Prima che accanto a Iva Zanicchi arrivasse Fausto Pinna, nella vita della cantante c’era stato un altro amore importante.
Un legame che ha segnato una fase intensa della sua vita privata e professionale: quello con Antonio Ansoldi, un uomo profondamente legato al mondo della musica italiana e alla stessa Iva, prima come compagno di vita e poi come padre di sua figlia.
Chi era Antonio Ansoldi
Nato a Taranto nel 1934, Antonio Ansoldi, conosciuto anche come Tonino, ha avuto sin dall’inizio un destino legato alla discografia.
Suo padre, Giovanni Battista Ansoldi, è stato uno dei fondatori della Ri-Fi, un’etichetta discografica che negli anni Sessanta e Settanta è entrata nel mercato italiano scoprendo alcune tra le voci più riconoscibili dell’epoca.
Quando il padre è venuto a mancare, è stato Antonio a prendere in mano l’azienda di famiglia, assumendo il ruolo di direttore artistico. Ha lavorato dietro le quinte, tra scelte strategiche, cataloghi da costruire, contratti da firmare.
Tra gli artisti passati dall’etichetta ci sono stati nomi che sarebbero poi diventati protagonisti della musica italiana: Cristiano Malgioglio, Memo Remigi, Mina, ma anche una giovane Iva Zanicchi. Un incontro professionale che, in poco tempo, si sarebbe trasformato in qualcosa di più personale.
Nel 2020, quando Ansoldi è scomparso all’età di 86 anni, il mondo della musica gli ha dedicato saluti affettuosi e riconoscenti.
Tra questi quello di Memo Remigi, che ha raccontato così il suo legame con lui: “Se n’è andato anche Tonino Ansoldi, il mio primo discografico della Ri-Fi Record. È stato lui ad ascoltare la mia canzone Innamorati a Milano nel lontano 1964 e a decretarne anche il successo nel tempo. Mi ricordo ancora le sue parole dopo averla ascoltata: ‘Caro Memo, con questa canzone non scalerai le classifiche ma sicuramente diventerà un classico della musica leggera che durerà nel tempo, anche quando noi non ci saremo più’. Beh, Tonino, avevi ragione! Ancora oggi la si propone in tantissime occasioni con grandi apprezzamenti e, quando si parla di Memo Remigi, tutti dicono: ‘Ah, quello di Innamorati a Milano’. È diventata il nostro biglietto da visita. Grazie Tonino, ti devo tanto.”
Antonio Ansoldi, la storia d’amore con Iva Zanicchi
Antonio Ansoldi e Iva Zanicchi si sono conosciuti per motivi di lavoro, quando lei ha firmato con la casa discografica Ri-Fi, di cui Ansoldi era direttore artistico. La collaborazione professionale si è trasformata in una relazione e i due si sono sposati nel 1967, a Bologna. Dal matrimonio è nata una figlia, Michela.

Il rapporto però non è durato a lungo e la coppia si è separata nel 1985. La cantante, in un’intervista, ha raccontato di avere dei rimpianti legati a quella scelta, dicendo: “Non avrei mai dovuto sposare mio marito. Non si meritava un matrimonio così e questa è una delle cose tristi della mia vita”.
Ripensando a quel periodo, Zanicchi ha ricordato il loro matrimonio con un certo senso di colpa, ammettendo che non era innamorata come avrebbe dovuto: “Quando ho divorziato la colpa era solo mia, lui era innocente. Questo me lo sono portato dietro finora. Io lo stimo tantissimo, ma è andata così. Il divorzio è stato un fallimento vero”.
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