Il mal di stomaco è molto comune in tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani. Si tratta, infatti, di una condizione che capita di sperimentare anche più di una volta nel corso della propria vita. Può presentarsi in qualsiasi momento della giornata, compresa la notte, disturbando il sonno.
Anche se in molti casi, il mal di stomaco è dovuto a cause transitorie che non devono destare particolare preoccupazione, in altri può essere spia di una patologia a carico dell’organo. Potrebbe essere anche il segnale della presenza di una condizione seria, tale da necessitare un intervento medico immediato.
Consumare cibo e bevande innesca – da parte dell’organismo – un lungo processo che mette in moto diversi organi e strutture del corpo. A seguito della masticazione, subito dopo aver attraversato la laringe, il cibo, ora definito bolo alimentare, percorre l’esofago per arrivare allo stomaco. Il passaggio tra questi due organi è coordinato dallo sfintere esofageo, una struttura che impedisce ai succhi gastrici presenti nello stomaco di risalire nell’esofago, trattandosi di una valvola unidirezionale. Quando questa struttura non svolge adeguatamente il suo compito, si avvertono i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo.
Arrivato nello stomaco, il cibo viene scomposto nei suoi componenti fondanti, grazie all’azione dei succhi gastrici e resta qui fino a quando non è pronto per passare all’intestino tenue.
Indice
Quali sono i sintomi del mal di stomaco
Il principale sintomo di questa condizione è il dolore che può essere più o meno acuto, durare per alcuni istanti o per diverso tempo. Altri segnali che possono essere associati al mal di stomaco sono:
- bruciore;
- senso di pesantezza;
- gonfiore addominale;
- nausea;
- vomito;
- flatulenza;
- sensazione di malessere;
- diarrea;
- eruttazione.
Quando preoccuparsi per il mal di stomaco
In genere, il mal di stomaco tende ad attenuarsi nel giro di qualche ora. Ci sono però alcune situazioni in cui potrebbe essere necessario un intervento repentino. Ecco quando chiedere l’intervento medico senza attendere:
- se i dolori accusati sono improvvisi, molto forti e non accennano a diminuire;
- se i dolori peggiorano rapidamente;
- se dolore e gonfiore addominale continuano a persistere nel tempo;
- se la diarrea non scompare dopo diversi giorni;
- se si notano perdite di sangue anomale (nelle feci o nell’espettorato);
- se si perde peso rapidamente senza aver intrapreso una dieta;
- se si prova dolore quando si tocca lo stomaco.
Ogni situazione che si discosta dalla norma dovrebbe essere posta all’attenzione del medico curante.
Quali sono le cause del mal di stomaco
Il mal di stomaco può insorgere per diversi motivi. Alcuni di questi sono legati all’alimentazione, nello specifico alla quantità delle porzioni e alla natura stessa degli alimenti e delle bevande consumate. Tra i principali meccanismi che portano a sviluppare questa condizione ci sono:
- la formazione di gas. Il gas può causare crampi, eruttazione, flatulenza;
- l’influenza intestinale, per cui si può provare dolore prima di ogni episodio di vomito, diarrea;
- un consumo eccessivo di alcolici, bevande gassate, caffeina;
- il consumo di alimenti piccanti, acidi;
- mangiare rapidamente e in quantità molto abbondanti;
- l’assunzione di alcuni farmaci, che possono avere effetti collaterali sullo stomaco.
Il mal di stomaco può essere provocato, inoltre, dalla presenza di malattie gastrointestinali come:
- gastrite, un’infiammazione dello stomaco;
- ulcera gastrica, ovvero un’erosione del rivestimento della parete dello stomaco che provoca dolore e sanguinamento;
- ulcera peptica;
- malattia da reflusso gastroesofageo, una condizione che si verifica quando il contenuto dello stomaco risale lungo l’esofago provocando una sensazione di bruciore;
- gastroparesi, provocata da un danno al nervo vago che stimola la contrazione delle pareti dell’organo;
- cancro, quando si assiste a una crescita incontrollata di cellule cancerose nello stomaco.
Il mal di stomaco può anche essere innescato da:
- uno stato di stress o di ansia;
- un’indigestione;
- delle intolleranze alimentari, come quella al lattosio;
- la celiachia;
- un trauma;
- una gastroenterite.
Quest’ultima è provocata dall’azione di virus e batteri che, in genere, vengono debellati in alcuni giorni. Di solito, in questi casi, al dolore allo stomaco è associata la diarrea.
Inoltre occorre aggiungere che il dolore percepito in prossimità di questo organo può indicare la presenza di un problema che interessa organi adiacenti. D’altronde, lo stomaco è solo uno dei tanti organi che fanno parte dell’apparato digerente e si trova in una regione dove sono presenti molte altre strutture.
Per questo motivo, il mal di stomaco potrebbe essere anche un sintomo di:
- calcoli renali o biliari;
- sindrome dell’intestino irritabile;
- appendicite;
- diverticolite;
- morbo di Crohn;
- dolori mestruali;
- patologie cardiovascolari;
- patologie polmonari.
Diagnosi del mal di stomaco
Se i sintomi persistono, il primo passo da compiere è contattare il proprio medico di medicina generale per una visita. Dopo aver ascoltato la storia del paziente e la descrizione dei sintomi accusati, procederà con un esame obiettivo, che prevede la palpazione della regione addominale in corrisposndenza dello stomaco e dell’area circostante, per individuare l’area di interesse e il livello di dolore.
Questa procedura potrebbe fornire ulteriori indicazioni circa la provenienza del dolore, se effettivamente è limitata allo stomaco o se si estende a organi e strutture vicine.
Se il mal di stomaco continua a manifestarsi anche diverso tempo dopo, il medico potrebbe ritenere opportuno eseguire una visita specialistica. Tra gli esami che potrebbero essere richiesti per individuare la causa esatta ed escludere la presenza di altre condizioni rientrano:
- le analisi del sangue e delle feci;
- l’ecografia addominale. Questo esame strumentale restituisce delle immagini dell’area interessata per valutarne la struttura e il flusso sanguigno;
- Esami di imaging più approfonditi, come la TAC o la risonanza magnetica;
- la gastroscopia. Si tratta di un esame invasivo, che potrebbe provocare alcuni fastidi, ma è molto utile per osservare lo stato di salute dello stomaco. Viene inserito dalla bocca un tubicino provvisto di una telecamera sulla sua estremità che viene spinto fino allo stomaco. Potrebbe poi essere prelevato un campione di tessuto per condurre delle analisi approfondite in laboratorio;
Se si sospetta un’intolleranza, un’allergia alimentare o una patologia autoimmune come la celiachia, si procede con lo svolgimento di test specifici per rilevarne l’eventuale presenza.
Quali sono i trattamenti del mal di stomaco
La terapia per trattare il mal di stomaco dipende dalla diagnosi, che deve essere accurata. Questo significa che solo dopo aver individuato la causa del dolore sarà possibile procedere con la cura più idonea.
In caso di infezioni, lo specialista potrebbe prescrivere degli antibiotici, mentre in presenza di ulcere, reflusso gastroesofageo, gastriti, potrebbe somministrare farmaci specifici (come gli antiacidi) per trattare la sintomatologia.
Se invece, vengono diagnosticate delle patologie importanti, come il morbo di Crohn, sarà necessario seguire una terapia personalizzata che tenga conto delle condizioni di salute del paziente. Sarà poi indispensabile monitorare l’evoluzione della malattia nel corso del tempo.
La diagnosi di allergie, intolleranze alimentari o patologie come la celiachia, necessita di diverse modifiche nel piano alimentare. Il paziente dovrà evitare tutti i cibi che possono provocare la manifestazione dei sintomi e seguire le indicazioni fornite dallo specialista.
In presenza di mal di stomaco non organico, causato da un periodo di stress e ansia importanti, è possibile intervenire con tecniche di respirazione specifiche e chiedere il supporto di uno specialista del settore. Yoga e meditazione potrebbero fare al caso vostro.
Come prevenire il mal di stomaco
Le diverse e numerose cause presenti dietro all’insorgenza di questa condizione suggeriscono come, in alcuni casi, si possa intervenire in modo preventivo. Ecco come agire sul proprio stile di vita:
- allenarsi con regolarità. Lo sport produce effetti benefici sul corpo e sulla mente, in quanto mette di buonumore, allontana lo stress, contribuisce a restare in forma;
- mantenere il corpo idratato. Si consiglia di bere almeno 1 litro e mezzo/due di acqua al giorno (in assenza di patologie che controindicano l’assunzione di liquidi). Queste quantità possono aumentare se si svolgono attività impegnative e se si pratica molto sport;
- seguire una dieta che preveda buone quantità di fibre, vitamine e sali minerali. Frutta, cereali, verdura, sono alimenti particolarmente ricchi di questi nutrienti;
- bere alcol con moderazione, senza esagerare;
- imparare a gestire le situazioni di stress;
- non fumare;
- limitare il consumo di alimenti processati;
- consumare pasti leggeri, soprattutto a cena, per facilitare la digestione;
- mangiare lentamente e masticare piccoli bocconi;
- evitare di mangiare poco prima di coricarsi, in particolare non bere bevande a base di caffeina e cioccolato.
In conclusione, il mal di stomaco può essere provocato da numerose cause. In caso di sintomi persistenti, è bene indagare a fondo per evitare possibili peggioramenti. È quindi consigliabile consultarsi dapprima con il proprio medico di medicina generale e in seguito, eventualmente, con uno specialista.
Per evitare, invece, episodi di mal di stomaco legati a un’alimentazione scorretta o a un pasto troppo elaborato prima di andare a dormire, sarà sufficiente attenersi alle buone abitudini alimentari.
Fonti bibliografiche:
- Healthdirect, Abdominal pain
- NHS, Stomach ache