Emilio Fede, parla la figlia Sveva: “L’addio a Mediaset fu durissimo”

A pochi giorni dalla morte di Emilio Fede, sua figlia Sveva parla del loro rapporto e di come abbia vissuto gli ultimi giorni della sua vita

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Martina Dessì

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Gli anni difficili, il ricovero e quindi l’addio il 2 settembre, a 94 anni. Al fianco di Emilio Fede, scomparso dopo l’aggravarsi improvviso delle sue condizioni, c’era la sua famiglia. Le sue figlie, Sveva e Simona, e il nipote Guelfo che si è precipitato dall’estero per l’ultimo saluto. A parlare, a pochi giorni dall’addio, è ancora la figlia Sveva sulle colonne di Corriere della Sera dove ha parlato dei suoi ultimi giorni e dell’addio a Mediaset, che l’aveva segnato profondamente.

Emilio Fede, le parole della figlia dopo la morte

“Sono stati da guerriero. Era sereno perché sapeva che avrebbe raggiunto la sua adorata Diana, ma è stato combattivo fino alla fine. I medici non si spiegavano come facesse a resistere. È rimasto lucido fino al giorno prima: mi ha abbracciata, mi ha sorriso. Salutava tutte le persone della casa di riposo con baci mandati con la mano”, ha raccontato la figlia di Emilio Fede, Sveva, che per prima aveva dato conferma della morte dell’ex giornalista e storico direttore del Tg4.

Gli ultimi anni non sono stati facili, da un lato per l’avanzare dell’età e dall’altro per alcune disavventure fisiche che avevano costretto la famiglia a scegliere la soluzione dell’RSA, quella di San Felice, dove si trovava fino al giorno della sua morte: “Due anni fa era caduto, era molto debole ed era stato ricoverato al San Raffaele. Era stato dieci giorni in rianimazione: i medici dissero che non ce l’avrebbe fatta. Invece si riprese, tornò in reparto e poi venne in questa struttura. Era arrivato in sedia a rotelle, gli avevano detto che non avrebbe più camminato. Invece, dal deambulatore al bastone, si è rimesso in piedi. È stato un periodo bellissimo della sua vita“.

Il dolore per l’addio a Mediaset

Il 2012 è l’anno che ha segnato il suo addio a Mediaset. È stato di certo uno dei direttori più longevi, ha lavorato con moltissimi professionisti e di alcuni ha contribuito a costruire la carriera. Come nel caso di Paolo Brosio, il suo fidatissimo inviato dal Palazzo di Giustizia di Milano negli anni di Tangentopoli: “È stato durissimo. Per lui, per la mamma e per noi. Ma lo abbiamo visto forte, convinto della sua verità. La mamma non ha mai dubitato di lui. Sapeva che era un discolo, lo amava anche per quello. Aveva delle fragilità, ma la mamma, e noi con lei, non ha mai dubitato della sua onestà. Per noi, restare uniti in quel momento era ciò che contava. Papà ci ha insegnato che si cade e ci si rialza, e lo ha fatto anche allora”, ha raccontato Sveva Fede.

Ma il dolore più grande, quello che l’ha portato verso la fine, è stata la perdita dell’amata moglie Diana De Feo scomparsa nel 2021: “La loro era una storia forte, fatta anche di lavoro condiviso. Papà chiamava la mamma prima di andare in onda e subito dopo il telegiornale, per avere il suo parere. Lei era innamoratissima, lo ha amato fino all’ultimo. Anche quando era molto malata, se papà telefonava, chiedeva il rossetto prima di rispondere. Ed erano chiamate, non videochiamate. Quando è mancata, lui ha perso una parte enorme della sua vita“, ha spiegato ancora. I funerali di Emilio Fede si celebrano il 4 settembre alla Chiesa di Dio di Milano 2. Dopo la funzione, celebrata dal parroco Giovanni Cazzaniga, le spoglie del giornalista saranno condotte a Mirabella Eclano – presso Napoli – per essere disposte nella tomba di famiglia dove riposa la moglie Diana De Feo.