Barbara D’Urso, la rabbia contro Berlusconi dopo l’addio: “Sentenza definitiva, non previsto”

È la prima volta che Barbara D'Urso parla, e lo fa per scagliarsi contro Mediaset e Pier Silvio Berlusconi. Le sue parole dopo l'addio a "Pomeriggio Cinque"

Pubblicato: 5 Luglio 2023 10:22

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Martina Dessì

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Barbara D’Urso non ha mai parlato. Mai, in tanti anni di carriera. Lo ha fatto adesso, all’indomani dalla decisione di estrometterla da Pomeriggio Cinque, per raccontare la sua verità su quanto sia accaduto e dei tempi strettissimi con i quali le sarebbe stata comunicata la decisione di sollevarla dal suo incarico dopo 15 anni. Decisione che peraltro ha confermato di non aver condiviso con i vertici dell’azienda ma di aver subito, in pochi giorni, senza che le fosse data la possibilità di salutare il suo pubblico che invece aveva rimandato a settembre.

La verità di Barbara D’Urso

“Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: ‘Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio Cinque‘. Io non ho concordato niente“, queste le parole della conduttrice partenopea a Repubblica, giunte al termine di una stagione lunghissima fatta di alta e bassi ma anche di uno stile che, col tempo, è diventato suo.

Le sue parole giungono inattese, soprattutto perché non si era mai espressa in merito al suo lavoro e ai suoi rapporti con l’azienda di Cologno, che ha sempre messo al primo posto anche a costo di sacrificare del tempo da trascorrere con la sua famiglia. Lo ha fatto con Mattino Cinque, lanciato con Claudio Brachino in pochi giorni e per il quale aveva dovuto trasferirsi rapidamente a Milano: “Vengo portata a pranzo, all’Hotel de Russie di Roma, dall’allora direttore di Videonews Brachino, con Crippa, Delogu, Restelli il suo vice Giudici. Champagne, non capivo per brindare a cosa. Sarei dovuta partire, trasferirmi a Milano senza i miei due figli per inventare un programma in diretta, tutti i giorni, Mattino Cinque. 24 ore di tempo per decidere”.

Da qui, parte anche il progetto di Pomeriggio Cinque: “Nasce Pomeriggio Cinque, poi Domenica Live, firmati da me come Live – Non è la D’Urso che dopo tre stagioni, a tre puntate dalla fine, viene chiusa. Motivo? Mai saputo. Chiusa anche Domenica Live, creata 14 anni prima, portava grandi risultati — prima di me c’era una soap che faceva l’8% di share, io arrivavo al 20%». Ora la domenica c’è Silvia Toffanin, compagna di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset”.

Cosa c’è dietro l’addio a Pomeriggio Cinque

La fedeltà eterna di Barbara D’Urso inizia a vacillare dopo il collegamento con Domenica In per un saluto speciale alla sua grande amica Gabriella Labate, ballerina e moglie di Raf. Da qui parte un tweet, comparso sul profilo QuiMediaset, offensivo nei suoi confronti e attribuito a un errore interno. “Il 26 marzo ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica In, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Tr*ie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara (Venier, ndr)”.

L’intervento viene cancellato subito ma la conduttrice afferma di non aver ricevuto delle scuse da parte dell’azienda, se non qualche giorno dopo dal capo della comunicazione che le conferma che sì, quel tweet non è partito da fuori ma sarebbe stato scritto da qualcuno all’interno del gruppo: “Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “tr*ia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami tr*ia?”.

Il confronto con Lucio Presta e l’addio definitivo

Barbara D’Urso decide così di rivolgersi a Lucio Presta, per parlargli dei suoi dubbi in merito al suo futuro all’interno dell’azienda: “Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita. Pongo il dubbio a Lucio Presta, che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: “Se non mi vogliono più bene, vado via”. Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali”.

Si cerca di battere il terreno per un prime time, che viene respinto da Mediaset, ma Pomeriggio Cinque viene confermato. E per i due anni successivi. La conduttrice racconta di essersi recata a Cologno Monzese per le due settimane successive per provare i look in vista della prossima stagione e di non sospettare minimamente che il 1° luglio sarebbe comparso il comunicato ufficiale con il quale l’azienda annunciava di averle dato il benservito: “Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 (giugno, ndr) vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più”.

E aggiunge: “Certo, ma i modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni”.