X Factor 2025 è ufficialmente partito e i motori della nuova stagione sono già caldissimi. Con la prima sessione di Audition il pubblico ha potuto scoprire talenti sorprendenti, vivere forti emozioni e divertirsi con momenti indimenticabili.
Al tavolo dei giudici siedono Achille Lauro, Paola Iezzi, Jake La Furia e Francesco Gabbani: un quartetto affiatato e determinato a scovare le nuove voci della musica italiana. Ecco cosa è successo nella prima puntata.
Giorgia, i giudici e l’esordio di Francesco Gabbani
A dare il benvenuto al pubblico è ancora una volta Giorgia. Alla sua seconda stagione da padrona di casa, la cantante ha illuminato il palco di X Factor 2025 con carisma ed eleganza, muovendosi con naturalezza tra i concorrenti e i loro accompagnatori, tra sorrisi, sketch e momenti di grande emozione. Un ruolo in cui ormai appare perfettamente a suo agio: la conduttrice di cui non sapevamo di aver bisogno.
Accanto a lei, sono tornati anche i giudici: Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia, affiancati quest’anno da un nuovo compagno di viaggio, Francesco Gabbani. Il feeling tra i quattro è già evidente: Paola brilla per look e competenza musicale, Lauro si conferma idolo del pubblico, Jake resta diretto e tagliente.
Ottimo l’esordio di Gabbani, che si è presentato con la sua verve più simpatica – dalle camicie colorate alle battute di spirito – ma senza rinunciare a una certa severità tecnica. I suoi appunti, puntuali e precisi, hanno spesso fatto sobbalzare sulla sedia anche Paola Iezzi. Un debutto che promette scintille, competitività e battibecchi già dalle prossime puntate.
“Chorizo” e “Con te Alviano”: gli inediti che sono già hit
Le prime Audition di X Factor 2025 hanno regalato subito momenti cult. E, come spesso accade, sono stati gli inediti a scatenare le reazioni più forti: tra risate, stupore e canzoni che restano in testa anche contro la nostra volontà.
Prima tra tutte, Ludovica Amati: con il suo Chorizo, nato da un rancore amoroso, ha messo in musica un mix di ironia, doppio senso e melodia catchy. Altro che serenata: più che conquistare i giudici, ha lanciato un messaggio chiaro a chiunque abbia la sfortuna di finire tra i suoi ex.
E poi Adriano Aquili, alias Più o Mino. Gasatissimo, ha portato sul palco Con te Alviano, l’inno ufficiale della squadra di calcio del suo paese. Un’esibizione travolgente, con tanto di coro sugli spalti e squadra sul palco: impossibile non farsi coinvolgere e impossibile dimenticare quel ritornello. Purtroppo, però, non è bastato per convincere la giuria.
A farcela è stato invece Simone Miccinilli, in arte Alter Anima. Di giorno ingegnere, di notte artista pop-dance, ha presentato il surreale Pippetta e nanna: una di quelle performance per cui ci si chiede se siano geniali o folli. Ma, intanto, i giudici gli hanno regalato quattro sì.
I talenti da tenere d’occhio
Nonostante fosse solo la prima puntata, sono stati moltissime le voci che, a nostro parere, potrebbero già arrivare lontano. Delia Buglisi arriva da Paternò, la stessa città della nonna di Jake La Furia. Sul palco, Achille Lauro infiamma il pubblico per la “leonessa di Catania”, che conquista tutti con Sakura di Rosalía, accompagnandosi al pianoforte.
Pietro Cardoni, in arte Mazzoli, 24 anni, da Pesaro ma bolognese d’adozione e ladro di identità: il nome d’arte è preso dal cognome di uno sconosciuto sul campanello di casa. Ha portato una versione intima di Ritornerai di Bruno Lauzi, chitarra alla mano e grande intensità.
Anche Giovanni Orofino, da Caltagirone, ha scelto di portare un classico intramontabile al pianoforte: Che fantastica storia è la vita di Antonello Venditti, emozionando tutti con la sua autenticità.
La veneta Francesca Dinale, invece, arriva da Bassano del Grappa. Un paese che, come ci insegna Francesca Michielin, a X Factor porta bene. Sul palco ha interpretato Alfonso di Levante, con un’intensità e una tecnica che non è passata inosservata.
E poi c’è Piercesare Fagioli, in arte Pierci: 24 anni, di Casale Monferrato, laureato in Finanza e con un vecchio sogno da direttore d’orchestra. La zia gli ha trasmesso l’amore per la musica e lui ha deciso di portare un’acustica personale di Chandelier di Sia, dimostrando una presenza scenica incontenibile.
Infine i Plastic Haze: romani d’adozione, ma in realtà pugliesi, sardi e romani, loro stessi scherzano sulla “barzelletta” della formazione. A X Factor hanno scelto di affrontare i Muse con Time Is Running Out, regalando al pubblico un’esibizione dirompente. “Siete dei tamarri galattici, però fortissimi”, ha commentato Jake La Furia. Per loro arrivano 4 sì convinti.
Vicky J, la “napolatina” che conquista (anche) Giorgia
Menzione d’onore a Vicky J. Della Peruta: concorrente metà napoletana e metà dominicana, si definisce “napolatina”. Da bambina cantava di nascosto dentro l’armadio, oggi sogna di diventare una popstar sul modello di Christina Aguilera.
A X Factor si è presentata con una sorprendente versione in spagnolo e in napoletano di La cura per me di Giorgia, strappando applausi e anche qualche discussione al tavolo dei giudici.
“Ti chiedo scusa per non averti presa sul serio. Era perfetta”, ha detto Jake La Furia, mentre Paola Iezzi ha frenato: “Io ho un sacco di dubbi“. Il suo è stato un no, compensato però dai tre sì degli altri giudici. E, come ciliegina sulla torta, l’immancabile duetto con Giorgia sul palco.