Blake Lively accusa Justin Baldoni di molestie sessuali: “Forte disagio emotivo”

Il caso "It ends with us" non termina e Blake Lively porta il regista Justin Baldoni in tribunale: il pubblico si divde ma l'agenzia "licenzia" l'attore

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 22 Dicembre 2024 11:22

Esistono delle celebrità che sembrano incrollabili ma, anno dopo anno, ci si rende conto come una categoria protetta, per così dire, non rappresenti la realtà. Basti pensare al caso Beyoncé. Un altro esempio eccellente è quello di Blake Lively.

Amatissima da un’intera generazione per Gossip Girl, al netto dell’antipatia di molti (comprensibile) per il suo personaggio, è poi divenuta una star dei social, oltre che attrice di successo. Il pubblico è attratto dalla sua storia con Ryan Reynolds e dal loro matrimonio da favola. Con It ends with us, però, qualcosa è cambiato per sempre. Una vicenda che vede come ultimo capitolo la sua denuncia nei confronti del regista Justin Baldoni per molestie sessuali.

Blake Lively accusa Justin Baldoni

Sta facendo il giro del mondo la notizia della denuncia di Blake Lively per molestie sessuali nei confronti di Justin Baldoni, regista e co-protagonista di It ends with us. Non solo molestie, dal momento che l’uomo è accusato d’aver orchestrato una campagna mediatica al fine di rovinare la reputazione dell’attrice.

Il reclamo formale è stato presentato e questo è il primo passo verso l’avvio vero e proprio di una causa. Gli avvocati di Lively riportano di una riunione avvenuta durante le riprese, al fine di discutere dei tanti problemi sul set.

In quella circostanza era presente anche Ryan Reynolds, marito dell’attrice che, in questa pellicola, è anche produttrice. La coppia aveva avanzato delle precise richieste. Un netto stop a discussioni su genitali, pornografia o esperienze sessuali in sua presenza. Al tempo stesso sarebbe stato chiesto di non aggiungere ulteriori scene di sesso, oltre a quelle già approvate. Altri punti cruciali sono i seguenti:

  • niente baci improvvisati tra gli attori;
  • stop a immagini o video di donne nude mostrati a Lively.

Justin Baldoni licenziato

Tanti i problemi tra Justin Baldoni e Blake Lively. Qualcosa che è risultato lampante durante la campagna promozionale. Tante supposizioni in merito e poche verità acclarate. Stando ad alcune ricostruzioni, l’attore e regista avrebbe lamentato le continue ingerenze in fase di post produzione da parte di Blake Lively e suo marito.

Attraverso i suoi avvocati, ha commentato le accuse come “categoricamente false e oltraggiose”. A suo dire, si tratterebbe di un tentativo disperato di ripulire la sua reputazione. Intanto, però, le prime conseguenze pratiche per Baldoni si sono già verificate.

La sua agenzia, WME, ha preso una decisione nella giornata di sabato 21 dicembre 2024. L’attore non sarà più rappresentato da loro, in seguito alla denuncia presentata da Blake Lively. Come spesso accade in queste circostanze, il solo dito puntato basta a far fare a tutti un passo indietro, al di là di ciò che accadrà durante la causa vera e propria.

La questione è però ben più spinosa, dal momento che la stessa agenzia rappresenta Lively, che risulta ancora parte del loro roster. Si è scelto dunque di schierarsi in maniera chiara, supportando in questo modo le affermazioni dell’attrice.

Blake Lively e Justin Baldoni in It ends with us
Fonte: IPA
Blake Lively e Justin Baldoni in It ends with us

La denuncia contiene numerosi elementi specifici, che descrivono un clima invivibile sul set. Dalle scene di intimità aggiunte alla sceneggiatura ai baci improvvisati, come detto. Si parla però anche di commenti inappropriati e di un ingresso senza invito nella roulotte di Lively, che in quel momento era svestita.

Ecco le parole di quest’ultima al New York Times: “Spero che la mia azione legale possa contribuire a far calare il sipario su queste tattiche sinistre di ritorsione ai danni di chi parla di cattiva condotta. Spero aiuti a protegger altri che potrebbero essere presi di mira”.

Perché tutti ce l’hanno con Blake Lively

I commenti alla notizia della denuncia di Blake Lively sono stati sorprendenti, per chi non avesse seguito “le puntate precedenti”. In tantissimi, o per meglio dire tantissime, non le credono. Non è una questione di schierarsi con Baldoni, quanto d’essere certi d’aver visto il vero volto dell’attrice e produttrice.

Tutto nasce dal modo in cui Blake ha deciso di promuovere il film, adattamento dell’amatissimo romanzo omonimo, It ends with us. Una storia complessa, perché affronta temi come la violenza domestica. Eppure la giovialità e la volontaria leggerezza dell’attrice hanno innervosito un po’ tutti online.

Il rancore ha poi spinto alcuni a riportare in auge vecchi video. Come sempre accade, infatti, si è andati a scavare nei meandri del web, fino a individuare una vecchia intervista condotta dalla giornalista norvegese Kjersti Flaa. In questo breve filmato la si vede ignorare l’interlocutrice, rispondere in maniera sarcastica, prenderla un po’ in giro e mostrarsi sdegnata dinanzi alle domande sul guardaroba. Una posa da primadonna, insomma.

Di colpo per il mondo Lively è divenuta una falsa, snob, altezzosa da far precipitare dal suo trono. Per un bel po’ è stato travolto anche Ryan Reynolds da questa tempesta, salvato solo dall’iconico balletto degli NSYNC in Deadpool & Wolverine.