Sauna, i benefici sul cuore e sulla pressione

Uno studio dimostra che l'abitudine alla sauna diminuisce il rischio di ipertensione e protegge da problemi cardiovascolari

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Metteteci gli eccessi delle feste. Aggiungete i virus che impazzano, portando mal di gola, tosse e qualche linea di febbre, combinate il tutto con lo stress della ripresa delle attività dopo un periodo lungo di vacanza ed avrete il cocktail che rischia di farci sentire più stanchi e deboli. Ma le contromisure ci sono e non solo a tavola. Un bel bagno caldo o una sauna posso aiutarci a superare i malanni di stagione e a rimetterci in forma.

Perché la sauna fa bene

Il segreto della sauna sta nei mutamenti di temperatura che questa pratica induce. Quando la temperatura si alza, infatti, il sangue deve viaggiare verso i capillari della pelle, perché il corpo ha bisogno di eliminare il calore in eccesso indotto dall’ambiente.

Ovviamente questa condizione porta ad una risposta da parte dell’apparato circolatorio: la pressione arteriosa scende e il cuore aumenta la frequenza per compensare la situazione, quindi aumenta il numero dei battiti.

In più, come è ovvio, il calore porta ad eliminare liquidi: non si tratta solamente di acqua che viene eliminata, ma anche di sali che possono influire sulla circolazione. Pensate solo al sodio: visto che siamo portati ad ingerire con l’alimentazione quantità eccessive di sale, ovviamente, eliminarlo può far bene e contribuisce a ridurre ulteriormente la pressione.

Da questi meccanismi, peraltro, emerge la necessità di discutere con il medico prima di “lanciarsi” nelle vasche: chi soffre di pressione bassa dovrebbe evitare la sauna perché il calo pressorio potrebbe essere deleterio, così come la tachicardia di risposta all’ipotensione. Poi, per chi punta sul bagno turco con le temperature che salgono oltre i 50 gradi e gli effluvi del vapore che entrano direttamente nelle vie respiratorie, la presenza di asma potrebbe essere una controindicazione.

Un percorso ideale

Ogni persona può scegliere il tipo di sauna più indicato, ma non c’è dubbio che esistono percorsi in grado di aiutare al meglio ad eliminare la tensione e a favorire il benessere delle arterie. In questo senso, se non esistono controindicazioni specifiche, può aver significato un approccio “alternato.

Si inizia con l’esposizione al caldo, con la temperatura che sale e fa dilatare i vasi della pelle, contribuendo ad eliminare le tossine. Poi si passa ad una rapida doccia fredda, che induce una altrettanto veloce vasocostrizione, cioè il restringimento dei vasi. Infine si passa di nuovo al clima caldo: così si elimina il sudore dopo aver fatto un “pieno” di sangue ed ossigeno per l’organismo.

Ovviamente si tratta solamente di una proposta. Ad ognuno, è il caso di dirlo, la scelta del trattamento più idoneo. C’è però una certezza sui benefici della sauna, che viene dalla ricerca scientifica. Pensate solo alla sauna finlandese che si è dimostrata valida per contrastare l’insorgenza dell’ipertensione  e di tutti i problemi cardiovascolari correlati.

Secondo uno studio pubblicato  sull’American Journal of Hypertension relativo agli abitanti di Kuopio, in Finlandia, tra gli uomini che avevano l’abitudine alla sauna da due a tre volte a settimana il rischio di diventare iperteso è risultato ridotto del 24 per cento rispetto a chi invece non voleva saperne. Addirittura in cui aveva appuntamenti con questo trattamento quattro o più volte la settimana, il rischio di sviluppare la pressione alta si è quasi dimezzato.