Non è la prima volta che Ema Stokholma parla del rapporto difficile con la mamma. Durante la sua intervista al Corriere, sono emersi ulteriori dettagli sulla sua infanzia: oggi la conosciamo per essere inarrestabile, bellissima, con un talento tra le mani, quello della pittura, e una presenza scenica che riconosceremmo ovunque. Ma, come sempre accade, dietro persone fortissime si celano storie dolorose.
Ema Stokholma parla del rapporto difficile con la mamma
Ema Stokholma al secolo Morwenn Moguerou, è una “donna che lavora”: è questa la definizione che più le piace. E fa cose bellissime. Ma, a dispetto dell’oggi, c’è un passato da raccontare, momenti difficili vissuti proprio con la mamma. Già nel suo memoir aveva parlato del suo “primo brutto ricordo”, ma ha voluto condividere quello più bello, ovvero andare a scuola dai suoi compagni e vivere una vita normale. Quando mangiava a mensa, contrariamente a quanto accadeva a casa, mangiava sempre con gusto.
Ma non tra le mura domestiche, dove – forse – rifiutava quello che arrivava proprio dalla madre. “Sto ancora cercando di capirlo. Anche adesso mi capita di lasciarmi andare a questa forma di inappetenza”. Nonostante tutto, pur prendendosi le sue responsabilità, non ha mai denunciato la sua situazione familiare. “Avevo troppa paura di ritornare a casa dopo una eventuale denuncia. Lei, poi, non mi mandava a scuola quando i lividi si vedevano. E comunque non è che avessi dei modelli di riferimento positivi, tra gli adulti: persino mio padre mi diceva ‘ci vediamo lunedì’, e poi ricompariva dopo quattro anni”.
Con il padre, il rapporto è comunque distante: ogni tanto si scambiano un messaggio, ma Ema è legatissima, invece, al fratello, che vede almeno 5-6 volte l’anno. “Lui ha sempre avuto la sua vita, però era come una finzione. Anche questo rapporto qua è scoppiato presto e ci siamo allontanati. Non puoi costruire dal nulla un rapporto idealizzato per 15 anni. Io mi sono fatta da padre da sola”, aveva detto a Verissimo sul papà. E su chi è l’uomo della sua vita, però, non ha mai avuto dei dubbi: il suo adorato fratello.
L’infanzia difficile
Più volte Ema Stokholma ha parlato della madre violenta, anche da Silvia Toffanin, quando è stata ospite a Verissimo. Per essere così come la conosciamo oggi, ovvero una donna felice ed entusiasta, che magari si arrabbia per 10 minuti e poi le passa, ha lavorato tanto. Ma la madre è “una donna sola, con molti problemi e molte difficoltà psicologiche, c’era tanta solitudine nella mia infanzia”. Il perdono, però, non è mai stato il suo obiettivo. Ha sempre voluto essere consapevole di quanto successo in passato. “Ho provato empatia e affetto, però quando la penso cerco di provare le cose positive e lasciarmi indietro quelle negative”.
Da bambina sognava una famiglia in stile Friend, e oggi può dire di averla. Oltre al fratello, con cui ha un legame bellissimo, sono tanti gli amici e le amiche presenti nella sua vita, come Andrea Delogu. Per il futuro, sogna invece di poter vivere tranquillamente e soprattutto con poco stress. E magari “vivere in una casa dove puoi sentire gli uccellini che cantano”.