Loreen torna a Eurovision Song Contest dopo il grande trionfo del 2012 con il brano Euphoria. E lo fa da grande favorita. L’artista svedese, che ha conquistato la finale della manifestazione con Tattoo, è infatti pronta a bissare la vittoria e insidiare Marco Mengoni, in gara con il brano sanremese Due Vite. Scopriamo di più su di lei e sulla sua carriera, che inizia fin da quando era giovanissima.
Chi è Loreen, l’artista di Tattoo che rappresenta la Svezia
Nata a Stoccolma il 16 ottobre 1983, Lorine Zineb Nora Talhaoui – in arte Loreen – ha origini berbere. La sua carriera inizia nel 2004, a 21 anni, quando si fa conoscere partecipando al talent Idol che non vince ma che vale l’inizio di un successo che non si è più arrestato. Nel 2005 pubblica il suo primo album – The Snake – al quale collabora anche il noto duo svedese Rob’n’Raz. In Svezia è conosciuta anche come conduttrice e produttrice televisiva per TV400, TV3, TV4 e SVT.
Nel 2011, prende parte per la prima volta al Melodifestivalen, interpretando il brano My heart is refusing me. Purtroppo non arriva in finale ma riesce a strappare un primo successo commerciale. Arriva infatti il primo doppio disco di platino della sua carriera. Nello stesso anno pubblica Sober, che le vale un altro disco di platino. Loreen, quindi, non si arrende e ci riprova, nel 2012, ed è questo l’anno del trionfo. Da qui, il grande successo internazionale e la vittoria di Eurovision Song Contest con il brano Euphoria. La canzone si trasforma in un tormentone, ottenendo dischi d’oro e di platino in tutto il mondo.
La sua carriera discografica conta la pubblicazione di due album, Heal nel 2012 e Ride nel 2015. I singoli sono invece 19 e moltissimi sono quelli amati e conosciuti nel mondo tra cui: Crying out your name, We Got the Power, Jungle, Hate the Way I Love You e Neon Lights. L’artista è inoltre molto attiva sui social, con oltre 350000 follower su Instagram.
L’impegno politico di Loreen e perché è favorita
L’artista svedese è molto attiva sul piano politico e non si è risparmiata quando si è tratto di scagliarsi contro la violazione dei diritti umani in Azerbaigian, proprio nel corso della sua partecipazione a Eurovision 2012. Nello stesso anno, ha preso parte anche allo Slavianski Bazaar, festival musicale bielorusso, dove ha incontrato oppositori politici, attivisti per i diritti umani e prigionieri: “Senza la libertà di espressione non sarei mai diventata una cantante. Vorrei che in Bielorussia non ci fossero prigionieri politici e che i difensori dei diritti umani come Ales Bialitski potessero continuare il loro importante lavoro. Lui e i suoi colleghi stanno sacrificando tutto nella lotta per i diritti umani e meritano il sostegno del mondo esterno“.
A Eurovision Song Contest, torna con la chiara intenzione di vincere. Considerata la super favorita alla vittoria, con Tattoo ha già collezionato milioni di visualizzazioni su YouTube. Non tutti però sono rimasti colpiti dalla sua esibizione, sicuramente curata in ogni dettaglio, ma che Mara Maionchi ha definito seccamente come troppo disperata. In finale si esibisce per nona, dopo Eaea della spagnola Bianca Paloma.