Beatrice Borromeo contro Emanuele Filiberto dopo “Belve”: “Bugie”

Emanuele Filiberto ha rilasciato delle dichiarazioni a "Belve" del delitto Hamer. Beatrice Borromeo, però, ha smentito le sue dichiarazioni

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Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

La nuova stagione di Belve è cominciata da poco ma le interviste ai personaggi famosi, proposte dal programma televisivo, sono riuscite già a creare diverso clamore. Nell’ultima puntata dello show, infatti, la conduttrice Francesca Fagnani ha posto le sue domande scomode e ficcanti a Emanuele Filiberto, erede della casa reale dei Savoia. Il Principe ha affrontato diversi argomenti, tra cui la presunta crisi con la moglie Clotilde Courau. Ma le dichiarazioni di Emanuele Filiberto di Savoia sul caso Hamer, che ha coinvolto il padre tanti anni fa, hanno fatto adirare Beatrice Borromeo che ha deciso di replicare con un lungo post, condiviso sui suoi account social.

Beatrice Borromeo replica a Emanuele Filiberto con un lungo post

Alla fine degli anni ’70 Vittorio Emanuele di Savoia, padre di Emanuele Filiberto, si trovò coinvolto in un tremendo fatto di cronaca. Si tratta del delitto Hamer. L’esponente della casa reale italiana venne accusato di aver ucciso il giovane turista e fu coinvolto in una lunga vicenda giudiziaria che si chiuse con la sua assoluzione proclamata dalla Corte d’Assisi di Parigi.

Il caso, però, è tornato di recente nuovamente agli onori della cronaca per un documentario diretto da Beatrice Borromeo Il Principe, che si concentra proprio sulla controversa vicenda giudiziaria. Emanuele Filiberto di Savoia, però, non ha apprezzato la produzione della moglie di Pierre Casiraghi e sia a Verissimo che a Belve ha voluto sottolineare l’innocenza del padre.

Beatrice Borromeo, però, ha replicato alla mossa del Principe e ha deciso di ribadire il suo punto di vista sulla faccenda attraverso un lungo post condiviso sui social network. Secondo la giornalista, Emanuele Filiberto ha raccontato alcune bugie, come la possibilità che sia stata una seconda pistola a ferire il giovane turista e non quella di suo padre: “A proposito dell’intervista di ieri sera che Francesca Fagnani ha fatto a Emanuele Filiberto di Savoia vanno chiarite due cose. La storia della seconda pistola qui raccontata è una cavolata immane perché si trovava nella barca in cui dormiva Dirk Hamer… Non c’è nessuna possibilità che la seconda pistola abbia sparato a Dirk perché, ripeto, era nella sua stessa cabina e i danni sarebbero stati ben diversi”. Beatrice Borromeo, col suo post, ha voluto lanciare un chiaro messaggio al Principe italiano, chiedendogli chiaramente di non dire più bugie.

Beatrice Borromeo accusa Emanuele Filiberto di dire menzogne

Emanuele Filiberto di Savoia ha raccontato a Belve il suo punto di vista sul delitto Hamer, confermando l’innocenza del padre. In particolare, l’erede della casa reale italiana ha parlato di una presunta seconda pistola e di alcuni spari aggiuntivi, a quelli partiti dall’arma brandita dal padre, che avrebbero colpito a morte il turista. Beatrice Borromeo ha smontato quest’ipotesi: “Manca il movente perché qualcuno si alzi nella notte e spari a un ragazzo che dorme (guarda caso nello stesso istante in cui spara Vittorio Emanuele). I colpi in più di cui parla Emanuele Filiberto sono – lo dicono i testimoni – quelli sparati dai bengala per illuminare la scena”.

La moglie di Pierre Casiraghi ha accusato apertamente il Principe di voler difendere il padre a tutti i costi: “Mi rendo conto che dobbiamo tutti voltare pagina e che Emanuele Filiberto di Savoia voglia difendere suo padre, è umano e comprensibile. Ma evitiamo di parlare di spasmodica ricerca della verità, coprendosi dietro una pistola che non c’entra nulla” e di dire delle bugie, chiedendo la verità o il silenzio sulla triste vicenda: “Bisogna avere abbastanza rispetto da capire che queste bugie reiterate, ora che i fatti sono a portata di tutti, sono gravemente lesive della memoria di Dirk che, se non la verità, meriterebbe almeno il silenzio”.