Chi è Francesca Perrotta, la direttrice d’orchestra cha ha accusato Paolo Bonolis

A Pesaro 2024, Francesca Perrotta ha incontrato un inaspettato disappunto: ridotta a "signora" da Paolo Bonolis

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Durante l’inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale della Cultura, Francesca Perrotta ha affrontato una realtà amara. Contrariamente alle aspettative del riconoscimento del suo prestigio come direttrice d’orchestra, si è vista attribuire titoli generici che hanno offuscato il suo ruolo professionale. Questo episodio ha aperto una finestra sulle sfide culturali persistenti che le donne affrontano, soprattutto in ambiti tradizionalmente maschili come quello della direzione d’orchestra. Perrotta chiama a un cambiamento culturale per un giusto riconoscimento delle competenze femminili.

Chi è Francesca Perrotta, la direttrice d’orchestra

Francesca Perrotta ha tracciato un percorso unico nel mondo della musica classica. Alla guida dell’Orchestra Olimpia, una formazione tutta al femminile, Francesca ha tessuto una rete di suoni e passioni, ponendosi come paladina dell’uguaglianza di genere. La sua bacchetta ha guidato non solo le note di compositrici straordinarie ma anche quelle di talentuose soliste, creando sinfonie che vanno oltre la musica. L’orchestra è diventata un simbolo di resilienza e forza femminile, con un legame speciale con l’Orchestra Zohra di Kabul.

Ma la sua arte non si ferma qui. Francesca ha onorato palcoscenici diversi, dirigendo orchestre come la Filarmonica Veneta e la Gioachino Rossini, toccando le corde dell’innovazione e del cambiamento. La sua arte si intreccia con il mondo accademico, arricchendosi di nuove sfumature grazie agli studi in direzione d’orchestra e linguistica. Ogni sua esibizione è un viaggio attraverso culture e storie, un dialogo tra passato e presente che fa vibrare l’anima. La sua storia è una melodia che ispira, un inno alla passione e alla determinazione.

Francesca Perrotta
Fonte: Getty Images
Francesca Perrotta

La questione con Paolo Bonolis

Francesca Perrotta, durante l’evento di inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale della Cultura, ha espresso una forte delusione per il modo in cui è stata presentata dal conduttore Paolo Bonolis. Lei, una direttrice d’orchestra di fama, si è sentita ridotta a semplici termini come “signora” o “signorina”, piuttosto che essere riconosciuta per il suo ruolo professionale. Questa esperienza ha evidenziato per Perrotta una mancanza di rispetto e una visione retrograda nel riconoscimento del ruolo e del contributo delle donne in posizioni di leadership, in particolare nel campo della musica classica. Le sue parole riflettono la necessità di un cambiamento culturale più ampio, che valorizzi adeguatamente le competenze e le posizioni delle donne.

Bonolis ha inoltre fatto commenti inappropriati su una musicista, descrivendola in modo poco professionale, ovvero “percussionista sexy”. Questo comportamento è stato percepito come irrispettoso e fuori luogo, specialmente in un contesto formale e di rilievo come quello dell’evento. “Era fuori luogo. Alla musicista ho detto che ero dispiaciuta, lei mi ha fatto un sorriso ed è finita lì. Siamo abituate a veder travalicare la sottile linea che va nel personale, in questo caso di basso livello perché sessuale: da sempre gli uomini esercitano un potere e le donne lo subiscono. Ma nessuna donna avrebbe presentato così un musicista chiamato a esibirsi davanti a 8mila persone. Non ci fa piacere né sentire speciali. Suona come una prepotenza”.

Ma non finisce qui. Ecco che Francesca Perrotta ha espresso la sua frustrazione anche per essere stata ripetutamente chiamata “signora Perrotta” sul palco, descrivendo tale trattamento come denigratorio piuttosto che offensivo. Ha sottolineato l’importanza di essere riconosciuta per il suo ruolo professionale di “direttrice”. Perrotta ha anche fatto riferimento alla disparità di trattamento basata sul genere nel mondo della direzione d’orchestra, citando l’esistenza di concorsi come “La Maestra”, dedicati esclusivamente alle donne direttori. Questo evidenzia la sfida culturale e sociale che le donne incontrano nel campo della musica classica.