Jacopo, il fratello (bellissimo) di Damiano David dei Måneskin

Jacopo è il fratello maggiore di Damiano David: identico al leader dei Måneskin

Foto di Valentina Vanzini

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Pubblicato: 6 Giugno 2021 11:00

Si chiama Jacopo il fratello di Damiano David dei Måneskin. Bellissimo e identico al cantate, è sempre rimasto lontano dai riflettori nonostante la fama, in continua crescita, di suo fratello. Dopo la vittoria a Sanremo e quella all’Eurovision, in tanti hanno tentato di scoprire qualcosa di più sui ragazzi della band.

Il più riservato (e seguito) è senza dubbio Damiano David. Il cantante condivide su Instagram moltissimi scatti che raccontano la sua carriera, fra concerti, registrazioni e nuove idee. Sono pochissime invece le foto private, così tanto che la love story con Giorgia Soleri, a cui è legato da ben quattro anni, è stata svelata solo di recente.

Classe 1999, Damiano è nato a Roma. Pochi sanno che ha un fratello maggiore, Jacopo, nato nel 1996. I due non solo sono molto legati, ma hanno una grandissima somiglianza. I tratti decisi del volto, i capelli legati e la passione per la moda accomunano i due fratelli. A unirli anche il tifo per la loro squadra del cuore, la Roma. Non a caso fra gli scatti più belli postati su Instagram da Jacopo ce n’è proprio uno in cui lui e Damiano sorridono accanto a Francesco Totti, ex giocatore giallorosso.

Jacopo David, proprio come Damiano, è molto riservato. Se il leader dei Måneskin ha trovato l’amore con Giorgia Soleri, il fratello maggiore è legato da circa quattro anni con una giovane di nome Alice. I fratelli David, come si intuisce dai social, hanno un ottimo rapporto.

“Una vita fa, ero una persona diversa – ha raccontato Damiano qualche tempo fa, parlando del suo stile -: portavo i capelli corti e precisi, giocavo a basket, non cantavo. Poi, la rivoluzione: merito di un gruppo di amici matti, che mi ha spronato a essere come mi pare: all’inizio mi nascondevo per evitare i commenti gratuiti che mi mettevano ansia. A un certo punto ho capito: a doversi nascondere è chi mi urla certe cose”.