DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.
Pubblicato: 31 Agosto 2021 11:52
Fantina e donna coraggiosa, Michelle Payne con la sua storia ha ispirato il film La Campionessa, ma soprattutto ha dimostrato che non ci sono limiti quando si vuole realizzare un sogno. Cosa c’è di più forte, prezioso e straordinario di un desiderio? Lo sa bene Michelle che a soli 6 anni dichiara agli amici che un giorno vincerà la Melbourne Cup, la corsa di cavalli più famosa dell’Australia.
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Ci riuscirà, a dispetto di tutto e di tutti, nel 2015, diventando la prima donna a compiere quest'impresa. Ce la farà superando una tragedia familiare e un incidente gravissimo che avrebbe potuto scrivere la parola "fine" sulla sua carriera di fantina. Ma Michelle non è tipa da arrendersi ed è pronta ad afferrare il suo sogno e a tenerlo stretto perché, come urlerà il giorno della sua vittoria: "Le donne possono fare tutto e possono vincere tutto".
Ma la storia di Michelle inizia prima di quel 3 novembre 2015 e parte da una fattoria a Miners Rest, località vicino a Ballarat, in Australia. Quando sua madre muore in un incidente stradale, lasciando il marito solo con dieci figli, Michelle inizia a prendersi cura del fratello affetto dalla Sindrome di Down e, nonostante il dolore, non abbandona l'amore per i cavalli.
Cresce circondata da una famiglia unita e con il sogno di diventare una fantina professionista. A soli 15 anni inizia a gareggiare, vincendo la sua prima gara a Ballarat con un cavallo che era stato addestrato da suo padre. La sua carriera prende il volo, ma nel 2004 subisce una brusca e dolorosa frenata. Durante una competizione a Melbourne, la Payne cade, riportando numerose contusioni e fratturandosi il cranio. La riabilitazione è lunga e difficile, ma lei non si arrende. E nonostante la paura risale in sella ancora una volta.
Il 3 novembre del 2015, quando si presenta alla Melbourne Cup, nessuno crede che ce la farà. Michelle, per molti, non ha chance di posizionarsi bene in classifica, figuriamoci di vincere. Quando trionferà, vestendo i colori del movimento delle suffragette (il bianco, il verde e il viola), sorprenderà il pubblico e una nazione intera. Così tanto che il governatore, Sir Peter Cosgrove, si troverà in difficoltà durante il suo discorso: l'aveva scritto in precedenza, escludendo del tutto la possibilità che fosse una donna a vincere.
Invece sarà proprio Michelle ad aggiudicarsi la Melbourne Cup, diventando la prima donna a farlo. "Questo è uno sport talmente maschilista - dirà dopo la vittoria -. So per certo che diversi proprietari sarebbero stati contenti di vedermi fuori dalla gara. Voglio gridarlo al mondo: le donne possono fare tutto e possono vincere tutto!".