Caterina Balivo a La Volta Buona racconta Raffaella Carrà: “Quel gesto indimenticabile per sua madre”

Caterina Balivo, a "La Volta Buona", commuove ricordando un momento storico di Raffaella Carrà: lo sfogo in diretta per difendere sua madre dagli attacchi del gossip

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 25 Marzo 2025 16:42

Caterina Balivo ha riportato alla luce un momento potente e toccante della televisione italiana durante una nuova puntata de La Volta Buona. Un ricordo che parla di amore, rispetto e dignità, e che ha come protagonista una donna indimenticabile: Raffaella Carrà. Il racconto arriva in un giorno speciale, in cui si celebra un’altra grande icona della musica. E proprio tra immagini d’archivio e parole sincere, si riaccende la memoria di un gesto che ha fatto la storia.

Lo sfogo di Raffaella: “Mia madre non si tocca”

Complice il compleanno di Mina – 85 anni festeggiati con un tributo speciale alla regina della musica italiana – la puntata si è trasformata in una celebrazione dell’arte e del carattere delle grandi donne dello spettacolo. E proprio durante questo omaggio, Caterina Balivo ha aperto una finestra toccante su una vicenda poco ricordata ma fondamentale per comprendere l’anima di Raffaella Carrà: lo sfogo in diretta per difendere la madre dagli attacchi del gossip.

La Balivo ha introdotto il filmato d’archivio con parole sentite e una luce di commozione negli occhi. Le immagini trasmesse da La Volta Buona riportano indietro al novembre 1986, quando una giovane Raffaella Carrà, al timone di Domenica In, si trovò a dover difendere pubblicamente sua madre da accuse infondate e dolorose.

La rivista Novella 2000 aveva pubblicato un articolo dal titolo feroce, “Carrà-Japino abbandonano i genitori”, insinuando che la conduttrice stesse trascurando la madre, gravemente malata e ricoverata in ospedale a Forlì. Era una notizia falsa, infarcita di malizia, come troppo spesso accadeva (e accade ancora) quando le donne di successo diventano bersaglio del pettegolezzo velenoso.

Quel giorno, in diretta, Raffaella Carrà scelse di non tacere. “Vergogna. È un’aggressione alla quale risponderò privatamente tramite i miei legali” disse con la voce ferma ma rotta dall’emozione.

Poi il punto più alto, quello diventato frase-mito, scolpita nei cuori di chi conosce il valore della famiglia: “Mia madre non si tocca”. Uno scatto di dignità, un gesto d’amore assoluto, un atto di ribellione alla cultura del sospetto che spesso travolge le donne pubbliche con ferocia ben poco casuale.

La casa di Raffaella e il ricordo di Magalli

La puntata di La Volta Buona ha avuto un filo rosso tutto dedicato a Raffaella Carrà. Oltre al ricordo personale rievocato da Caterina Balivo, si è parlato anche della sua casa storica in via Nemea 21, nel quartiere residenziale di Vigna Clara a Roma.

L’appartamento da sogno – un super attico di 384 metri quadri, con nove camere da letto, dodici bagni, palestra, piscina interna, sala trucco, sauna e un terrazzo rigoglioso nascosto da rampicanti – era stato messo in vendita dai nipoti Matteo e Federica Pelloni, figli del fratello Renzo. Il prezzo iniziale di 2,1 milioni di euro era stato abbassato a 1,9 milioni, ma nemmeno questa cifra aveva convinto gli acquirenti.

A raccontare un aneddoto curioso su quella casa è stato Giancarlo Magalli, altro ospite della puntata. “È come un treno, sono quattro appartamenti in fila – ha detto –. Uno di quei quattro era mio: prima glielo affittai, poi glielo vendetti. Ma così com’è è difficile da piazzare”.

La struttura particolare, il fatto che si trovi al primo piano e la presenza dei rampicanti – installati da Raffaella per difendersi dai paparazzi – sono oggi visti come deterrenti. Ma è evidente che per gli eredi non si tratti solo di vendere una casa, ma di gestire un’eredità affettiva complessa e profonda. Un luogo pieno di memorie, profumi e risate che solo chi ha amato può davvero comprendere.