Gianni Morandi a Domenica In, l’incidente con il vestito e il ricordo del periodo più buio

Prima volta a Domenica In per Gianni Morandi: a 80 anni appena compiuti il cantautore regala momenti di gioia e commozione

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

Web Content Creator e Internet addicted che ama la complessità del reale. La passione più grande? Sciogliere matasse con occhio critico e ironia.

Pubblicato: 26 Gennaio 2025 14:39

Gianni Morandi, per la prima volta in assoluto, è entrato nello studio di Domenica In e lo ha fatto esattamente come ce lo saremmo aspettato: ballando. Il 26 gennaio su Rai 1 Mara Venier lo ha accolto come la vera padrona di casa che è abbracciando un artista che, a 80 anni appena compiuti, ha scritto e suonato la storia dell’Italia. La pubblicazione del nuovo album del cantautore, L’attrazione, è stata la scusa perfetta per programmare un’intervista densa di ricordi ed emozioni (e musica naturlamente), come solo il programma di Rai1 sa regalare. Tanti i momenti di vita riportarti a galla e condivisi con il pubblico, tanta la commozione, ma, immancabile, la simpatia contagiosa di Gianni Morandi.

Gianni Morandi, incidente con l’abito a Domenica In

Dopo un abbraccio sentito e pochi convenevoli, Mara Venier ha rivolto a Gianni Morandi una domanda che ha sorpreso il pubblico presente: “È arrivato il vestito? Giusto in tempo!”. Un segno inequivocabile di una storia legata agli abiti indossati in studio dal cantautore che ha destato la curiosità dei telespettatori, sempre attenti a scovare storie nascoste dietro le quinte dei programmi più amati. In questo caso, però, niente di misterioso. È stato lo stesso Gianni a raccontare divertito l’accaduto.

“Ci eravamo scordati il vestito”, ammette ridendo. Morandi e la moglie Anna Dan, diventata celeberrima sui social, erano appena arrivati in studio per la puntata dopo aver lasciato l’albergo quando la donna si è resa conto che l’abito non c’era. “Io mi sono guardato ed ero in mutande, ‘non posso mica andare così'”. Pantaloni e giacca erano rimasti all’hotel. “Allora è partita subito una macchina velocissima della Rai ed è andata a prenderlo”. “L’efficienza della Rai!”, ha commentato divertita Mara Venier. E il cantante si è infatti presentato ben vestito all’appuntamento delle 14, con un completo scuro e camicia bianca, ma dal tocco immancabilmente sportivo con ai piedi scarpe da ginnastica color verdone, tipiche del look de “l’eterno ragazzo”.

Mara Venier finta offesa e la battuta sulla Rai

“Finalmente!”, ha esclamato una Mara Venier fintamente offesa appena conduttrice e ospiti si sono accomodati sulle sedie, una di fronte all’altro, “Quanti anni sono che ti invito e non sei mai venuto in studio! Mai”. “Non è mai arrivata una richiesta ufficiale”, ha ribattuto Morandi scherzoso, “Nessuno mi ha chiamato”. “Che bugiardo!”, ha risposto la padrona di casa, ironizzando. Gianni Morandi è infatti una presenza costante e di lustro nei programmi e nella storia della Rai. Indimenticabile l’ultima partecipazione a Sanremo nel 2024, sotto la conduzione di Amadeus, con la canzone Apri tutte le porte.

“Io e te abbiamo tante cose da raccontare, diciamo che ci conosciamo da 45 anni“. “Da tanto”, ha rincarato la dose Venier. “Abbiamo anche fatto una serie televisiva insieme, La voce del cuore“, ha continuato Morandi. Allora Mara Venier è intervenuta per specificare: “Fu un successo immenso, su Canale 5”. Morandi è intervenuto quindi preoccupato: “Ma lo possiamo dire?”, riferendosi alla menzione del canale Mediaset su Rai 1. “Ma certo, perché non possiamo dirlo?”, ha assicurato la conduttrice, che, dopo una piccola pausa ha ironizzato: “Se ce lo proponeva la Rai noi lo avremmo fatto per la Rai”. Due ironie diverse di due amanti della rete in cui sono cresciuti che sanno come far divertire.

La commozione a Domenica In

Un Morandi che tra risate e ricordi, si è lasciato anche andare a momenti di commozione. In particolare dopo il video riassuntiva sulla sua vita e i suoi successi, confezionato dalla regia e proposta a inizio puntata. “Mollica ha fatto un ritratto incredibile, anche commovente, ho rivissuto un po’ di quegli anni. Sono passati tantissimi anni… Un piacere essere ancora qui ed essere qui con te dai, non commuoviamoci troppo”, ha esortato per non cedere all’emozione.

“L’11 dicembre ho messo una bella bandierina (ndr sugli 80 anni) e mi sono detto ‘adesso è tutto in discesa, vediamo dove arriviamo”. “Ma hai iniziato piccolissimo a cantare, quando hai capito che il canto avrebbe fatto parte della tua vita, al di là del successo?”, ha chiesto Mara. “Noi eravamo una famiglia molto normale anche molto povera. Mi ricordo che mio padre cantava mentre lavorava. Tutti cantavamo, un po’ per stare insieme. Per esempio andavamo alle veglie nelle case di campagna vicine e si cantava”. Tanta allegria nel poco che avevano, un ricordo di unità famigliare e amore.

“Io cantavo la canzoni di Claudio Villa”, ha rivelato, “Mia madre era appassionatissima. Un giorno passò dal mio paese e poi anni dopo l’ho incontrato”.

Il momento drammatico: “La gente fischiava”

Eppure nella vita di Gianni Morandi c’è stato anche un periodo molto buio, quando sul finire degli anni ’60 ed i primi anni ’70 iniziò ad essere contestato: “C’è una data importante che mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando è successa al Vigorelli di Milano. In quell’occasione c’erano i Led Zeppellin arrivarono migliaia di giovani solo che prima dovevamo esibirci noi, non ti dico quando sono uscito io, i pomodori! Quando mi annunciano c’è un boato pazzesco, ma era all’incontrario. Infatti dicevano vattene e li fu veramente uno choc, per riprendermi c’è voluto del tempo”.

Mi tornava sempre in mente mio padre che me lo aveva detto. Non sapevo cosa fare, ero giovane ed avevo già avuto il massimo che si poteva a vere in Italia in quel tempo. Poi arrivano gli anni ’70, quelli del terrorismo, delle contestazioni, dei gruppi americani”. “A uno spettacolo, quando vedevo che le cose andavano così male, pensavo di cantare C’era un ragazzo per risolvere tutto, ma non andava bene, non bastava. Fischiavano il personaggio“. Un momento drammatico: “Mi consolavo dicendo che avevo avuto tanto e mi chiedevo cosa fare”.

Nello stesso periodo anche la morte improvvisa del papà Renato a soli 60 anni, i problemi economici e il divorzio con la moglie Laura Efrikian. Poi la ricostruzione: gli studi al conservatorio e i pensieri sulla fine della sua carriera da cantante: “Ho pensato prendo il diploma al Conservatorio e divento docente”. Poi, nel 1980, l’intervento di Mogol e il ritorno di Gianni Morandi nel cuore di tutti.