Visita urologica: a cosa serve e quando prenotarla

La visita urologica è un esame clinico condotto da uno specialista in urologia per valutare la salute del sistema urinario e riproduttivo maschile, indagando sintomi come difficoltà urinarie, dolore pelvico o disturbi sessuali

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Ivan Shashkin

Laureando in Medicina e Chirurgia

Studente di Medicina appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

La visita urologica è un importante esame da svolgere qualora si manifestassero disturbi che coinvolgono le vie urinarie, ma non soltanto: a volte è necessario rivolgersi all’urologo anche in caso di disfunzioni sessuali o riproduttivi, oppure altri problemi legati ai genitali o anche per dei controlli regolari in base all’età.

A cosa serve la visita urologica

Sono molti i casi in cui si rende necessaria la visita urologica, sia per gli uomini che per le donne. Le cause che spingono a consultare un urologo possono essere di vario tipo e generalmente interessano le vie urinarie (quindi reni, vescica, uretra e ureteri) o ancora si tratta di disturbi collegati ai genitali che compromettono le normali funzioni quotidiane, siano essere legate alla minzione o ai rapporti sessuali, oppure che creino sofferenza di vario tipo, come dolori alla regione pelvica, febbre e altri sintomi.

L’urologo è, inoltre, lo specialista che si occupa anche di valutare lo stato di salute dell’apparato riproduttivo dell’uomo, che comprende pene, scroto, testicoli e prostata.

Come si svolge la visita urologica

La prima cosa di cui si occupa l’urologo durante la visita è ricostruire l’anamnesi del paziente, facendo un punto sulla sintomatologia e sullo stile di vita. Si inizia con l’elenco dei sintomi, quali sono, da quanto durano, quanto sono frequenti, cosa includono. Si passa poi allo stile di vita, come abitudini, lavoro, vita sessuale, alimentazione, fumo, alcol, farmaci, sport ed eventuali patologie urologiche dei familiari.

Dopodiché, la visita si svolge ovviamente in due modi diversi per uomini e donne.

La visita urologica per gli uomini

Quando l’urologo si trova di fronte a un uomo, dopo l’anamnesi procederà con la visita vera e propria. In un primo momento si tratta di osservare esternamente gli organi genitali, quindi pene, scroto, zona perineale e ano, per rilevare eventuali colorazioni anomale, asimmetrie, eritemi o deformazioni. È comune che l’urologo verifichi anche lo stato del prepuzio, esponendolo, e che controlli il riflesso cremasterico, che se assente può essere collegato a torsione del testicolo.

Dopodiché passerà alla visita interna, che per gli uomini consiste in un esame digitorettale con inserimento di un dito nel retto per circa 7cm al fine di palpare la prostata. Per gli uomini, la visita può avere quindi lo scopo di esaminare l’apparato urinario come quello riproduttivo.

La visita urologica per le donne

Se invece a sottoporsi alla visita è una donna, il processo iniziale è identico – un’anamnesi completa dello stato di salute e dello stile di vita della paziente – ma il resto dell’esame si svolge in maniera molto simile a una visita ginecologica, che permette all’urologo di valutare lo stato di salute dell’apparato urinario, principalmente per escludere problematiche come il prolasso della vescica e/o dell’utero.

La visita urologica per i bambini

Non soltanto gli adulti possono avere bisogno di un urologo, ma anche i bambini. Un controllo dell’apparato genitale nel caso dei maschi viene solitamente fatto alla nascita o poco dopo, ma è bene rivolgersi allo specialista a qualsiasi età in caso di sintomi.

Non è raro, infatti, che i bambini siano soggetti a disturbi delle vie urinarie, tipicamente enuresi notturna, infezioni o fimosi. È necessario prenotare una visita urologica, quindi, quando il bambino continua a fare pipì a letto, quando non riesce a urinare correttamente, quando si è di fronte a testicoli retrattili o ascendenti e qualora lamentasse bruciore durante la minzione.

Esami complementari richiesti

Oltre alla visita, l’urologo può richiedere ai pazienti degli esami complementari da eseguire per fornire una diagnosi certa.

Tra questi figurano:

  • esame delle urine (urinanalisi e urinocoltura)
  • uroflussimetria
  • ecografie dell’apparato urinario/genitale
  • ecografia pelvica (esterna o transvaginale, per le donne)
  • tac
  • cistoscopia

Sintomi che necessitano la visita urologica

Ma come capire se si necessita di una visita urologica? I sintomi che possono indurre a consultare uno specialista in urologia sono diversi: solitamente per l’uomo può trattarsi di problemi legati alla vita sessuale o alle difficoltà di minzione e al dolore nella zona pelvica, mentre per la donna interessano più prettamente l’apparato urinario.

Tra i sintomi più comuni che richiedono la prenotazione di una visita urologica troviamo:

  • sangue nelle urine (ematuria)
  • dolore nella minzione
  • difficoltà a urinare (disuria)
  • incontinenza
  • necessità di urinare spesso (pollachiuria)
  • urine rosse o di colore alterato
  • esitazione minzionale
  • dolore alla parte bassa della schiena, allo stomaco o all’inguine
  • dolore pelvico
  • senso di peso nella regione pelvica
  • difficoltà a raggiungere o mantenere l’erezione
  • problemi di eiaculazione, tra cui dolore

Le malattie e i disturbi che possono essere associati alla sintomatologia che richiede la visita urologica sono diversi, con qualche differenza in base al genere del paziente. Tra le patologie più comuni riconducibili ai sintomi descritti e che possono essere diagnosticate dall’urologo tramite visita ed esami complementari abbiamo:

  • infezione delle vie urinarie
  • incontinenza urinaria
  • uretrite
  • prostatite
  • ingrossamento della prostata
  • stenosi uretrale
  • prolasso della vescica
  • insufficienza renale
  • calcoli renali
  • pielonefrite (infezione del rene)
  • rene policistico
  • tumore al rene, alle ghiandole surrenali, alla prostata, alla vescica o ai testicoli
  • nefropatia diabetica
  • varicocele
  • infertilità maschile
  • disfunzione erettile

In linea generale, la visita urologica ha lo scopo di individuare la causa dei disturbi, con una diagnosi che può interessare reni, prostata, vescica, uretra, testicoli e pene, ma non sempre è sufficiente l’esame del medico per capire l’origine dei sintomi: molto spesso, infatti, lo specialista richiede approfondimenti tramite esami complementari come ecografie o analisi delle urine.

Facciamo un po’ di chiarezza sulle differenze di queste tre figure mediche, tutte molto importanti ma con ruoli ben diversi.

L’urologo, abbiamo detto, è lo specialista che si occupa delle vie urinarie e dell’apparato genitale maschile. Va consultato ogni qualvolta si presentino sintomi riconducibili quindi alla minzione, siano essi dolori, bruciori o difficoltà di vario genere, e nel caso degli uomini per problemi che riguardano gli organi genitali, compresi problemi in ambito sessuale (disfunzione erettile, eiaculazione precoce o ritardata, erezione o eiaculazione dolore).

Il nefrologo è invece il medico specialista dei reni che si occupa in particolare di prevenzione e cura delle patologie a essi collegate. Urologo e nefrologo sono in continuo dialogo quando i sintomi del paziente sono riconducibili ai reni, e il nefrologo si rivela particolarmente importante in ambito diagnostico.

Nelle malattie sistemiche, come il diabete mellito e il lupus eritematoso sistemico, il nefrologo gioca un ruolo fondamentale nella gestione delle complicanze renali associate a queste condizioni. Poiché i reni sono coinvolti in molte funzioni vitali del corpo, le malattie sistemiche possono influenzare negativamente la loro salute. Il nefrologo lavora per monitorare la funzione renale, gestire le complicanze e collaborare con altri specialisti per fornire un trattamento completo. Inoltre, l’ipertensione è una delle principali cause di malattie renali e il nefrologo è coinvolto nella gestione dell’ipertensione per prevenire danni ai reni e altre complicanze cardiovascolari.

L’andrologo, infine, è un medico che si occupa delle malattie ormonali dell’uomo e del suo apparato sessuale. È quindi specializzato nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura di malattie e disfunzioni che interessano i genitali. È a lui che ci si rivolge anche quando si è in presenza di anomalie congenite o di pubertà precoce o ritardata, ed è sempre l’andrologo che si occupa della cosiddetta andropausa.

Quando prenotare la visita urologica

È importante non sottovalutare i sintomi che interessano le vie urinarie e l’apparato genitale maschile e rivolgersi all’urologo qualora si fosse in presenza di uno di questi, anche soltanto anomalie della minzione.

Più in generale, è bene prevedere una prima visita urologica in età pre-adolescenziale, tra gli 11 e i 14 anni, in assenza di sintomi. Dopo questa prima visita, bisogna sottoporsi a controlli regolari, in particolare dopo i 40 anni e soprattutto per gli uomini.

Alcuni fattori di rischio, come l’obesità, il fumo, il consumo di alcol o la familiarità con malattie urologiche come il tumore della prostata, sono motivi per cui prevedere un controllo annuale.

La visita urologica è un controllo fondamentale che serve a verificare lo stato di salute delle vie urinarie, soprattutto in caso di sintomi. È particolarmente importante nel caso degli uomini, che dovrebbero farsi visitare spesso soprattutto a partire dai 40 anni per scongiurare il tumore alla prostata.

Fonti bibliografiche: