Con l’avvicinarsi del grande giorno, quello della prima serata del Festival di Sanremo 2024, aumenta la curiosità del pubblico. Ciò riguarda non soltanto i cantanti in gara, i brani che porteranno, i co-conduttori e i duetti. Il primo impatto che si avrà con la kermesse musicale sarà infatti visivo e non uditivo.
Parliamo dunque della scenografia dell’Ariston per quella che dovrebbe essere l’ultima edizione condotta da Amadeus. All’opera ancora una volta Gaetano e Maria Chiara Castelli, che hanno lavorato per far sbocciare un fiore sul celebre palco.
Sanremo 2024: la nuova scenografia
Giochi di specchi e trasparenze trovano spazio all’Ariston. La Rai spiega come la dimensione puramente orizzontale/verticale sia stata abbandonata. Gaetano e Maria Chiara Castelli sono stati ispirati in questa creazione da forme più organiche rispetto al passato.
Un cambio di rotta notevole in quella che è la ventiduesima volta al Festival di Sanremo per lui e la decima per sua figlia. Lo spunto è nato proprio dalla visione e analisi di un fiore. Nello specifico lo sguardo è stato rivolto a un’orchidea.
Un’analisi dettagliata dei suoi petali, che sono stati riproposti in maniera artistica, esasperandone le forme. Tutto ciò ha portato a un disegno morbido delle due scale laterali, ad esempio. Una scelta che, spiegano i due, è stata del direttore artistico Amadeus. Quest’ultimo ha infatti chiesto che gli artisti, co-conduttori e co-conduttrici potessero scendere da queste due aperture, raggiungendo così il palco.
La nascita del progetto
Un finale col botto per Amadeus, questo è certo. Quella dell’edizione 2024 potrebbe essere la scenografia più audace e ammaliante della sua lunga gestione. La parte centrale del palco sarà automatizzata. Ciò vuol dire che potrà alzarsi a comando, a seconda dell’organizzazione di ogni singolo momento delle varie serate.
Alzandosi, diventerà una “porta” tanto per i conduttori quanto per gli ospiti, che potranno così accedere all’area centrale, dinanzi al pubblico. Al di sotto di questa struttura mobile ci sarà l’orchestra. Ovviamente il tutto sarà sottoposto a un poderoso gioco di luci, arricchito da materiali scenografici semitrasparenti. Un’idea che sembra vincente, già soltanto dai primi scatti, con possibilità di due effetti: vetri o specchi.
“Si è trattato di un lavoro molto impegnativo e complesso, che ha coinvolto in maniera diretta il direttore della fotografia, Mario Catapano, e il gruppo che si occupa della grafica. Ciò perché si tratta di un’illuminazione che ha abbandonato i tradizionali proiettori su americane. Ora è fortemente integrato alla scenografia, con effetti sorprendenti per le trasformazioni che si è in grado di creare sul palco dell’Ariston”.
Nell’edizione 2024 anche la platea entrerà a far parte della scenografia. Ciò sarà garantito da un elemento specchiato sospeso. Un lavoro che è durato quasi un anno, considerando come i primi progetti siano stati sviluppati a marzo 2023. Poco dopo la fine dello scorso Festival, dunque, la progettazione ha ricevuto il via libera. La fase di realizzazione, invece, ha avuto inizio a dicembre scorso: “Un lavoro davvero non semplice, ma che ci auguriamo possa essere degna e suggestiva cornice televisiva e teatrale per il quinto Festival di Amadeus”.