Ha appena spento 45 candeline, ma Kim Kardashian sembra divertirsi a sfidare il tempo, la logica e qualunque convenzione di stile. Dopo la tappa parigina, tra compleanni scintillanti e look da diva del Crazy Horse, la star è atterrata a Londra per la première di All’s Fair, la nuova serie firmata Ryan Murphy in cui interpreta una spregiudicata avvocata divorzista. E, come da copione, ha trasformato il red carpet in una passerella ad alto tasso di seduzione.
Kim Kardashian, il vestito pitonato più audace della stagione
Per l’occasione, Kim Kardashian ha scelto un abito impossibile da ignorare: un vestito pitonato nero, firmato Dilara Findikoglu, con corsetto scolpito, spalline sottili e gonna al polpaccio, realizzato in pelle lucida effetto serpente. La texture brillante e il taglio sagomato disegnano una silhouette da dea barocca, enfatizzata da un lungo strascico di satin nero che scivola alle spalle e dona movimento a ogni passo.

A rendere il tutto ancora più scenografico, una cascata di gioielli d’argento: catene, croci e collari oversize che si intrecciano sul décolleté in un gioco di luce e metallo. L’effetto è quello di una moderna dominatrix couture, perfettamente coerente con l’immaginario dark e teatrale della designer turca, già celebre per i suoi look gotici e provocatori.
Il riferimento non è casuale: lo stesso abito era stato indossato in passerella da Naomi Campbell durante la London Fashion Week, e il fatto che Kim lo riprenda oggi, proprio nella capitale inglese, suona come un cerchio che si chiude. L’impronta di Naomi si percepisce nel portamento e nell’audacia, ma Kim ne rielabora il messaggio con la consapevolezza di una donna che ha fatto della propria immagine un impero.

Tra Parigi e Londra, il nuovo potere di Kim Kardashian
Solo poche ore prima, Kim aveva lasciato Parigi dopo aver festeggiato il suo compleanno in grande stile, indossando un corsetto vintage Givenchy per una serata al Crazy Horse. A Londra, cambia registro ma non l’intensità: dal boudoir sensuale al red carpet dominato dal potere. La transizione è la stessa che racconta nella serie All’s Fair, dove interpreta Allura Grant, avvocata di grido e stratega dei divorzi milionari, ispirata – si dice – alla vera legale delle star, Laura Wasser, che rappresentò Kim nei suoi procedimenti più mediatici.
Il vestito pitonato, in questo senso, diventa più di un abito: è un’armatura. Rappresenta la metamorfosi di Kim da icona dei reality a donna d’affari che plasma la propria narrativa. Dietro ogni look, infatti, c’è una costruzione simbolica precisa: la pelle di serpente come metafora di rinascita, di forza, di controllo. Ed è impossibile non leggere il tutto come una dichiarazione di potere femminile, proprio mentre Kim passa dal piccolo schermo alla produzione di un legal thriller a tema donne e giustizia.

Accanto a lei, sul tappeto color champagne, Sarah Paulson ha scelto un abito verde con guanti lilla dal gusto anni ’60, Naomi Watts un lungo satin nero con spacco profondo e Niecy Nash un completo bordeaux voluminoso. Un cast di donne formidabili, ciascuna con un’estetica forte e personale, ma tutte unite da un messaggio comune: la sensualità non ha età e non ha limiti.