“Oggi è un altro giorno”, la malattia di Miriana Trevisan ignorata: “Ho sfiorato la morte”

L'intervista di Miriana Trevisan è di quelle che lasciano il segno. Non ha trattenuto le lacrime nel ripensare a suo padre e alla malattia che l'ha quasi portata via da suo figlio

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Miriana Trevisan si è raccontata a Oggi è un altro giorno. Seduta dinanzi a Serena Bortone, ha parlato del momento più difficile della sua vita. Si è infatti ritrovata spaccata in due, con il proprio destino in bilico a causa di una malattia intrecciatosi con gli ultimi giorni di vita di suo padre.

Quest’ultimo l’ha in qualche modo salvata e il racconto che ha fornito è di quelli fortemente emozionali. Era certa di non poter superare questo scoglio enorme, arrivando addirittura a dire addio a suo figlio.

La malattia di Miriana Trevisan

Seduta dinanzi allo specchio di Oggi è un altro giorno, Miriana Trevisan ha parlato di sé e del suo trascorso difficile, lanciando un messaggio molto importante. Una delicata intervista con Serena Bortone, il cui futuro in Rai sembra tutto da decidere.

Il Covid-19 l’ha spinta a ignorare le proprie condizioni, ritenendole meno serie di quanto in realtà fossero. A ciò si è aggiunta la malattia di suo padre, che ha convogliato tutta la sua attenzione: “Mi ero dimenticata di me stessa. Seguivo mio padre e mio figlio, rischiando la vita. È qualcosa che spesso le donne fanno ma è sbagliato. Cosa avrebbe fatto mio figlio senza di me. Non fatelo!”.

Fu proprio suo padre a salvarla. Al tempo lei perdeva molto sangue e l’uomo, nonostante le sue condizioni, parlò del suo stato di salute al dottore giunto a visitarlo. È così che il suo percorso di guarigione ha avuto inizio, sfiorando però la morte: “Io volevo restare con mio padre. Volevo chiarire tutto. Non fatelo! Non trascuratevi”.

Con la voce tremante, Miriana Trevisan trova la forza di pronunciare il nome della malattia che l’ha quasi uccisa. Si tratta dell’endometriosi, della quale, dice, non si parla abbastanza: “Molte donne ne soffrono e perdono la capacità di diventare madri. Ho rischiato di morire. Non avevo quasi più l’utero. Ricordo che presi l’aereo per dire addio a mio figlio in Sardegna”.

Dopo aver in qualche modo a lungo ignorato il problema, rimandando la soluzione, ovvero una delicata operazione d’urgenza, ha infine accettato di finire sul tavolo operatorio. Ciò è accaduto in una giornata incredibilmente dolorosa, quella dei funerali di suo padre, ai quali non ha potuto prendere parte.

L’addio a suo padre

Gli ultimi anni sono stati a dir poco complessi per Miriana Trevisan, che ha fortunatamente ritrovato la propria salute ma ha dovuto dire addio all’amato padre. È stata al suo fianco a lungo, tenendogli la mano in quel letto che lo ha poi visto spegnersi.

La sorte ha però voluto che mancasse all’estremo saluto, quello in chiesa per i funerali. Al solo pensiero sopraggiungono le lacrime, e come potrebbe essere altrimenti. Ha spiegato d’averlo visto in camera mortuaria, ma forse non voleva in realtà andare a Napoli, dov’è stato poi sepolto, per assistere a quell’ultimo viaggio.

Era già riuscita a dirgli tutto ciò che aveva dentro di sé: “Volevo fargli capire che ero riuscita comunque, anche senza di lui, ad avere una casa e una vita. Era sempre preoccupato per me, non essendomi vicino come accaduto con mia sorella. Quando sei un’artista, i genitori hanno dei dubbi e così mi chiedeva cosa facessi”.

Un ultimo chiarimento, un faccia a faccia che l’ha vista tornare un po’ bambina e, con un pizzico d’egoismo, come ha ammesso, andare a caccia di quattro parole dette col cuore: sono orgoglioso di te.