Festival di Sanremo, le critiche a Geolier finiscono in tribunale, l’esposto

L'atteggiamento della sala stampa del Festival di Sanremo 2024 nei confronti di Geolier è al centro, adesso, di un esposto formale

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Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Il Festival di Sanremo 2024 è stato un grande successo in termini di pubblico. Anche le canzoni in gara sono riuscite a imporsi, fin da subito, nel panorama musicale nazionale, scalando le classifiche. La Noia di Angelina Mango, brano che ha vinto la kermesse canora, è già una hit di successo, ma I p’ me, tu p’ te di Geolier è il brano più ascoltato di tutti. La canzone ha ricevuto anche un vero e proprio plebiscito popolare al televoto aperto nella finale del Festival di Sanremo, facendo segnare una percentuale sorprendente del 60% dei voti.

Malgrado il grande quantitativo di voti a favore, Geolier si è classificato solo secondo nella classifica finale della kermesse canora, a causa del peso del voto della giuria, composta dai giornalisti. Gli stessi, anche nella conferenza stampa che ha avuto luogo dopo la serata delle cover, avevano già posto delle domande al cantante che, adesso, sono poste sotto la lente d’ingrandimento dell’avvocato napoletano Angelo Pisani, presidente dell’associazione Noi Consumatori.

Il legale, infatti, ha deciso di depositare un esposto alla procura di Imperia e, adesso, anche a quella di Roma. Secondo l’avvocato, si dovrebbe procedere contro alcuni giornalisti della sala stampa del Festival di Sanremo per istigazione all’odio razziale.

Geolier, il testo dell’esposto contro i giornalisti

Geolier ha presentato al Festival di Sanremo il I p’ me, tu p’ te, brano che è stato molto apprezzato dal pubblico televisivo ma non ha ricevuto il favore e il voto della giuria dei giornalisti. Secondo l’avvocato Angelo Pisani, però, alcuni dei giurati avrebbero commesso un reato, quello dell’istigazione all’odio razziale, come nel caso del generale Vannacci: “Se la legge è uguale per tutti, la medesima indagine ad opera della Procura della Repubblica spetta anche ai due/tre famosi giurati’ della sala stampa di Sanremo, i quali si sono distinti, attraverso la tv di stato e amplificati dai canali e trasmissioni Rai quando, ribaltando il voto e la classifica con urla, dichiarazioni, insinuazioni ed interviste. Hanno discriminato ed offeso non solo un giovane artista napoletano di 23 anni ma tutti i telespettatori e cittadini della Campania”.

Nell’esposto, a sostegno della sua tesi, il legale ha citato alcuni episodi controversi accaduti in conferenza stampa, come riportato da Open: “Una giornalista, prima non identificata, rivolgendosi a Geolier ha affermato: ‘Ma chi ca*** è?’, facendo, di fatto, intendere di partecipare alla giuria della sala stampa senza conoscere gli artisti in gara o quantomeno il cantante Geolier” e ancora “Un giornalista, non meglio identificato, altresì, affermava in modo gravissimo, ‘Non fate più votare la Campania’”.

Geolier, la domanda controversa della giornalista

Il comportamento dei giornalisti della sala stampa del Festival di Sanremo nei confronti di Geolier è oggetto, adesso, di un esposto. Nella denuncia formale, il legale Angelo Pisani ha preso in considerazione anche l’atteggiamento della giornalista pubblicista di Pavia Uno Tv e Escodiradio.it, che aveva chiesto al cantante se si sentiva di aver rubato la vittoria della serata delle cover ad Angelina Mango.

La stessa avrebbe detto sul conto dell’artista: “Gli ho dato uno perché non potevo dare zero”. Secondo l’avvocato la giornalista avrebbe anche pubblicato un post su Facebook, in data 9 febbraio 2024, contro i napoletani: “Ma quanti call center ci sono a Napoli? Senza Parole! Che Schifo! La Sala Stampa in rivolta”.