Che fine ha fatto Megan Gale, sex symbol italiano negli anni ’90

A fine Anni ’90 Megan Gale divenne famosa in Italia grazie a uno spot televisivo. Oggi, a 44 anni, è mamma e compagna felice, è più bella di allora

Foto di Sara Gambero

Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Pubblicato: 17 Marzo 2016 10:25Aggiornato: 12 Maggio 2022 12:28

Anche se in Italia non la si vede né si sente più nominare, basta il nome, Megan Gale, per evocare una ragazza, bella come una dea, dalla pelle ambrata e dalla lunga chioma corvina.

Sul finire degli Anni ’90, grazie a un fortunato spot televisivo, divenne famosissima. All’epoca non aveva ancora 25 anni e fece da apripista per tutta una serie di modelle-simbolo delle compagnie telefoniche, da Kasjia Smutniak a Madalina Ghenea, solo per citarne alcune.

Megan, che era arrivata in Italia per caso, nel Belpaese trovò fan e lavoro. Televisione, spot e anche qualche cinepanettone, come Vacanze di Natale 2000 di Vanzina e Bodyguards di Neri Parenti.

Nel 2001 affiancò Raffaella Carrà al Festival di Sanremo, tagliando obbligato per ogni showgirl straniera che voglia accedere all’olimpo delle celebrità. Come Belen ci insegna.

Poi però la sua presenza sul piccolo e grande schermo nostrano si è diradata. Nel 2008 Megan ha dato l’addio alle passerelle e si è trasferita definitivamente in Australia dove ha trovato l’amore (il giocatore di football australiano Shaun Hampson di 13 anni più giovane) ed è diventata mamma di un maschietto, a maggio 2014, e di una femminuccia il 27 settembre 2017.

A sorpresa, l’abbiamo ritrovata nel 2015 nel terzo film della Saga Mad Max di George Miller. Era infatti l’irriconoscibile Valkirye, che si aggirava semisvestita nel deserto, protagonista dell’action movie Mad Max:Fury Road. E quando a maggio 2015 ha solcato il red carpet del 68esimo Festival di Cannes ha incantato di nuovo tutti, come se il tempo non fosse mai passato. E il mondo fosse ancora “tutto intorno a lei”…

Oggi vive Megan Gale vive a Melbourne e si occupa di promuovere il benessere fisico, mentale ed emozionale tramite il sito The Mindful Life, che fornisce suggerimenti per seguire uno stile di vita sano, distante dalla frenesia moderna. Ha anche una linea di prodotti per l’igiene e la cura dei bambini, naturali e sostenibili, nati dalla sua esperienza di mamma.

Fonte: Instagram @megankgale

10 COSE CHE (FORSE) NON SAPETE SU DI LEI

1. È nata il 7 agosto 1975 a Perth, Australia.
2. Suo padre è di origini inglesi, sua madre maori-polinesiana. Deve a lei la pelle ambrata e gli occhi verdi.
3. È una stangona, alta 1 metro e ottanta.
4. Studiava all’Università quando è stata notata da un talent scout che le ha offerto di fare una pubblicità. Ha poi vinto un concorso di bellezza ed è approdata alle passerelle.
5. Ha avuto il suo primo figlio, River Alan Thomas, a 38 anni. Il bimbo è nato il 13 maggio 2014. La secondogenita è nata a ottobre 2017.
6. Il suo compagno e padre del bambino, il giocatore di football australiano Shaun Hampson, ha 13 anni meno di lei.
7. Avrebbe dovuto intepretare Wonder Woman nel film di George Miller, che è poi stato cancellato, Justice League: Mortal film.
8. È ambasciatrice della Nuova Zelanda e si batte per i diritti degli aborigeni.
9. È da sempre molto impegnata nel sociale: campagne a favore degli animali abbandonati, degli atti di vandalismo contro i monumenti storici (queste durante i suoi anni milanesi). Sostegno alla causa per la prevenzione del cancro del seno e dell’ovaio, e a favore dell’incremento del turismo italiano in Australia.
10. Ricorda con terrore i primi anni in Italia, nonostante il successo immediato: “La prima volta che arrivai in Italia fu pauroso: lo spot di cui ero protagonista era in onda da un po’ e io ero già famosa, senza saperlo. Tutti mi riconoscevano e mi parlavano: io non capivo una parola, sorridevo e basta. Sembravo scema”.