Affari tuoi, Stefano De Martino si smarca da Gerry Scotti. Ma Mediaset è pronta a tutto

Stefano De Martino è appena tornato in onda con "Affari tuoi" mentre "La Ruota della Fortuna" ha presidiato l'intera estate. La mossa di Mediaset

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Martina Dessì

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La battaglia per gli ascolti dell’access prime time è appena cominciata. Il ritorno di Affari Tuoi su Rai1, atteso per tutta l’estate, ha di fatto aperto il campo per una sfida che Mediaset non vuole perdere, facendo letteralmente di tutto per accaparrarsi il pubblico di fascia che per lungo tempo ha desiderato di riportare a sé. Con il debutto di martedì 2 settembre, il game show condotto da Stefano De Martino si è ufficialmente misurato con La Ruota della Fortuna, il format storico riportato al successo da Gerry Scotti su Canale5 e che è andato in onda per tutta l’estate. Un duello televisivo annunciato in pompa magna e sul quale nessuna delle due parti ha intenzione di cedere e, infatti, sono in corso le prime strategie difensive e offensive da parte delle rispettive emittenti.

La Rai modifica Affari tuoi

I primi dati Auditel hanno mostrato un quadro complesso. Nell’insieme della fascia oraria è stato Gerry Scotti a prevalere, ma restringendo l’analisi alla parte di programma in cui le due trasmissioni si sono sovrapposte, Stefano De Martino ha avuto la meglio. Una vittoria ancora parziale, ma che racconta molto di come il pubblico si sia in parte spostato verso Canale5. Dopotutto, questa era la pietanza che la tv generalista gli ha messo sulla tavola per tutta la stagione estiva.

Eppure, l’attenzione non si è concentrata solo sui numeri, ma anche sui dettagli della conduzione. Dopo il debutto, che pure ha rispettato le aspettative, Rai ha modificato – e non di poco – la durata di Affari tuoi rispetto alla puntata di debutto. Rispetto a La Ruota della Fortuna, invece, parliamo di appena qualche minuto in più rispetto alla programmazione consueta. Il conduttore è inoltre apparso incline a temporeggiare sul finale, come se volesse trattenere i telespettatori di fronte al rischio di un passaggio di massa sul canale rivale.

E proprio gli ultimi minuti della puntata del 2 settembre, che hanno permesso a La Ruota della Fortuna di catturare gli indecisi negli ultimi istanti di trasmissione, avrebbe spinto i vertici a correre ai ripari. Per la seconda puntata, in onda mercoledì 3 settembre, il programma ha confermato l’inizio alle 20,35, ma si allunga di circa dieci minuti, arrivando a superare i 56 complessivi. Una decisione tutt’altro che casuale, considerato che ieri il game show era rimasto più breve e poco avvincente, con una partita priva di colpi di scena e con una concorrente uscita senza premi malgrado l’avvento del Pacco Nero, il cui contenuto è ignoto perfino al Dottore.

La strategia di Rai contro Mediaset

La strategia sembra chiara e pare che Rai intenda coprire l’intera durata della trasmissione concorrente e impedire che Canale5 possa sfruttare i minuti finali per consolidare lo share. È un gioco di equilibri sottili, in cui ogni scelta – anche il prolungamento di una registrazione – può determinare lo spostamento di centinaia di migliaia di spettatori.

Dal canto suo, Mediaset non rimane a guardare. L’azienda di Cologno Monzese, convinta della forza di Gerry Scotti come volto familiare e rassicurante (e diciamolo: sempre più sicuro di se stesso), ha già mostrato di voler proteggere il suo access con decisioni mai prese prima. Emblematica la scelta di cancellare, il prossimo 23 settembre, la partita di Coppa Italia tra Udinese e Palermo pur di garantire la messa in onda de La Ruota della Fortuna senza ostacoli. Un segnale forte, che conferma quanto la sfida con Affari Tuoi sia sia uno dei punti sul quale Pier Silvio Berlusconi non intende cedere.

In definitiva, il confronto tra De Martino e Scotti si profila come una sfida destinata a durare. La Rai sembra pronta a correggere ogni sbavatura, anche a costo di mettere mano alle registrazioni in corso d’opera, mentre Mediaset è determinata a blindare il suo nuovo cavallo di battaglia. Sarà il pubblico, come sempre, a decretare il vincitore. E la scelta, visti i primi numeri, non è poi così scontata.