Guillermo Mariotto, il suo lato più fragile dalla Bortone: “Sono un sopravvissuto”

Guillermo Mariotto, ospite di "Oggi è un altro giorno", ha mostrato un lato inedito, pieno di fragilità e ricordi nostalgici

Quello approdato nel salotto di Oggi è un altro giorno è un Mariotto diverso da quello che spesso si mostra in tv: tolta la maschera del giudice dall’ironia pungente, Guillermo nel salotto di Serena Bortone ha raccontato della sua giovinezza, del rapporto con la madre e con la nonna, dei suoi primi amori e della malattia che ha condizionato profondamente la sua infanzia.

Guillermo Mariotto, il trauma della malattia

“Sono un sopravvissuto”, ha svelato Guillermo Mariotto nel salotto di Serena Bortone. Ripercorrendo la sua infanzia in Venezuela, lo stilista si è messo a nudo, raccontando di aver avuto seri problemi di salute nella sua infanzia: “Sono nato con la milza più grande e potevo andare in leucemia da un momento all’altro. Potevo essere salvo, come no. Fu mia nonna a raccomandarmi al Nazareno di salvarmi. Così sono diventato religioso”.

Un racconto intimo e commovente quello di Mariotto, tra ricordi dolorosi e nostalgici: “Capivo che c’era qualcosa che non andava, ma non spiegavano nulla a un bambino di 10 anni. Mia madre a quel tempo studiava e così mi consegnò a mia nonna che era capo infermiera e poteva accudirmi meglio. Mi commuovo – ha spiegato Guillermo – perché ricordo esattamente quando mi dette in braccio a mia nonna piangendo, il suo enorme dolore”.

Oggi il giudice di Ballando con le stelle ha superato la fase acuta della malattia e riesce a tenerla sotto controllo, ma il ricordo di quegli anni è ancora vivo nel suo cuore.

Guillermo Mariotto, il ricordo della nonna Eleonora

La figura della nonna Eleonora, con cui lo stilista ha vissuto per gran parte della sua infanzia, è stata fondamentale per lui: una donna forte, determinata, che si è sempre spesa per la società. “La nonna era la regina del mondo la nonna – ha detto Mariotto con la voce rotta -. Lei trasformò i bordelli in cliniche di maternità, ogni venerdì prendeva un clochard, lo faceva lavare, lo vestiva per bene e lo faceva mangiare a tavola con i piatti d’argento”.

Una donna dalla grande umanità, dimostrata anche al momento della sua scomparsa: “Il giorno del suo funerale c’erano più di duemila persone, la metà erano clochard”, ha svelato.

Guillermo Mariotto, la sua famiglia

Durante la sua chiacchierata nel salotto di Oggi è un altro giorno, Mariotto ha anche ricevuto un dolcissimo messaggio della sorella minore, che ha parlato di un lato inedito dello stilista, che va oltre il personaggio, quando la maschera cade: “Mio fratello è tenero, buono, non mostra sempre l’amore, ma c’è sempre per te al 100%. È sempre pieno di idee, è un’esplosione di creatività, e soprattutto ha un cuore enorme”.