Chi è Anna and the Vulkan sul palco del Primo Maggio

Anna and the Vulkan è la rivelazione del Primo Maggio: chi è la cantautrice partenopea che unisce vintage, indie-pop e radici napoletane

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 29 Aprile 2025 18:07

L’atmosfera del Concerto del Primo Maggio si è accesa di una nuova luce con l’arrivo di Anna and the Vulkan, tra le voci più fresche, poetiche e promettenti della scena musicale italiana contemporanea. Una cantautrice che si porta addosso il suono delle origini e il vento dell’altrove, nata all’ombra del Vesuvio ma cresciuta artisticamente tra Trieste e Vienna, dove vive oggi. Il suo nome d’arte è già un manifesto: Anna, come se stessa, e “Vulkan” con la K, che in tedesco significa “vulcano”, in un ponte tra la Napoli che porta nel cuore e l’Austria che la ospita.

Chi è Anna and the Vulkan: infanzia tra strumenti e cassette

Anna and the Vulkan sul palco del Primo Maggio è un inno all’identità multipla, un’esplosione musicale che mescola vintage e modernità, indie-pop e funk, dolcezza e malinconia. Il pubblico ha conosciuto la sua voce calda e sognante grazie a singoli come Comm’è e Scurò, e ha scoperto tutto il suo potenziale nel suo primo EP Andare, tornare, pubblicato per l’etichetta milanese Pluggers. Ma chi è davvero Anna and the Vulkan?

Anna Scassillo è nata a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. È cresciuta in una casa in cui la musica era ovunque: suo padre, Ignazio Scassillo, è un polistrumentista, insegnante, compositore e direttore artistico, autore di musiche anche per Rai e Samsung. Ma forse è proprio per questo che Anna ha scelto la strada più sua, più intima: la batteria, l’unico strumento assente in casa, il primo che l’ha davvero chiamata a sé.

A 15 anni scrive le sue prime canzoni, si fa le ossa nel gruppo Sonder, dove canta e suona, e incide il suo primo EP Come ti senti. Da lì comincia un percorso che ha il sapore del viaggio: Trieste per studiare alla Scuola Interpreti, poi Vienna, dove lavora come brand designer e dove inizia a costruire davvero il suo universo musicale. E mentre si innamora di nuovo della canzone italiana anni ’70 e ’80 – quella di Pino Daniele, Lucio Dalla e Umberto Tozzi – compone, suona, scrive. Da sola.

Il progetto Anna and the Vulkan nasce così: come una creatura vulcanica, fatta di radici e di migrazione, di nostalgia e libertà. “Per me la nostalgia non è negativa” racconta Anna “è una delle mie emozioni preferite. Mi fa connettere con me stessa, anche con un passato che non ho vissuto”.

Anna and the Vulkan
Fonte: Getty Images
Anna and the Vulkan

Anna and the Vulkan e la sua musica che fa ballare (e pensare)

Il debutto ufficiale da solista arriva nel 2023 con Comm’è, un brano che sembra uscito da una cassetta anni ’80 rimasterizzata per una notte d’estate. Tropicalismo, groove napoletano, desert blues e testi a metà tra poesia e memoria: Rockit lo definisce uno dei pezzi più belli dell’anno. A seguire, il singolo Scurò – voce e chitarra, intimo e struggente – conferma la sua capacità di spaziare tra i generi senza perdere coerenza.

Il primo EP, Andare, tornare, pubblicato ad aprile 2024, è un viaggio sonoro e personale che alterna momenti ballabili (Comm’è, Estate infinita) a tracce più profonde e malinconiche (Girasoli, Scurò). Il tutto condito da un’estetica visiva curatissima: le copertine sono tutte disegnate da lei, con uno stile onirico e colorato che richiama l’arte di Marìa Medem e la grafica mitteleuropea.

“Mi piace avere il controllo del progetto a 360 gradi” spiega. “La musica è ciò che amo di più, ma la grafica è subito dopo”. Un’anima da artigiana contemporanea, che costruisce i suoi pezzi come fossero tessuti da indossare: ogni traccia ha un suo colore, una sua texture emotiva.

Farla facile, l’ultimo singolo prodotto con Damiank, è un esempio perfetto: una traccia da ascoltare ma soprattutto ballare, con suoni rétro e un’intenzione ben chiara. Anche il titolo del remix EP, uscito nell’estate 2024, è un piccolo manifesto: Andare, tornare per ballare. Anna and the Vulkan non è mai ferma, ma ogni suo movimento ha il ritmo di un cuore che batte forte.