Geronima Ferretti, storia vera dell’amore di Mameli

Geronima Ferretti è mai esistita? Chi sono stati i grandi amori di Goffredo Mameli nella sua giovane e breve vita? Ecco la storia vera oltre la fiction

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Luca Incoronato

Giornalista

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Grande successo per la fiction Rai dal titolo Mameli, il ragazzo che sognò l’Italia. L’impatto positivo sul pubblico ha portato, ragionevolmente, anche a un certo interesse per gli attori cardine del cast, come Barbara Venturato.

Al tempo stesso, in molti si chiedono chi fosse il suo personaggio, ovvero la storia vera di Geronima Ferretti, primo amore di Goffredo Mameli. Di seguito un po’ di informazioni storiche e le parole dell’interprete che le ha prestato il volto sul piccolo schermo.

Barbara Venturato su Geronima Ferretti

Intervistata da Fanpage, l’attrice Barbara Venturato ha spiegato come fosse all’oscuro della figura della giovane nobile, prima d’avere la chance di interpretarla. Non aveva neanche informazioni su Mameli, comprensibilmente, salvo il suo ruolo chiave nella realizzazione del nostro Inno.

Una gran fonte d’informazioni è stata Giovan Battista Mameli, fratello del poeta e patriota, che ha scritto tanto su di lui e cita anche la giovane Ferretti.

Per interpretarla si è ispirata a tante attiviste dei giorni nostri, ha spiegato, come Narges Mohammadi: “Il suo spirito rivoluzionario è autonomo. Non nasce dalla famiglia, che ha controllato la sua educazione scolastica. Il senso di giustizia è qualcosa di più grande di noi, che sviluppiamo in maniera indipendente. Geronima legge infatti libri proibiti durante i mesi nel collegio”.

Chi era Geronima Ferretti: storia vera

Aveva 19 anni Geronima Ferretti quando conobbe Goffredo Mameli. Educata presso il miglior collegio delle Orsoline, la Marchesina non era affatto una ragazza come le altre. Colta e aperta al nuovo, soprattutto grazie alle tante “letture proibite”.

Sostenitrice del suffragio esteso alle donne e fervente credente nella forza delle idee. Impossibile per il poeta e patriota non innamorarsi perdutamente di lei. Un sentimento forte, il loro, sostenuto dalle ali dell’idealismo. Giovani e appassionati, decidono di sposarsi.

Il destino di Geronima Ferretti è però triste e vincolato alla cultura del tempo. Sua madre, la Marchesa Ferretti, decisero il suo percorso di vita, costringendola a seguirlo. In questo scenario ebbe un ruolo chiave anche il tutore della giovane, il severo gesuita Padre Sinaldi.

A lungo Mameli e Ferretti si sono amati, con il giovane che iniziò ad allontanarsi anche dagli studi, perché preso da questo sentimento travolgente. Era il 1844 e i due sembravano destinati a essere l’uno al fianco dell’altra per sempre.

Nella fiction Rai realtà e finzione si mescolano, ma permane l’amato finale della loro relazione. Nel 1846, infatti, lei è costretta ad accettare delle nozze di convenienza. Proprio per lei Mameli scrisse numerosi versi: La vergine e l’amante, leggenda araba; Era notte e il cavaliero; Il giovine crociato; Alla poesia; L’ultimo canto.

Tre le donne amante da Mameli nella sua giovane vita. La Marchesina fu il suo primo vero e grande amore, ma i primi sogni romantici furono rivolti alla cugina Maria Zoagli. A lei regalò un bracciale rigido in metallo, decorato con una coroncina di fiori da un lato e una scritta in rilievo: “Lux mea”.

Quando il giovane viene ferito a un polpaccio, nell’ultima fase della sua vita, incontra la giovane Adele Baroffio. Lei, tra gli altri, si prende cura della sua grave ferita. Nel corso di un anno nasce un amore profondo, nonostante lei fosse sposata con un diplomatico legato alla Corte papale. Abbiamo prova di questo sentimento grazie alle lettere inviate da Mameli a sua madre.