Brigitte Bardot non è stata solo una delle attrici più apprezzate tra gli Anni ’60 e ’70, ma una vera e propria icona di libertà. A confermare il suo status di diva anti-convenzionale, è stata la giornalista Milena Gabanelli, che incontrò la star francese nel 1983 per invitarla ad una rassegna in suo onore. La risposta di BB? Un sonoro no.
Il ricordo di Brigitte Bardot di Milena Gabanelli
Nel corso della sua carriera, Milena Gabanelli ha intervistato personaggi di grande rilevanza. Tra quelli che ricorda più nitidamente c’è tuttavia Brigitte Bardot, che incontrò nel 1983 a Saint Tropez. In quell’occasione, la giornalista volò verso la Francia per invitare l’attrice ad una retrospettiva a lei dedicata a Milano, oltre che in una trasmissione Rai.

“La Bardot arrivò alle 11, aveva addosso un eschimo, jeans dentro agli stivali, senza trucco, capelli sciolti, bellissima. Non mi degnò di uno sguardo”, ricorda Milena. Seduta sul sedile posteriore della sua Meari arancione, la Gabanelli fu condotta alla Madrague, ultima abitazione della diva francese trasformata in un rifugio per animali: “Mentre parlo non mi ascolta, parla con il gatto, sposta dei giornali, parla al telefono. E poi mi ha risposto di no. E mi ha fatto riaccompagnare a Saint Tropez da un signore che forse era il giardiniere“, ricorda ancora la reporter.
Gabanelli non reagì bene al “no”: “Mi ero sentita un’intrusa e mi veniva da piangere… come aveva osato questa ragazzetta presentarsi da un mostro sacro, ritirato a vita privata, a immaginare anche lontanamente di andare a casa sua e parlarle di una manifestazione a Milano per i suoi 50 anni che ancora non aveva compiuto?”
La scomparsa di Brigitte Bardot e il ricordo dei colleghi
La morte di Brigitte Bardot, simbolo del cinema degli Anni ’60, ha profondamente toccato artisti e personalità del mondo politico. A ricordarla è stato il Presidente francese Emmanuel Macron: “Brigitte Bardot incarnava una vita di libertà. Esistenza francese, splendore universale. Ci commuoveva. Piangiamo una leggenda del secolo”, ha scritto sui social.
“Oggi è il giorno di Brigitte Bardot, la mia generazione, come diceva Gaber, è quella che è cresciuta con Brigitte Bardot. Avevo dieci anni”, ha invece affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Molto toccante anche il ricordo del collega Fabio Testi: “Brigitte era una donna libera, intraprendente. È stata antesignana delle femministe. Era così non per ideologia, lo sentiva. Credo che nella vita amorosa, affettiva, non sia stata fortunata proprio per il suo modo di essere, che poteva essere scambiato per disponibilità”.
A piangere la scomparsa dell’attrice, anche l’associazione animalista francese Société Protectrice des Animaux: “Fin dagli anni ’70, e poi attraverso la fondazione che ha creato negli anni ’80, ha dedicato la sua vita a difendere chi non ha voce”. Infatti, dopo il prematuro addio al cinema a soli 39 anni, Brigitte si è impegnata nella difesa dei diritti degli animali: diventata vegetariana, ha anche istituito la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali, oltre a sostenere numerose associazioni dello stesso stampo.
Legata da una profonda amicizia a Marine Le Pen, esponente della destra francese, Brigitte è stata ricordata anche da quest’ultima, che l’ha definita “una donna libera, indomabile, integra”.
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