La nuova puntata di Domenica In ha visto tra gli ospiti il regista Gabriele Muccino, che si è raccontato senza filtri, affrontando anche un argomento per lui molto doloroso. Sono ormai 14 anni che non parla e non vede suo fratello Silvio, ed è proprio ai microfoni di Mara Venier che ha voluto spiegare in breve la sua versione dei fatti, pur senza entrare troppo nel dettaglio di quella che è per lui una ferita ancora aperta.
Gabriele Muccino, il rapporto con Silvio
Una complicità incredibile, alcuni grandi successi che li hanno lanciati nel panorama cinematografico italiano, poi una voragine: Gabriele Muccino e suo fratello Silvio si sono improvvisamente allontanati, e ad oggi il loro rapporto è del tutto inesistente. È il primogenito a rompere il silenzio su ciò che è accaduto tra di loro, nel salottino di Domenica In. Seppur con grande sofferenza, ha deciso di raccontare il temporale che si è abbattuto senza motivo sulla sua famiglia.
“È una pagina troppo dolorosa e troppo triste, ma anche inspiegabile” – ha ammesso Gabriele – “Un allontanamento che lui ha deciso di avere prima nei confronti dei miei genitori, poi dei miei e infine di quelli con cui aveva fatto altri film”. La sofferenza che Silvio Muccino ha provocato nella sua famiglia e in tutte le persone che gli volevano bene è immensa: “È stata una sorta di lancio di napalm“. Facendosi terra bruciata intorno, ha deciso di rompere i legami con chiunque, e da quel momento è scomparso.
“Se ne sono perse le tracce, non lo vedo da moltissimi anni. Poi sono successe anche cose molto gravi e molto tristi” – ha spiegato Gabriele, facendo riferimento alle pesanti accuse che suo fratello gli aveva scagliato contro, e alle quali lui non ha voluto rispondere – “Non ne ho mai parlato, perché non volevo abbassarmi al gossip, mi sembrava troppo becero. Ho lasciato che si credesse a quello che lui aveva raccontato”.
Gabriele Muccino: “Ho fatto di tutto per aiutarlo”
Gabriele Muccino ha sofferto molto per suo fratello, ma ormai sono passati 14 anni da quando Silvio si è allontanato senza una spiegazione, e lui ha pian piano visto guarire le ferite che gli aveva provocato. Zia Mara, con grande delicatezza, ha cercato di metterlo a proprio agio offrendosi di cambiare argomento, ma per il regista è ormai giunto il momento di mettere un punto a questa storia, parlandone una volta per poi chiudere il discorso.
“La sofferenza che ho provato è stata talmente lancinante, talmente pericolosa anche per la mia salute che dopo tanti anni evidentemente si sono sviluppati degli anticorpi” – ha svelato – “Quel lutto, quel dolore sono passati. Una difesa naturale dell’organismo per sopravvivere”. E ancora, ha voluto spiegare di come lui abbia cercato di fare un passo verso suo fratello: nel suo ultimo film, ha scritto un personaggio appositamente cucito su Silvio Muccino. Un’offerta di pace che avrebbe potuto segnare quantomeno un riavvicinamento sul piano professionale.
Ma non c’è stato nulla da fare, da parte di suo fratello non c’è stato il minimo tentativo di mettere una pezza a quanto accaduto in passato. “Ho fatto di tutto per aiutarlo, ma non si può salvare chi non vuole essere salvato” – ha ammesso Gabriele, con una grande tristezza nella sua voce – “È andata come lui ha voluto che andasse”.