tra il bon ton e la sensualità tipica della modella.

In mano, una borsa strutturata ton sur ton, mentre gli accessori erano scelti con cura: maxi orecchini pendenti e bracciali metallici che richiamavano l’idea di donna moderna e decisa. I capelli sciolti, leggermente spettinati ad arte, e un make-up nude con labbra glossate hanno fatto il resto, restituendo l’immagine di una Emily elegante ma autentica, lontana dall’eccesso da passerella.
La collezione di Tory Burch e il messaggio di forza
La sfilata di Tory Burch si è svolta in una location che sembrava una cattedrale laica del lusso: marmi, colonne e volte imponenti hanno fatto da cornice a una collezione che la designer ha definito “un dialogo tra femminilità e forza, precisione e imperfezione”. In passerella gonne a vita bassa, giacche sartoriali destrutturate, trench in colori accesi e jersey che avvolgevano il corpo senza costringerlo.

Emily ha incarnato la parte più intima della collezione: semplicità e raffinatezza fuse in un’unica immagine. Un cambio di registro rispetto ai suoi soliti outfit audaci, che ha sorpreso il pubblico e dato prova della sua versatilità. La sua presenza ha sottolineato un messaggio chiave dello show: non serve un abito eccessivo per emanare carisma. Basta la capacità di interpretare con naturalezza un capo pensato per valorizzare le mille sfumature della femminilità.
A ogni passo, la modella ha raccontato la nuova visione di Burch, quella di una donna che può essere manager in giacca oversize al mattino e musa romantica in chiffon plissé la sera. E proprio Emily, con il suo fascino spontaneo e il suo incedere sicuro, è diventata il volto ideale di questa narrazione contemporanea.

Emily, da front row a musa di Tory Burch
Negli ultimi anni, Emily Ratajkowski è diventata una delle muse preferite di Tory Burch, protagonista di campagne eyewear e lookbook stagionali. Questa volta però la scelta di portarla in passerella ha avuto un significato preciso: dare un volto riconoscibile e iconico a una collezione che parla alle donne reali, con i loro mille aspetti e contraddizioni.
Il suo look, volutamente meno appariscente rispetto a quelli a cui ci ha abituato sui red carpet, è stato il manifesto di una nuova estetica: il fascino della semplicità. Un messaggio potente che ha attraversato tutta la sfilata, tra cardigan ricamati, abiti in chiffon plissé e dettagli sartoriali contaminati da tocchi naïf.
Emily ha lasciato il pubblico senza parole: nessuna posa da ospite vip, nessuna foto studiata in prima fila. Solo una passerella percorsa con sicurezza, a dimostrare che – anche stufa della prima fila – sa comunque restare al centro della scena.