Framing, ovvero fare sesso pensando a situazioni diverse da quelle reali: quanto è grave e perché succede

ll "framing" rappresenta una tecnica usata per immaginare delle situazioni diverse da quelle vissute in quell'istante e funziona, anche nel sesso

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Farsi un film nella propria testa. È proprio questo il framing, parola che deriva dall’inglese “to frame” e significa inventare. Inventare e immaginare una situazione diversa da quella che si sta vivendo, senza bisogno di travestimenti o particolari scenografie, poiché il framing avviene completamente ed esclusivamente a livello di pensiero. Questa capacità a estraniarsi per ricreare altro può essere applicata in tantissimi ambiti, anche nella sfera sessuale, e no, non c’è niente di male o irrispettoso, ecco perché.

Come funziona

Praticare il framing in realtà avviene in modo abbastanza automatico, semplicemente senza esserne consapevoli. Succede quando si incontra qualcuno di piacevole e stuzzicante e partono le fantasie, non per forza a sfondo sessuale. Può succedere in momenti di grande noia, quando si parte per un proprio viaggio mentale e scappa anche il sorriso di piacere a immaginarsi in spiaggia o su una bicicletta in piena libertà. Oppure allenare l’immaginazione può essere utile per superare situazioni difficili: la visualizzazione può venirci in aiuto quando per esempio si prova imbarazzo o paura, per superare momenti di stallo o di panico. Allora il framing diventa una tecnica a cui fare ricorso a comando, per stare meglio e cercare, anzi immaginare, di raggiungere la propria comfort zone.

Il framing a letto

Dare spazio all’immaginazione sotto le lenzuola succede molto più frequentemente di quanto si possa immaginare. Non c’è bisogno di travestimenti, di sex toys o altre ambientazioni particolari; semplicemente si tratta di fantasie e quelle a letto sono indispensabili al sesso e al piacere. Sono tanti i motivi per cui si attiva questa dimensione mentale che ci proietta in una situazione diversa da quella che stiamo vivendo. Può essere per esempio al primo appuntamento, tanto atteso, e con grandi aspettative e che emoziona talmente tanto da doversi tirare fuori per evitare figuracce. Oppure può essere utile nei momenti di noia, quando si ha bisogno di evadere, ma senza tradire. Il framing può essere una risorsa nelle relazioni di lunga data, ma anche se si è a letto con un partner che si rivela diverso da quanto atteso. È eccitante? Si, perché la mente può proiettarci davvero in un film tutto nostro, su misura per rispondere alle nostre voglie del momento, anche laddove lo stimolo fisico non arriva.

Mancanza di rispetto?

Spesso ci si sente in colpa quando con la testa ci si proietta altrove, specialmente se lo si fa volontariamente. Eppure no, non c’è nessun tipo di mancanza di rispetto, anche perché con il framing non si immagina di avere vicino una persona diversa, ma la stessa in una situazione differente (almeno così è consigliato che sia, poi qualche eccezione può sempre scappare senza mandare!). Quindi il partner abituale diventa un compagno di palestra avvicinato in spogliatoio; la lei di sempre si immagina corteggiata da molti altri uomini pretendenti; il letto di casa mentalmente diventa quello di un grande castello medievale con tanto di pubblico intorno.Tutto, o quasi, diventa lecito e stimolante.

Neanche la paura di essere insoddisfatte e quindi di sminuire la performance e prestazione del partner ha ragione di essere: la fantasia alimenta la sessualità e anche il piacere, reciproco.

Non c’è bisogno di fingere

Proprio per come è concepita, la tecnica del framing non ha bisogno di finzione. Non c’è bisogno di atteggiarsi in un determinato modo o di travestirsi (per lo meno non è necessario). Il concetto è che immaginando una determinata situazione, facendolo intensamente, il corpo agirà secondo le immagini che il cervello riceve. Se la situazione immaginata è molto stimolante, il corpo riceverà tutti gli input a lasciarsi andare al piacere, dalla lubrificazione all’erezione, fino all’orgasmo.

Parlarne in coppia

Certamente questa, come altre tecniche, è utile se attivata quando serve, all’occorrenza, ma non sempre. Può capitare la volta in cui con il partner, che sia occasionale o abituale, non ci si trova e allora la mente diventa la nostra “via di fuga”. L’immaginazione può aiutarci per un determinato periodo, magari particolarmente stressante o di poca armonia nella coppia; ma potrebbe non essere sano se prolungato o ordinario. A quel punto vale la pena chiedersi se il framing stia nascondendo un problema più importante della noia e più grande di una fantasia eccezionale.

Potrebbe, in questi casi, aver senso parlarne con il partner per raccontare che cosa si vive e che cosa si cerca, cosa non sta più funzionando a livello di soddisfazione, tanto da volerci portare altrove. Parlare e ammettere di praticare il framing non significa però confessare un errore o un tradimento, anzi. Potrebbe essere una nuova esperienza da condividere e vivere insieme, o semplicemente un’occasione per confrontarsi e per trovare insieme una strada, che sia più o meno di fuga, da condividere.