Miriam Leone e le sue sopracciglia. Non è il titolo d un tutorial, o l’incipit di una lode alla ballezza naturale dell’ex Miss Italia, ma -ahimé- uno degli argomenti di tendenza sui social nelle ultime ore.
Ebbene sì: accanto a #papafrancesco #conte #senato, ci sono Miriam Leone e le sue sopracciglia. Perché qualcuno si è permesso di dire, anzi scrivere, che sono brutte, troppo folte e – apriti cielo -, la schiera compatta degli strenui difensori della bellezza femminile, paladini della battaglia contro il body shaming, appena hanno sentito puzza di bruciato, si sono lanciati nella mischia penna in resta.
“Per me Miriam è la donna più bella d’Italia e non esagero. Criticare lei significa davvero avere dentro tanta invidia…l’invidia di chi deve svilire qualcosa solo perché non gli appartiene”. E ancora: “Di gente coraggiosa ne ho vista.Ma mai quanto chi mette in dubbio la bellezza di Miriam Leone. Una dea, di che stiamo a parlare…”, “#MiriamLeone criticata per le sopracciglia, bene. Voglio vedere sti cessi in faccia. Frustrate e invidiose che non siete altro”. “La donna che ha criticato le sopracciglia di #MiriamLeone ma chi è? Una delle tante invidiose di questo social che vuole attenzione???”. “Criticare #MiriamLeone è come criticate gli spaghetti al pomodoro”
Dimenticandosi, forse, che a qualcuno gli spaghetti al pomodoro possono anche non piacere. E in modo garbato, senza offesa, né paura di essere messi alla gogna, si può anche dire.
E in mezzo al coro, tra accusatori e difensori, c’è anche chi si chiede se abbia senso parlarne: “Pensavo che in tendenza su Twitter ci fosse una shitstorm sulle decisioni umbre per l’interruzione di gravidanza, invece si parla delle sopracciglia di #MiriamLeone”. Perché la verità sta sempre nel mezzo. Ovvero: “Se la gente si indignasse per le cose serie come per sopracciglia di #MiriamLeone avremmo molti meno problemi in Italia..”.