Proteina C-reattiva: cosa accade se i valori sono alti

Scopriamo cos'è la proteina C-reattiva e cosa accade quando questi valori risultano alti nelle analisi del sangue

Fra i valori da tenere sotto controllo quando si effettuano le analisi del sangue c’è la proteina C-reattiva.

Come recita anche il nome si tratta di una proteina che viene prodotta dal sistema immunitario. Valutare con attenzione i valori della PCR è fondamentale per scoprire la presenza di una eventuale infiammazione nascosta, non a caso questo parametro viene controllato insieme al VES. Scoperta nel 1930 durante la diffusione della polmonite da pneumococco, la proteina C-reattiva viene solitamente prescritta dal medico quando si sospetta la presenza di un’infezione, un disturbo del cuore oppure una malattia sistemica.

Solitamente la PCR si presenta con concentrazioni molto basse nel sangue, inferiori a 8 mg/l. Quando nell’organismo si scatena un’infiammazione i livelli aumentano rapidamente, raggiungendo anche valori che che possono arrivare a 500-1000 mg/l.

Quando i livelli di proteina C-reattiva sono bassi (ossia inferiori a 1 mg/l) invece non c’è da preoccuparsi, il problema sorge solo nel caso in cui sono superiori ai valori normali. In questo caso è fondamentale contattare immediatamente il proprio medico per valutare al meglio i risultati delle analisi del sangue.

Se la proteina C-reattiva presenta un livello superiore a 3 mg/l ci potrebbe essere un problema a livello vascolare che non è stato individuato in precedenti esami. Questo valore alto può indicare la presenza di eventuali cardiopatie nascoste oppure malattia infiammatorie autoimmuni come per esempio l’artrite reumatoide e il lupus. Non solo: la proteina C-reattiva può segnalare anche il diabete di tipo II, malattie del tessuto connettivi, colite, morbo di Crohn, polmonite, tubercolosi e alcune forme di tumore.

Ovviamente il primo passo dopo aver individuato i valori anomali nelle analisi del sangue è quello di rivolgersi ad uno specialista, soprattutto perché le patologie legate a questa proteina sono numerose e molto diverse fra loro.

La proteina C-reattiva va tenuta sotto controllo soprattutto nelle donne incinta e nei bambini. Quando questo valore è elevato in gravidanza è necessario indagare per scoprire qual è la causa scatenante del problema, per garantire la salute della mamma e del feto. Il tema è delicato anche nel caso dei bambini, dove un livello di proteina C-reattiva che oscilla fra 50 e 60 mg/l può indicare la presenza di infezioni come polmonite, bronchite oppure faringite.