Adam Rich, l’addio a 54 anni dopo una vita difficile. Era stato Nicholas nella “Famiglia Bradford”

L'attore si è spento a 54 anni per cause ancora da chiarire. La sua vita, nonostante il successo, è stata spesso travagliata

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 9 Gennaio 2023 08:33

Una vita difficile, travagliata, e la morte che è sopraggiunta ad appena 54 anni. Si è spento così Adam Rich, noto per aver interpretato il piccolo Nicholas nella Famiglia Bradford, per cause che non sono state accertate. Se ne va così un piccolo pezzo della storia delle serie tv, le pioniere del genere, quelle che sono rimaste stampate nella nostra memoria e che hanno – nel bene e nel male – influenzato l’esistenza stessa degli attori che vi hanno preso parte.

Adam Rich, addio a Nicholas della Famiglia Bradford

Nato il 12 ottobre del 1968, aveva iniziato a lavorare da giovanissimo. Prima di essere scritturato per il ruolo di Nicholas, quello per il quale è ricordato ancora oggi, aveva partecipato a una sola puntata di L’uomo da sei milioni di dollari e al film The City. Da qui il successo della serie, nella quale era il più giovane di tutti, e che aveva generato una lunga coda di ingaggi. Adam Rich è stato infatti, per anni, la guest star di diverse produzioni per il cinema e per la tv. È Danny Blake in Codice Rosso Fuoco, dal 1981 al 1982, mentre il suo ultimo ruolo in tv è stato nel 1993, nella serie Baywatch. La carriera cinematografica si chiude presto, con l’ultimo film interpretato nel 2003, Dickie Roberts.

A dare la notizia della scomparsa, per primo, è stato il portale TMZ. Nell’annuncio non si riportano le cause del decesso che rimangono quindi da accertare.

Una carriera difficile segnata dalla malattia

Nonostante l’esordio fortunato, da piccolissimo, la sua carriera non è stata di certo priva di ostacoli. Il successo raggiunto in età così tenera lo aveva forse destabilizzato, portandolo a fare uso di droghe già all’età di 14 anni. Di carattere irrequieto e volitivo, Adam Rich aveva lasciato il liceo a 17, rischiando successivamente di morire di overdose di farmaci fino al fermo per furto con scasso nel 1991. Nel 2002, poi, l’arresto per guida in stato di ebbrezza. Rilasciato su cauzione, pagata – pare – da Dick Van Patten, l’attore che interpretava suo padre in Eight is enough.

Una vita complicata, il cui corso era stato spiegato proprio da lui in un’intervista a Orlando Sentinel, a cui aveva spiegato di essersi sentito oppresso dalla fama: “15 anni mi sono reso conto di aver lavorato per la maggior parte della mia vita. Mi sentivo quasi pronto per andare in pensione, ero molto stanco. Ho iniziato a frequentare le persone sbagliate. Credo sia stato un gesto di ribellione, come dire: “Ehi, non sono il piccolo Nicholas”.

Famiglia Bradford
Fonte: IPA
La “Famiglia Bradford”

Nonostante le evidenti difficoltà, Adam Rich non si era mai arreso. Aveva deciso di smettere di bere e di riprendere in mano la sua vita. Sobrio da 7 anni, interveniva spesso sul suo profilo Twitter per spronare i suoi follower a non arrendersi e affrontare ogni giorno con coraggio. Aveva inoltre toccato il tema della salute mentale, troppo spesso affrontato con superficialità. Non aveva paura, o vergogna, di parlare della sua malattia: “Il solo fatto che alcune persone li considerino deboli o privi di volontà è assolutamente ridicolo, perché è l’esatto contrario! Ci vuole una persona molto, molto forte, un guerriero se vuoi, per combattere queste malattie”.