Melania Trump si confessa: “Io lasciata sola”. E con Re Carlo si scambiano lettere

Nel suo memoir, Melania Trump parla di tradimenti e solitudine dopo lo scandalo del discorso plagiato e dell'amicizia con Re Carlo

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 8 Ottobre 2024 15:48

Melania Trump è sempre stata un po’ un enigma, criticata per la sua freddezza e il distacco, lontana anni luce da figure rassicuranti come Michelle Obama, adorata dal pubblico. Ma con la pubblicazione della sua autobiografia, Melania, quella distanza potrebbe forse evaporare. Il libro promette di svelare una donna molto più complessa, che affronta temi politici scottanti e rivela lati intimi del suo rapporto con Donald.

Melania Trump, vista spesso come una “mob wife”, emerge da queste pagine come una donna con una propria voce. Criticata, fraintesa e spesso ignorata, questa autobiografia sembra voler ribaltare quell’immagine, offrendo uno spaccato più personale e talvolta sorprendente di chi ha vissuto sotto i riflettori ma sempre dietro le quinte.

Il tradimento del discorso: “Mi sono sentita completamente sola”

Uno degli episodi più umilianti della sua vita pubblica è senza dubbio lo scandalo del discorso accusato di plagio durante la Convention Repubblicana del 2016. Quello che doveva essere il suo momento di gloria si trasformò in una tempesta mediatica: Melania fu accusata di aver copiato Michelle Obama. “Mi sono sentita completamente abbandonata”, scrive nel memoir, puntando il dito contro il team che avrebbe dovuto proteggerla e rivedere ogni parola. “Perché non è stato controllato?”, si domanda ancora oggi, afflitta da un senso di tradimento che ancora brucia. Quell’evento, per lei, fu devastante, tanto da mettere in discussione l’intera gestione della campagna.

La scintilla con Donald Trump: amore e ombre

Melania racconta anche della “scintilla” che scattò tra lei e Donald Trump nel 1998, durante una festa a New York. Un incontro destinato a cambiare le loro vite. Ma oltre alla storia d’amore, il libro rivela momenti molto più oscuri, come il tentato omicidio di Donald durante un comizio in Pennsylvania nel luglio scorso. Melania, davanti alla TV, ha vissuto quell’attacco come un incubo: “È stato come guardare un film dell’orrore, ma era reale”.

Posizioni che dividono: aborto e immigrazione

Forse l’aspetto più sorprendente del memoir è il modo in cui Melania prende le distanze dalle idee del marito su temi chiave. Sul diritto all’aborto è categorica: “Nessuno dovrebbe avere il potere di decidere sul corpo di una donna, se non lei stessa”. Una dichiarazione che va in direzione opposta rispetto alla politica di Donald e del Partito Repubblicano.

E sull’immigrazione? Anche qui prende le distanze dal marito. Melania condanna senza mezzi termini la separazione dei bambini dai genitori al confine, pratica definita “inaccettabile”.

Il legame inaspettato con Re Carlo: si scambiano lettere

Ma non è solo politica. Tra i passaggi più curiosi e inaspettati del libro spicca l’amicizia epistolare tra Melania Trump e Re Carlo. Un rapporto che affonda le sue radici nel 2005, quando i due si conobbero per la prima volta, ma che sorprendentemente si è mantenuto nel tempo, fino a continuare durante la presidenza di Trump.

Melania descrive il re come un interlocutore con cui ha condiviso idee su temi di rilevanza globale, come l’ambiente e il cambiamento climatico. Durante la visita ufficiale del 2019, i due hanno avuto una lunga conversazione sulla necessità di proteggere il pianeta, un tema caro al sovrano britannico, noto per il suo impegno in cause ecologiche.

Ma ciò che colpisce di più è il tono personale che emerge dal racconto: non solo un incontro formale tra leader, ma una relazione che sembra essersi evoluta su un piano umano. Questo scambio epistolare, quasi un’amicizia, pur poco pubblicizzato, getta luce su un lato meno conosciuto di Melania, che nel libro non appare come semplice spettatrice, ma come una figura con una propria sensibilità e interessi.