Funerali di Gigi Riva, l’omaggio di Paola Cortellesi: spiegato il motivo

Ecco cosa ha spinto l'attrice e regista Paola Cortellesi a omaggiare con una corona di rose rosse l'indimenticabile Gigi Riva

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Luca Incoronato

Giornalista

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L’Italia piange uno dei suoi idoli sportivi, Gigi Riva. Una scomparsa dolorosa, che coglie impreparati. Un idolo sul campo e fuori e un esempio indiscusso per tutti. Amato a ogni latitudine ma indimenticabile per la Sardegna e Cagliari nello specifico.

Tantissime le dimostrazioni d’affetto, amore e rispetto giunte in queste ore, con la città sarda che si è stretta intorno al suo feretro e alla famiglia. Nella pioggia di fiori giunta, spicca la corona di Paola Cortellesi.

Gigi Riva, l’omaggio di Paola Cortellesi

In tanti si stanno interrogando sul motivo dietro la corona a forma di cuore, composta da un centinaio di rose rosse, inviata da Paola Cortellesi ai funerali di Gigi Riva.

Gigi Riva nel 2006
Fonte: ANSA
Gigi Riva nel 2006

Non c’è motivazione altra dal profondo rispetto. L’attrice e regista, al centro dell’attenzione nazionale per il suo C’è ancora domani, ha scelto di far sentire la propria presenza, omaggiando una leggenda.

I due però non erano sconosciuti, anzi. Questa perdita ha colpito nettamente la Cortellesi, così come (e soprattutto) suo marito Riccardo Milani. Il ben noto regista ha infatti girato un emozionante documentario, giunto al cinema nel 2022, dal titolo Nel nostro cielo un rombo di tuono.

Paola Cortellesi e Gigi Riva

Paola Cortellesi è sempre stata un’appassionata di sport, anche se da giovane ha giocato a basket e non a calcio. Uno dei suoi idoli era Magic Johnson. Gigi Riva aveva già trascorso 10 anni a Cagliari, quando l’attrice e regista è nata, nel 1973. Da amante dello sport e delle storie, però, ha ovviamente riconosciuto in lui quella scintilla geniale che solo i grandi campioni hanno.

Paola Cortellesi, l'omaggio a Gigi Riva
Fonte: IPA
Paola Cortellesi, l’omaggio a Gigi Riva

Ha di certo avuto la chance di conoscerlo in occasione della realizzazione del documentario di suo marito. Nel nostro cuore un rombo di tuono è stato accolto con entusiasmo da chiunque abbia apprezzato le gesta in campo della leggenda del calcio.

Non un processo semplice, dal momento che Gigi Riva non aveva di certo velleità d’attore. Poco interesse nel vedersi dipinto come un idolo. Lo era e basta. Ecco le parole di Riccardo Milani in merito: “Ci ho messo vent’anni a farmi dire di sì. Mi appassiona la storia di un uomo che ha detto no alle leggi di mercato. Lo volevano la Juve, l’Inter, tutti, e lui ha sempre giocato nel Cagliari”.

Una storia da film e, dunque, come poteva una donna di cinema come Paola Cortellesi restare impassibile dinanzi a una perdita del genere. Le riprese del documentario si erano inoltre svolte per gran parte proprio nella casa di Riva a Cagliari, ormai meta di pellegrinaggio. Cento rose rosse sono un gesto minimo per mostrare il necessario e dovuto rispetto a un uomo. Soprattutto un uomo di questo genere, del quale essere orgogliosi di potersi definire amici.

Nessun post o storia a riguardo. Nessuna voglia di ricevere i complimenti da qualcuno per un gesto normale e onestamente sentito. Se non fosse stato per le riprese all’interno della camera allestita per i funerali, non l’avremmo mai saputo. Anche questo è un aspetto da evidenziare, in un’epoca in cui la visibilità è d’oro, anche e soprattutto nei momenti di sofferenza e dramma.