Orgasmo accidentale: quando il piacere è una sorpresa

Si può avere un orgasmo anche senza cercarlo, magari nel sonno o in un contesto che non ha niente a che vedere con il sesso. E per molte arriva in palestra.

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Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Dal momento che l’orgasmo è una reazione involontaria, non è escluso che si possa averne uno anche in situazioni decisamente inaspettate. Magari sedute in sella a un motorino, indossando dei pantaloni particolarmente stretti o ancora sollecitando involontariamente i muscoli pelvici in palestra, concentrate su tutt’altro rispetto al sesso. Gli stimoli a cui si è ricettive possono variare sensibilmente da persona a persona: in uno studio sul tema pubblicato nel 2018 sull’International Journal of Sexual Health si parla addirittura di orgasmi da allattamento, da parto o da stimolazione auditiva, fenomeno raro ma evidentemente non impossibile.

Colte di sorpresa

C’è chi accoglie questi orgasmi accidentali come un felice incidente e chi invece li vive con una punta di imbarazzo, a seconda del momento e della cognizione dei rapporti di causa-effetto che permettono di sentirsi più o meno in controllo di quello che succede al proprio corpo. Un conto infatti è avere un orgasmo spontaneo durante una solitaria gita in bicicletta, un conto dover mascherare le proprie reazioni davanti al tatuatore o al personal trainer che ti chiede se va tutto bene quando improvvisamente realizzi quello che è appena successo e diventi rossa.

«Può succedere che determinati movimenti possano provocare una stimolazione di zone erogene o del clitoride senza che ci sia alcuna volontà di provare eccitazione, magari in un contesto inusuale o in un momento poco opportuno» commenta il dottor Giuseppe Iannone, psicoterapeuta e sessuologo a Monza e Milano. «Di per sé non c’è nulla di misterioso, solo che se non c’è consapevolezza dello stato di eccitazione crescente legato a certe sensazioni – perché si è molto giovani, o perché sono vissute fuori dall’intimità sessuale – può capitare di essere colte di sorpresa. Riflettendoci a mente fredda però è possibile ricostruire i motivi per cui quel determinato movimento o stimolo fisico hanno avuto effetto, anche se non è detto che sia replicabile».

Nel sonno o nel dormiveglia

A volte può capitare che l’orgasmo arrivi nel sonno, vuoi per via di un sogno particolarmente intenso o per una combinazione fortuita di processi fisiologici e movimenti inconsapevoli. I fattori che possono predisporre a un orgasmo notturno non sono ancora del tutto chiari, ma c’è chi ha ipotizzato che dormire a pancia in giù possa facilitare i movimenti necessari per l’eccitazione e l’orgasmo.

Secondo le stime riportate da uno studio pubblicato nel 2021 sulla rivista Archives of Sexual Behavior, a farne esperienza almeno una volta nella vita è il 66.3% degli uomini e il 41.8% delle donne, ma le percentuali potrebbero essere più alte. Al risveglio potrebbe esserne rimasto solo un ricordo confuso, o nemmeno quello. Per le donne in particolare è difficile saperlo, a meno che non si sia in quella zona liminale tra sonno e risveglio.

Coregasm: l’orgasmo da workout

Gli orgasmi accidentali sono il terreno di ricerca preferito della dottoressa Debby Herbenick, ricercatrice e educatrice sessuale americana che ha dedicato una particolare attenzione all’orgasmo legato all’esercizio fisico. Sollevamento pesi, spinning, addominali alla sbarra, salita alla fune e determinate posizioni yoga sono tra le attività comunemente associate ai cosiddetti “coregasm”, neologismo coniato nei primi duemila dal magazine Men’s Health.

Nelle testimonianze raccolte da Herbenick, riportate nel volume The coregasm workout (Seal Press), le sensazioni vengono descritte come meno intense rispetto a quelle vissute durante il sesso e più simili a un massaggio molto piacevole, di solito legate alla ripetizione di un movimento che coinvolge la muscolatura addominale e quella pelvica. E le probabilità aumentano per chi prima ha fatto 30-60 minuti di cardio come riscaldamento, a dimostrazione del fatto che sia la sollecitazione ripetuta e prolungata a dare questi piacevoli effetti collaterali.

Pare che l’età media al primo orgasmo da palestra sia di 16 anni per gli uomini e 22 per le donne, ma c’è anche chi riporta esperienze simili vissute molto prima di avere le idee chiare sul sesso e sul proprio corpo. C’è chi ha realizzato solo crescendo la natura delle sensazioni vissute arrampicandosi, andando in bici o facendo set di addominali, di solito in maniera del tutto innocente e accidentale ma al tempo stesso con il sospetto che si trattasse di qualcosa di intimo e privato.

Perché tenersi in forma

Forse non saremo tutte predisposte per i coregasm, ma ci sono altri motivi per cui un regime moderato di allenamento è considerato un alleato del piacere. Prima di tutto perché regala endorfine, in grado di regolare l’umore e rendere più rilassate, poi perché aiuta a sentirsi più in sintonia con il proprio corpo. Se siete interessate a migliorare la qualità dei vostri orgasmi, sappiate che mantenere una buona funzionalità della muscolatura pelvica è utile su più fronti, quello della prevenzione di fastidiosi inconvenienti di un suo indebolimento e quello della soddisfazione sessuale.

È risaputo che esercizi mirati come i Kegel possono aumentare il tono e la flessibilità dei muscoli direttamente coinvolti nell’orgasmo, offrendo anche un secondo vantaggio a chi pratica sesso penetrativo con sensazioni piacevoli e intense per entrambi. Anche lo yoga può aiutare a ottenere una maggiore consapevolezza e un maggiore controllo, insegnando a contrarre e rilassare volontariamente muscoli a cui non siamo abituate a prestare attenzione.