Pinuccio, “la belva” di Striscia la notizia torna ad occuparsi di Francesca Fagnani. Il programma di informazione satirica, nella puntata in onda martedì 21 maggio, come sempre alle 20:35 su Canale 5, parla ancora degli ormai famosi orecchini della conduttrice di Belve. Gioielli che Fagnani sembra sponsorizzare, seppur il suo essere giornalista le vieterebbe il far pubblicità.
Francesca Fagnani convocata da Striscia…
L’inviato di Striscia la notizia comunica che Francesca Fagnani sarebbe stata convocata dal Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio il prossimo 4 giugno. La conduttrice del noto show Belve è prima di tutto una giornalista e l’Ordine l’avrebbe richiamata per rispondere delle sue azioni riguardanti una presunta pubblicità occulta.
Si indaga, così come segnalato anche dal Codacons, sugli orecchini che Fagnani ha sfoggiato spesso nella sua trasmissione, oltre che in alcuni servizi fotografici pubblicati su riviste e, ancora, al Festival di Sanremo. Se Fagnani fosse sotto contratto con il brand di gioielli, ciò comporterebbe pubblicità occulta e violazione delle norme deontologiche. Ma ciò che interessa a Pinuccio è soprattutto scoprire chi siano i “tantissimi giornalisti professionisti contrattualizzati con i brand” di cui la stessa Fagnani parlava in una delle puntata precedenti di Striscia e di cui, allora, non ha voluto fare i nomi.
…e dall’Ordine dei Giornalisti per colpa degli orecchini
Sempre ai microfoni di Striscia la notizia, sulla questione si era espresso anche Guido D’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. D’Ubaldo era stato molto severo a riguardo: “C’è una violazione dell’articolo 10 del Testo unico dei doveri del giornalista che vieta ai giornalisti di prestare nome, voce e immagine per iniziative pubblicitarie” ha detto, annunciando di aver personalmente riferito al Collegio di disciplina.
Il Presidente ha ricordato che lo stesso accadde, lo scorso anno, a Lilli Gruber, anche lei giornalista professionista che fu sanzionata con un avvertimento. Ma il caso di Fagnani potrebbe essere più grave, per via di “un’intervista della collega in cui ammette di indossare degli orecchini riconducibili a un marchio”.
E poco importa che, così come spiegato da Fagnani, la giornalista non riceva alcun compenso in denaro per aver indossato i gioielli che le vengono inviati gratuitamente dal brand. Per D’Ubaldo: “Non si può fare, perché è sempre una forma di pubblicità. Dobbiamo cercare di essere credibili e rispettare il codice dei giornalisti. Spero che non dia un messaggio sbagliato, perché abbiamo sanzionato dei giovani colleghi che attraverso i propri profili social avevano fatto pubblicità come influencer. Fagnani dice che tantissimi giornalisti professionisti sono contrattualizzati con i brand? Se lei sa che esistono situazioni di questo genere forse è bene che ce le segnali. Purtroppo, molti giornalisti, anche importanti, non conoscono le Carte dei doveri”.