Addio a Gianni Cavina, una delle voci più incredibili dello spettacolo. Era malato da tempo

L'attore, 81 anni, è scomparso dopo una lunga malattia. Gianni Cavina è ricordato per le sue interpretazioni straordinarie e per la sua voce speciale

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 26 Marzo 2022 12:00

Un attore dai mille volti e dai tanti talenti. Questo e molto altro è stato Gianni Cavina, scomparso a 81 a Bologna dopo lunga malattia. La notizia è arrivata direttamente da Antonio Avati, fratello di Pupi, con il quale l’artista aveva condiviso gran parte della sua carriera in ben 17 film, compreso l’ultimo, Dante, che ancora deve uscire.

Chi era Gianni Cavina

Il suo percorso è iniziato dalla scuola teatrale di Franco Parenti, dove ha incrociato il suo cammino con Lucio Dalla, con cui spartiva l’amore per Bologna nonostante entrambi fossero “cittadini del mondo”. È qui che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cabaret, acquisendo una caratterizzazione che non ha mai abbandonato veramente e che ha utilizzato per dare forma e spessore alle sue molteplici interpretazioni. Tra queste, si ricorda quella in Regalo di Natale, film del 1986 in cui ha prestato il volto a un feroce giocatore di poker in una partita diventata storica (ed emblematica) per il cinema italiano, con Diego Abatantuono, Alessandro Haber e Piero Delle Piane.

Nella sua lunga carriera, che ha svolto ricercando in se stesso gli spunti più originali da portare sul set, ha preso parte a diversi sceneggiati televisivi come Il Mulino del Po di Sandro Bolchi, Jazz Band e Dancing Paradise di Pupi Avati. È apparso anche nelle produzioni più recenti e, in particolare, in Una grande famiglia di Riccardo Milani e nel film Benvenuto Presidente!, pellicola campione d’incassi.

Gianni Cavina, i talenti che abbiamo amato di più

Aiutato da uno sguardo profondo e da una fisicità che gli aveva permesso di interpretare i ruoli più disparati, Gianni Cavina ha saputo tenersi stretta la sua malinconia, che ha portato in ogni sua interpretazione, in quelle drammatiche e – talvolta – in quelle comiche. Protagonista della commedia sexy all’italiana degli anni 70, ha comunque preso parte anche alle pellicole più impegnate. Lunghissimo il suo sodalizio con Pupi Avati, con il quale ha condiviso vita artistica e personale come grande amico. L’attore bolognese compare anche nel suo ultimo film, Dante, ancora inedito.

Nel suo percorso, costruito su una trama eterogenea di generi, ha saputo fare la parte del buono e quella del cattivo, senza mai legarsi a un personaggio. Noto per le sue qualità attoriali e per un timbro vocale unico, dal 1968 ha partecipato a 42 film. La sua scomparsa non è arrivata inaspettata, visto che era malato da tempo, ma è giunta nella stessa settimana in cui Loriano Macchiavelli ha portato in libreria l’ultimo giallo dell’Ispettore Sarti, a cui Cavina ha prestato il volto dal 1991 al 1994. La voce da crooner nella sigla è sua ed è uno dei tanti dei suoi talenti per il quale lo ricorderemo per sempre.

Di lui, Antonio Avati – che ha dato anche l’annuncio della scomparsa – ha raccontato: “Aveva le qualità dell’attore completo poteva passare dalle parti più comiche ed esagerate, come quelle che interpretò nei nostri primi film, a ruoli molto sentiti e importanti, che ha portato nei nostri film ma anche in quelli di altri importanti registi, da Luigi Comencini a Marco Bellocchio”.