Depilazione: i benefici per noi e i rischi per la nostra pelle

Cosa sono i peli? Perché ci depiliamo? Quali tipi di depilazione esistono? Ci sono rischi? Sono solo alcune delle domande che riguardano questo delicato argomento, cerchiamo di capirne di più!

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

I peli: cosa sono e qual è la loro funzione

I peli sono strutture che originano dal follicolo pilifero, situato nel derma, lo strato cutaneo tra l’epidermide e lo strato adiposo. Questi follicoli si trovano su tutto il corpo tranne che sulle labbra, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Il pelo si forma nella matrice pilifera alla base del follicolo, dove le cellule si moltiplicano e si spingono verso l’alto. Queste cellule si disidratano, muoiono e formano il fusto del pelo, costituito da proteine morte e rivestito da una cuticola composta da scaglie lamellari.

La pelle, sotto la superficie cutanea, contiene fibre, terminazioni nervose, ghiandole, follicoli piliferi e vasi sanguigni. Il sudore, prodotto dalle ghiandole del derma, raggiunge la superficie cutanea attraverso piccoli dotti.

Il colore dei peli è determinato dalla melanina, il pigmento responsabile anche del colore della pelle. Esistono due tipi di melanina: l’eumelanina, presente nei peli neri o castani, e la feomelanina, nei peli ramati o rossi. L’eumelanina diluita conferisce ai peli biondi il loro colore.

La crescita dei peli avviene in cicli, con una fase di crescita, una di transizione e una di riposo, seguita dalla caduta del pelo e dal ricrescimento di uno nuovo. Le sopracciglia e le ciglia hanno un ciclo di crescita più breve rispetto ai capelli, che possono crescere per diversi anni prima di cadere e ricrescere. Gli ormoni maschili regolano la crescita dei peli, con il testosterone che stimola la crescita dei peli del pube e delle ascelle e il diidrotestosterone che influisce sulla crescita dei peli della barba e sulla perdita di capelli nel cuoio capelluto.

Tra i disturbi dei peli vi sono l’irsutismo, l’ipertricosi, l’alopecia e i peli incarniti, spesso considerati problemi estetici che richiedono trattamento. La forfora, invece, è una manifestazione di dermatite seborroica del cuoio capelluto, non un disturbo dei peli in sé.

La storia della depilazione

La pratica della depilazione è radicata nell’umanità fin dalla preistoria, con varie culture e popoli che hanno utilizzato diversi metodi di rimozione del pelo. Ad esempio, nella cultura tribale dei Daiaki del Borneo, la depilazione totale, compresa quella dell’area pubica, è una pratica comune accompagnata da piercing genitali.

Nell’antico Egitto, uomini e donne si depilavano completamente il corpo, incluso il pube, utilizzando rudimentali rasoi di rame o creme depilatorie a base di arsenico. Nei mondi greco e romano, la depilazione era comune e veniva eseguita con pinzette, bruciatura dei peli o strappando parte di essi. La depilazione era un segno di ricchezza e status sociale, e Ovidio stesso ne discute nella sua Ars amatoria.

Anche in altre parti del mondo, come l’Africa e il mondo islamico, la depilazione era una pratica diffusa, con particolare attenzione alla rimozione dei peli delle ascelle e del pube, considerati “sporchi” e non graditi agli dei o al proprio sposo.

Nel mondo orientale, le pratiche di depilazione variano: in Giappone e Cina, i peli pubici non vengono rimossi comunemente, mentre in India è tradizione depilare tutto il corpo.

Nel mondo occidentale, la depilazione ha avuto alti e bassi nel corso della storia. Durante il Medioevo, la Chiesa vietava la depilazione, ma alcune forme di rimozione dei peli erano ancora praticate, specialmente tra le classi aristocratiche. Nel XIX secolo, la pratica della depilazione è diventata più diffusa, con la moda della fronte alta che portava le donne a strappare la prima fila di capelli. Nel XX secolo, la pubblicità dei rasoi ha contribuito alla diffusione della depilazione, specialmente con l’introduzione di rasoi dedicati alle donne da parte delle aziende. La moda del corpo completamente depilato tra le modelle ha contribuito ulteriormente a rendere la depilazione una pratica comune.

Negli ultimi decenni, la depilazione inguinale è diventata diffusa anche tra le donne più giovani, influenzata dalla pornografia e dalla moda, con molte donne che preferiscono la depilazione totale o parziale per motivi estetici ed erotici.

Le tipologie di depilazione

Ecco alcuni metodi di depilazione e le loro caratteristiche:

  • Ceretta: la ceretta può essere eseguita sia a casa sia da professionisti. Rimuove tutti i peli, ma può essere dolorosa e causare microtraumi alla pelle. E’ opportuno utilizzare una cera adeguata alla propria pelle, per evitare l’insorgenza di irritazioni cutanee.
  • Rasoio: nonostante sia spesso demonizzato, il rasoio può essere delicato sulla pelle se usato correttamente, specialmente con l’uso di una crema specifica. Tuttavia, il taglio netto del pelo può rendere la ricrescita più fastidiosa e pruriginosa.
  • Crema depilatoria: questo prodotto chimico soffoca il pelo alla radice, facendolo cadere. Tuttavia, poiché non estirpa il bulbo, l’effetto dura poco. Alcuni prodotti sono adeguati anche per le aree intime.
  • Depilazione laser o luce pulsata: questi metodi offrono una depilazione totale e definitiva. Devono essere eseguiti da professionisti in un centro specializzato. Poiché sono irreversibili e costosi, è importante valutare attentamente e consultare uno specialista prima di procedere.

Le motivazioni della depilazione

Le motivazioni alla base della scelta di depilarsi sono molteplici:

  • Prevenzione del congelamento e igiene: in passato, la depilazione potrebbe essere stata utilizzata per prevenire il congelamento dei peli durante l’inverno e per difendersi dai parassiti che si insediavano sulla superficie corporea. Era considerata anche una pratica igienica per evitare la diffusione di pidocchi e altri parassiti.
  • Dimorfismo sessuale e religione: in molte culture, la depilazione era riservata alle donne. Questo potrebbe essere stato fatto per accentuare il dimorfismo sessuale e rendere le donne più desiderabili. In ambito religioso, la depilazione può avere scopi di purificazione e rispetto verso le divinità.
  • Ambito medico e sportivo: la depilazione del corpo è comune anche in campo medico, dove è parte della preparazione preoperatoria per ridurre il rischio di infezioni del sito chirurgico. Negli sport, gli atleti si depilano per prevenire lesioni, rendere più pulite le ferite e migliorare le prestazioni aerodinamiche e idrodinamiche.
  • Modificazioni corporee: la depilazione è correlata ad altre pratiche di modificazione corporea come tatuaggi e piercing. Prima di un tatuaggio, la pelle viene depilata per consentire al tatuatore di lavorare meglio. Le persone con tatuaggi estesi spesso si mantengono depilate per esibire meglio i disegni permanenti sul corpo. La depilazione intima può essere collegata ai piercing genitali, con connotazioni erotiche.
  • Estetiche: certamente, la motivazione più frequente è quella estetica. Il canone imposto dai modelli culturali che si sono sviluppati nel XX° e XXI° secolo, unito alla spinta delle aziende produttrici di prodotti per la depilazioni, hanno portato questa pratica, che pur si basa su radici antiche, ad essere diffusa nel mondo di oggi.

I rischi della depilazione

La depilazione, se non eseguita correttamente e se non seguita da una scrupolosa igiene della zona trattata può esporre il soggetto ad un rischio aumentato di sviluppare patologie cutanee. Le più temibili sono le infiammazioni del bulbo pilifero (follicoliti).

La follicolite è un tipo di ascesso cutaneo che coinvolge il follicolo pilifero. Spesso causata dal batterio Staphylococcus aureus, appare come una raccolta di pus sulla superficie della pelle.

I batteri possono penetrare nella pelle lesionata dal processo depilatorio. Le persone con scarsa igiene personale o malattie croniche della hanno maggiori probabilità di sviluppare follicolite. L’immunodepressione (data da patologie o da farmaci), l’obesità, l’età avanzata e il diabete sono fattori di rischio.

La follicolite si manifesta come piccoli foruncoli bianchi o rossi alla base dei peli, spesso pruriginosi o dolorosi. Può essere causata anche da Pseudomonas aeruginosa a seguito di bagni caldi o idromassaggi. In alcuni casi, la depilazione può causare la formazione di peli incarniti, che provocano irritazione e infiammazione senza infezione reale, nota come pseudofollicolite.

Il trattamento della follicolite prevede l’uso di detergenti antibatterici, antibiotici topici o per via orale, e in casi gravi e ricorrenti, potrebbe essere necessario un prelievo per una coltura batterica per facilitare la scelta dell’antibiotico corretto.

La follicolite da bagno caldo scompare entro una settimana ma richiede adeguato trattamento per prevenire recidive. La follicolite da peli incarniti può richiedere temporaneamente l’interruzione della depilazione.

Per concludere, la depilazione è una pratica antica che può essere eseguita con differenti modalità, a casa o da professionisti. Affidarsi all’esperienza di centri qualificati, specie se si è alle prime armi, può essere opportuno per evitare il rischio di sviluppare fastidiosi effetti collaterali o infezioni. Conoscere la propria pelle ed eseguire una valutazione dermatologica, può essere importante per comprendere quale sia il metodo di depilazione più adatto per ciascuno di noi.

Fonti bibliografiche: