Ipercromie: cosa sono, cause e cura

Le ipercromie sono alterazioni cutanee caratterizzate da un'eccessiva pigmentazione della pelle, spesso causate da fattori come esposizione al sole, infiammazioni o condizioni ormonali

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Antonina Distefano

Medico Chirurgo

Medico chirurgo abilitato presso l'Università degli Studi di Catania, è specializzata in Cure Palliative e Terapia del dolore.

Le macchie della pelle vengono denominate discromie. Queste alterazioni del colorito cutaneo possono essere più scure, ossia ipercromie, o più chiare, ovvero ipocromie. Si tratta di una condizione che si presenta con maggiore frequenza con l’avanzare dell’età, ma può comparire, più di rado, anche in soggetti giovani.

In età avanzata prendono il nome di lentigo senili, di colore brunastro e forma tondeggiante che compaiono principalmente sul viso e sulle mani già a partire dai 40 anni. Il sesso femminile ne è maggiormente colpito.

Cosa sono le ipercromie

Le ipercromie sono causate da una pigmentazione anomala di una parte della cute causata da un accumulo di melanina. Quando si verifica una mancanza, invece, si parla di ipocromie. Denominate anche macchie scure, le ipercromie sono caratterizzate da un aumento del tono di colore della pelle e sono legate ad alcuni fattori.

Cause e diagnosi delle ipercromie

Le ipercromie sono originate da una scorretta esposizione ai raggi del sole, nelle ore centrali della giornata e senza le giuste protezioni. La pigmentazione anomala è legata anche all’abuso di lampade solari o all’assunzione durante il periodo estivo di farmaci fotosensibilizzanti, come la pillola anticoncezionale o alcuni antibiotici. Le ipercromie si possono presentare inoltre in presenza di disfunzioni ormonali, acne o durante la gravidanza.

Le ipercromie non sono tutte uguali, perciò è necessario sottoporsi a una accurata visita dermatologica con l’utilizzo della lampada di Wood. L’esperto stabilirà in seguito il trattamento in base alle caratteristiche della macchia. Le più semplici da contrastare sono le ipercromie che colpiscono lo strato superficiale della pelle e sono di colore marrone-nero. Le formazioni grigio-bluastre sono invece più profonde e più difficili da trattare.

Cura e trattamento delle ipercromie

La cura meno invasiva per eliminare le ipercromie è la Luce Pulsata con lampada a schermo specifico. Viene consigliata in caso di macchie scure diffuse per ridurne il numero in breve tempo. Solitamente un ciclo di trattamento prevede dalle 2 alle 5 sedute con cadenza mensile ed evitando per tre settimane l’esposizione al sole e le lampade abbronzanti. Il trattamento è sconsigliato nei mesi estivi e non incide sulla vita sociale o le normali attività quotidiane del paziente. Nel caso di poche ipercromie una soluzione può essere rappresentata dal laser Q-Switched con 2 o 3 sedute a cadenza mensile.

Fra i trattamenti più invasivi troviamo il laser CO2 frazionato e la crioterapia. Nel primo caso basta una sola seduta per ridurre le ipercromie. Dopo la cura è importate applicare per almeno una settimana pomate cicatrizzanti e antibiotiche sull’area sino alla completa guarigione. Nei mesi successivi sarà necessario ricorrere a protezioni a schermo totale per evitare recidive. La crioterapia prevede l’uso di azoto liquido a temperature basse per non danneggiare l’epidermide. Dopo la seduta la pelle va in necrosi e genera un nuovo strato privo di macchie. Questa metodica però sottopone a un rischio maggiore di ricomparsa delle ipercromie.

La cura delle ipercromie può avvenire anche a casa con l’utilizzo di peeling chimici, prescritti dal dermatologo e con principi attivi esfolianti. Questi prodotti velocizzano il ricambio delle cellule che si trovano negli strati superficiali dell’epidermide, schiarendo le macchie. Spesso vengono consigliate anche creme topiche depigmentanti molto utili se l’ipercromia non è estesa. Se applicate con costanza, sia la mattina che la sera, possono portare buoni risultati.

Come prevenire la comparsa di ipercromie

Quando si parla di ipercromie un ruolo chiave viene rivestito dalla prevenzione, soprattutto dopo i trattamenti per rimuovere le macchie. L’esposizione solare deve essere sempre graduale e con protezioni alte, evitando in ogni caso gli orari centrali della giornata. I soggetti con la pelle particolarmente chiara e delicata dovrebbero utilizzare quotidianamente un filtro solare alto anche nei mesi invernali.  Infine sarebbe corretto evitare terapie ormonali,  come ad esempio la pillola a scopo anticoncezionale, che non abbiano la finalità di trattare patologie importanti.

Le macchie della pelle nei bambini

Le macchie della pelle sono molto diffuse nei bambini e spesso creano preoccupazione nei genitori. Si tratta di alterazioni nel colore della pelle che possono essere chiare o scure. La lesione è piatta e passando il dito sulla superficie non si avverte nessun distacco.

Le macchie sulla pelle dei bambini vengono definite ipocromie quando sono di colore chiaro, con un tono che può arrivare sino all’assenza di pigmento. Vengono invece chiamate ipercromie, come accade per gli adulti, quando sono di colore più scuro. Nei più piccoli le ipercromie sono meno frequenti e sono legate a nevi, vitiligine, micosi, angioma o pitiriasi versicolor.

Fonti bibliografiche: