Achille Lauro a Pio e Amedeo: “La realtà non è solo quella che vedete sui giornali”

Dopo giorni di polemiche, Achille Lauro interviene per dire la sua su quanto accaduto a "Felicissima Sera"

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Si attendeva da giorni e finalmente è arrivato. Il pensiero di Achille Lauro sulla recente polemica che ha riguardato Pio e Amedeo è lungo e articolato, con punti che toccano anche il suo vissuto personale e che non è solito raccontare in pubblico.

Il motivo di questa riflessione è noto da giorni e riguarda il monologo interpretato a Felicissima Sera sul politicamente corretto. I due comici pugliesi hanno toccato l’argomento secondo il loro stile, che però non è piaciuto a tutti.

Achille Lauro è stato anche ospite del fortunato show del venerdì sera in una delle ultime puntate, dove ha interpretato una versione riveduta e corretta di Rolls Royce, per l’occasione diventata Fiat Punto.

Nella lunga osservazione affidata ai suoi canali social ufficiali, l’artista di Marilù sembra prendere le distanze dal sentire comune, invitando tutti a spingersi oltre le apparenze, oltre la tv e oltre una realtà patinata che potrebbe non corrispondere alla vita dei personaggi che – di volta in volta – si alternano sul piccolo schermo.

Lauro ha così parlato delle tante battaglie per sostenere le fasce più deboli, gli ultimi, i reietti (come li definisce lui) e i carcerati:

Da anni investo denaro, tempo e impegno per la tutela dei diritti umani, per i diritti delle persone abbandonate nelle carceri, per aiutare i bambini negli ospedali, per i ragazzi nelle comunità, per chi non ha una casa, per coloro che sono rimasti senza lavoro, per chiunque abbia bisogno di aiuto e per essere artefice e partecipe, nel mio piccolo, di una rivoluzione per cui la condizione sociale, culturale e umana delle classi deboli e discriminate possa cambiare definitivamente”.

E no, questo desiderio non si è scatenato quando ha iniziato ad avere successo ma è sempre stato dentro di lui, tanto da essersi attivato già in tempi non sospetti e quando “non aveva una lira”.

Con il suo racconto, l’artista ci esorta a leggere la storia di Achille Lauro in una maniera differente, più profonda e meno aggrappata alle apparenze. Lauro non è solo lustrini, travestimenti e gloria. Ed è così che ha voluto rivelare come si sia sentito solo in tutti questi anni di lotte condotte per dirsi libero da ogni critica, ogni pregiudizio, ogni cattiveria e ogni parola di troppo.

Le parole hanno un peso, sì, e dietro ogni parola c’è la vita di una persona che potrebbe andare in frantumi per un’offesa di troppo, magari buttata lì senza riflettere. Lauro è maturato ed è arrivato a questa conclusione dopo che, per anni, si è sentito un incompreso.

“L’ho capito quando mi hanno umiliato pensando che io sia un pagliaccio che si mette in mostra. Ma nella mia interpretazione artistica la musica non è solo musica. È spettacolo, è uno stato d’animo, è un ideale, è libertà estrema, è il rifiuto nei confronti di coloro che credevano che io non fossi libero, o non fossi all’altezza, è conseguenza di anni di umiliazioni e vergogna”.

Dagli insegnamenti di sua madre, ha colto il valore dell’empatia, dell’unione e della necessità di non sentirsi mai soli. Nessuno si salva da solo ma ognuno ha una storia da raccontare e che non sempre può mettere in piazza, per rispetto di se stesso ma anche dell’attenzione che si deve prestare alla sensibilità altrui.

Achille Lauro, allora, conclude esortando tutti alla riflessione e a quell’andare oltre che non va di moda, talvolta per comodità, altre volte per pigrizia: “Attenzione perché la realtà non è solo quella che vedete su giornali e tv, e dietro quelle storie, molto spesso, ci sono vite vere fatte di sofferenza, valori e battaglie”.

Achille Lauro
Fonte: Instagram
La replica di Achille Lauro su Instagram