Emanuela Folliero a La volta buona: “Mi dissero mettiti il maglione senza nulla sotto”

Dai momenti più bui a quelli più belli della sua carriera: Emanuela Folliero a cuore a certo a "La volta buona" con Caterina Balivo

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Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

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Una settimana che inizia alla grande quella de La volta buona con Caterina Balivo. La prima ospite, lunedì 27 novembre, è stata Emanuela Folliero, volto storico di Mediaset, per molti anni annunciatrice di Rete 4 e conduttrice. Passata alla Rai nel 2019 è diventata la voce del programma Detto Fatto. In un’intervista densa di racconti di vita privata e confidenze professionali, ha parlato di alcune molestie subite quando era giovanissima e delle difficoltà dopo la nascita del figlio. Ha così accompagnato per mano gli spettatori nel dietro le quinte di una professionista che ha tanto da raccontare e da insegnare.

La volta buona, Emanuela Folliero e la depressione dopo il parto

Il programma condotto da Caterina Balivo è un’ottima finestra sulle vita professionali e private dei grandi protagonisti della televisione italiana e Emanuele Folliero non ha certo disatteso le aspettative. Ha raccontato la sua carriera a partire da un grande “no” al Tg di Antenna A, e, soprattutto, al suo vice-direttore. Il motivo è semplice: “Mi ha fatto aspettare dalle 8 del mattino alle 9 di sera e così me ne sono andata”. Fu proprio il giorno dopo “il grande rifiuto”, che, fortunatamente, le arrivò l’offerta per Rete 4, che la fece diventare una delle iconiche signorine buonasera di Mediaset.

Un racconto che ha attraversato tutte le fasi più importanti della sua vita, fino a parlare delle difficoltà affrontate dopo la nascite del figlio, a 43 anni, nel 2008. “Ho avuto anche io un po’ di depressione post partum, ma non potevo permettermelo”, ha detto a Caterina Balivo. “E perché?”, ha chiesto allora incuriosita la conduttrice. “Perché avevo un bambino piccolo da sola, con il lavoro etc.. Quindi non potevo permettermelo“. Ha poi continuato: “Non è giusto che una donna affronti la crisi dopo il parto da sola, ma il mio non potermelo permettere era uno stimolo verso me stessa, mi dicevo che ce la dovevo fare. Avevo belle cose davanti, me la cantavo e me la suonavo da sola facendomi autoanalisi”.

“Ero da sola perché dal papà mi sono praticmente separata mentre ero in gravidanza, da sola, ma tutte le cose vanno affrontate e quando c’è la salute e c’è l’amore si può andare avanti. Noi donne abbiamo tanto cuore e tanta forza“. “C’è bisogno alle volte di un aiuto. Dopo sono andata un paio di volte da una psicologa, perché noi siamo capaci di farci autoanalisi, di raccontarci, ma abbiamo anche delle censure che ci autoapplichiamo, dove c’è bisogno di un aiuto esperto”.

Emanuela Folliero: le molestie da giovanissima

Durante la densa intervista con Caterina Balivo, Emanuela Foliero ha raccontato anche uno spiacevole episodio capitatole all’inizio della sua splendida corriera. Fu infatti oggetto di molestie da giovanissima, “Avevo 17 anni”, ha confessato, durante un provino, quando le chiesero di spogliarsi e indossare un maglione senza sotto nulla. “Mi sembrò subito molto strano. Chiesi un bicchiere d’acqua, in otto secondi raccolsi tutta la mia roba e fuggì via”. Dopo l’accaduto avvisò il padre, avvocato, ma anche l’agenzia di modelle per la quale lavorava all’epoca.