Ernia cervicale: definizione, cause, trattamenti

L'ernia cervicale è una patologia della colonna vertebrale che si verifica quando i dischi intervertebrali del collo si spostano o si rompono

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Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Pubblicato: 23 Aprile 2024 11:02

L’ernia cervicale è una patologia che interessa le vertebre. In particolare questa problematica interessa le prime 7 vertebre della colonna e può portare a diversi sintomi, primo fra tutti il dolore.

Cos’è l’ernia cervicale

Se si soffre di dolore al collo e alla parte alta della colonna vertebrale è probabile che si soffra di ernia cervicale. Con questo termine viene indicata una sporgenza del disco intervertebrale, cioè di quella struttura di tessuto presente tra due vertebre, con conseguente compressione delle radici nervose del tratto cervicale, che sono solitamente dirette agli arti superiori o al midollo spinale. Le vertebre e il disco intervertebrale interessati da questo dolore sono solitamente C4-C5, C5-C6 e C6-C7.

Il dolore intenso e persistente che caratterizza i sintomi dell’ernia cervicale fa sì che sia molto complesso convivere con questa patologia.

Sintomi dell’ernia cervicale

Come anticipato, il sintomo dell’ernia cervicale più persistente è la sensazione di dolore. Questo dolore può essere classificato in due modi: cervicalgia e brachialgia. Nel primo caso si tratta di un dolore persistente al collo, nel secondo invece di un dolore che si irradia fino ad uno o a entrambi gli arti superiori.

Il tipo di dolore che si prova quando si soffre di questa patologia è molto intenso e può portare a ulteriori complicazioni. Il dolore costante alla cervicale infatti può rendere impossibile non solo praticare le attività di tutti i giorni, come lavorare, ma può anche compromettere il sonno e l’appetito.

Oltre al forte dolore, i sintomi dell’ernia cervicale possono essere anche:

  • dolore nello svolgere semplici movimenti del collo, come da destra a sinistra e viceversa o l’inclinazione del capo verso l’alto o il basso
  • dolore persistente al collo abbinato a una mancanza di forza delle braccia, con conseguente debolezza e difficoltà a muovere gli arti superiori
  • formicolii e mancanza di sensibilità agli arti
  • mal di testa
  • tipico dolore “a spillo” a livello cervicale
  • sensazione di scosse elettriche a carico degli arti superiori
  • debolezza
  • fotosensibilità e difficoltà nella messa a fuoco
  • nei casi più gravi, sintomi da riferire a compromissione del midollo spinale

Le principali cause dell’ernia cervicale

Ogni disco intervertebrale è formato da una parte più interna, detta nucleo polposo, e da una parte più esterna, detta anulus fibrosus, che contiene e protegge il nucleo. Quando si instaura una rottura dell’anello fibroso, può determinarsi la fuoriuscita del nucleo polposo dalla propria sede: è proprio questa fuoriuscita di una parte del disco intervertebrale che prende il nome di ernia. Le cause che possono portare alla formazione di un’ernia cervicale possono essere molte:

  • una delle cause dell’ernia cervicale più comuni è sicuramente l’errata postura. L’atteggiamento del corpo e la posizione che viene assunta dal paziente quando lavora può portare a problematiche alla colonna vertebrale, il particolare alla cervicale. L’utilizzo di una sedia sbagliata in ufficio o il mantenimento del collo piegato al pc per lungo tempo sono due dei fattori che maggiormente incidono sulla comparsa di patologie legate alla colonna, come l’ernia cervicale;
  • il colpo di frusta è un’altra causa dell’ernia cervicale. Un trauma sul collo può portare infatti a una lacerazione delle fibre esterne dell’anulus fibroso. Il colpo di frusta è solitamente collegato agli incidenti stradali, solitamente in seguito a una frenata improvvisa o a un impatto che porta a una stiratura del corpo del paziente;
  • problematiche legate ai muscoli o ai tessuti possono portare all’ernia;
  • l’età è una causa dell’ernia cervicale, in quanto, con l’aumento degli anni, è più probabile un indebolimento di natura fisiologica del disco intervertebrale;
  • un’altra causa è l’aumento dei carichi sul rachide in seguito ad aumento del proprio peso corporeo;
  • le costanti sollecitazioni su questa parte del corpo nel tempo possono portare a un indebolimento dell’area e alla formazione di un’ernia;
  • l’ernia può essere poi facilitata da altre patologie, ad esempio la Spondilosi cervicale, una malattia degenerativa che interessa il disco cervicale.

Cosa fare quando si ha l’ernia cervicale

Esistono diversi rimedi per l’ernia cervicale ed è possibile adottare comportamenti in grado di aiutare a prevenire e a curare questa patologia. Innanzitutto occorre rivolgersi al proprio medico. Sono diversi gli approcci dei medici su come curare l’ernia cervicale. Il tipo di cura prescritta dal medico può variare per gravità, vertebra colpita, età, sesso e allergie.

Cure e terapie

Solitamente per diminuire il dolore e l’infiammazione vengono prescritti i cosiddetti FANS i farmaci antinfiammatori non steroidei. Tra questi ci sono ad esempio l’ibuprofene, il naproxen e l’acido acetilsalicilico.

Per evitare spasmi muscolari sono poi consigliabili dei rilassanti. Sempre più spesso tra le cure per ernia cervicale ci sono infatti la ciclobenzaprina e il Diazepam. Nei casi più gravi possono essere prescritti anche i farmaci corticosteroidi, per la loro capacità antinfiammatoria. Molto raramente vengono prescritti degli oppioidi come l’idrocodone, in quanto possono portare a complicazioni e dipendenza.

rimedi naturali per ernia cervicale sono dedicati invece ai casi più lievi e meno dolorosi. In questo caso vengono utilizzati gli estratti naturali di diverse piante per diminuire la tensione e la rigidità della colonna vertebrale. Soprattutto in casi in cui il dolore è acuito da condizioni di forte stress e mancanza di sonno, questi rimedi sono molto utili. Tra questi ci sono l’assunzione di erbe attraverso tisane o integratori che sono in grado di svolgere un’azione ansiolitica sedativa importante.

Tra le piante più utilizzate in questi casi ci sono:

Tra le loro proprietà queste piante sono ansiolitiche, antispastiche, ipnotiche e sedative del sistema nervoso centrale.

L’assunzione di antidolorifici e antinfiammatori abbinati alla fisioterapia è uno degli approcci più tradizionali ed efficaci. Nel caso in cui questi rimedi falliscano, sono però possibili diverse alternative chirurgiche, come interventi atti a diminuire la pressione sul nervo. Per le ernie cervicali più lievi è consigliato però procedere solo con la combinazione di un percorso farmacologico e fisioterapia.

Esistono diversi trattamenti alternativi utili per curare l’ernia cervicale. Molti professionisti consigliano massaggi svolti da specialisti del settore con l’obiettivo di migliorare la situazione del rachide cervicale. Anche gli impacchi con creme anti-infiammatorie possono aiutare ad avere sollievo dal forte dolore tipico della cervicale.

L’intervento chirurgico per le ernie cervicali può essere considerato quando i sintomi persistono nonostante il trattamento conservativo o quando ci sono segni di deterioramento neurologico. Esistono diverse tecniche chirurgiche utilizzate per trattare le ernie cervicali, tra cui la discectomia cervicale anteriore, che comporta la rimozione del disco erniato attraverso un approccio anteriore al collo, e la decompressione cervicale posteriore, che coinvolge la rimozione della parte dell’osso o dei tessuti molli che comprimono le radici nervose attraverso un approccio posteriore al collo. L’obiettivo principale della chirurgia è alleviare la compressione sulle radici nervose e ripristinare la funzione neurologica. Come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono rischi e complicazioni associate, quindi è importante discutere attentamente con il proprio chirurgo ortopedico o neurochirurgo i potenziali benefici e rischi dell’intervento chirurgico.

Cosa evitare?

Tra le cose da non fare quando si soffre di ernia cervicale ci sono:

  • sollevare pesi o carichi molto pesanti che possano portare a dei piccoli traumi della colonna;
  • fumare è fortemente sconsigliato, in quanto aumenta i tempi di guarigione dell’area lesa;
  • non assumere correttamente i farmaci prescritti dal medico è assolutamente sbagliato, bisogna prestare molta attenzione ai consigli e alle cure specifiche suggerite dai professionisti;
  • un errore sempre più comune è quello di temporeggiare, evitando di recarsi dal medico o da uno specialista. Questo può portare a una degenerazione della malattia e alla necessità di un intervento chirurgico che si sarebbe potuto evitare intervenendo per tempo;
  • fare sport in modo indipendente, senza un professionista che consigli la pratica adatta è assolutamente sbagliato, in quanto si rischia di danneggiare il rachide cervicale con movimenti errati;
  • assumere posizioni scomode o errate duranti il sonno e il lavoro.

Come prevenire l’ernia cervicale

Prevenire l’ernia cervicale non è semplice, ma grazie ad alcune attenzioni è possibile evitare l’evoluzione di questa patologia. Tra queste c’è un lavoro di rafforzamento dei muscoli cervicali, in modo da fornire il corretto supporto a questa zona della colonna vertebrale durante le attività di tutti i giorni. Per farlo esistono diversi esercizi di fisioterapia che, se svolti al fianco di un professionista, possono garantire grandi risultati.

Cambiare alcune delle proprie abitudini di tutti i giorni è inoltre fondamentale. Prestare attenzione alla propria postura è importante sempre, anche se non si soffre di ernia, in quanto permette di prevenire alcune patologie complesse della colonna. Inoltre può essere utile controllare il peso ed evitare tensioni, ad esempio durante il sonno, con posizioni errate. Se si lavora seduti, la scelta della posizione e della tipologia di sedia è importante.

Inoltre è consigliabile evitare esercizi di fitness “fai da te”. In palestra è infatti fondamentale prevenire strappi o lesioni muscolari che possano portare a complicazioni. È quindi necessario richiedere il parere del medico o di un istruttore qualificato in grado di indicare gli esercizi più adatti a chi soffre di questa patologia. Nel caso in cui queste piccole lesioni avvengano è fondamentale rispettare i tempi di riposo e di convalescenza in modo da evitare complicanze.