Gianfranco Fini, scontro a Otto e Mezzo con Lilli Gruber: “Non rispondo”. Cosa è successo

L'ospitata di Gianfranco Fini da Lilli Gruber a "Otto e Mezzo" si è trasformato in confronto acceso

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato:

È stata una puntata particolare quella che ha visto Gianfranco Fini ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Il talk di La7, noto per aprire le porte a dibattiti e opinioni diverse sui temi caldi del momento, questa volta si è trasformato in uno scontro che ha coinvolto direttamente la conduttrice.

Quella che doveva essere un’intervista sui punti di vista del politico in merito al riconoscimento dello Stato palestinese e alla politica italiana, si è presto trasformata in un confronto serrato.

Lilli Gruber e Gianfranco Fini: è scontro a “Otto e Mezzo”

Il mondo della politica è sempre stato fatto di divergenze di opinioni e discussioni accese, dai banchi del Senato e della Camera fino ai talk show. Otto e Mezzo non fa eccezione: nell’ultima puntata il dibattito tra Lilli Gruber e Gianfranco Fini si è acceso attorno alla questione del Medio Oriente e al riconoscimento dello Stato palestinese.

Un tema che Fini ha affrontato, sollecitato da Gruber, con un certo velo di irritazione nei confronti della conduttrice. Alla richiesta di una posizione netta, ha ribattuto: “Lei si diverte a chiedermi semplicemente se ho ragione o torto, ma bisogna fare un’analisi”. Poi ha precisato: “Sono favorevole al riconoscimento dello Stato palestinese, sì, ma oggi sarebbe un gesto simbolico”, sottolineando le difficoltà di trovare una leadership palestinese riconosciuta da Israele.

Il discorso è proseguito anche con l’intervento di Massimo Giannini, mentre Gruber, cercando di riportare l’ordine, ha detto a Fini: “Mi scusi, conduco io. Ho altre 20 domande, sono 12 minuti, andiamo avanti”. Un tentativo che non è bastato a placare il politico, che ha accusato la conduttrice di avere una visione superficiale, insistendo nel voler portare avanti il suo ragionamento.

Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”: “Tolgo l’audio al microfono”

Dalle dichiarazioni di Giorgia Meloni sulla Flotilla, passando per il rapporto di Fini con la Presidente del Consiglio fino alle sue opinioni su Trump, l’intera ospitata è stata segnata da un confronto sempre più teso. Più che un dialogo, uno scambio di colpi: interruzioni, risposte piccate, stoccate reciproche.

Fini ha più volte lamentato la difficoltà di rispondere alle domande, accusando la conduttrice di interromperlo e affermando di non voler rispondere a domande insensate. Gruber, dal canto suo, ha replicato con fermezza: “Io non mi offendo per niente: faccio questa trasmissione da tanti anni ma non mi sento punta nel vivo di nulla. Soprattutto non mi va di fare una polemica con lei”.

Il crescendo ha portato la giornalista a chiedere alla regia di togliere l’audio ai microfoni: un episodio che mostra come i talk politici, nati come spazi di confronto, si trasformino spesso in ring mediatici, dove il ruolo del conduttore diventa quello di garante, e talvolta scudo, del dibattito stesso.

L’apice dello scontro è arrivato quando Gruber ha chiesto a Fini: “Perché è venuto in questa trasmissione?”. La risposta dell’ex leader di AN è stata secca: “Perché lei mi ha invitato. Se lei pensava che venissi qui per darle ragione a prescindere, ha sbagliato interlocutore”.

Alla fine del programma, i toni si sono rasserenati e il confronto è tornato entro binari più pacati. Ma episodi come questo dimostrano quanto ciò che accade sullo scenario internazionale, e le sue inevitabili ricadute sulla politica italiana,  continui a lasciare il segno. Anche in tv, dove il dibattito non è mai soltanto televisivo, ma lo specchio delle tensioni di un presente complesso e divisivo.