Come proteggere gli occhi dallo schermo del PC

Per proteggere gli occhi durante l'uso prolungato del PC, è essenziale fare pause regolari, utilizzare filtri per la luce blu e mantenere una distanza adeguata dallo schermo

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Carlotta Dell'Anna Misurale

Laureanda in Medicina e Chirurgia

Studentessa di Medicina appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

L’esposizione al PC può provocare la sindrome dell’occhio secco a causa dell’emissione di luce blu.

Alcuni disturbi che ci colpiscono sono in realtà facilmente risolvibili, addirittura spesso senza dover far uso di medicinali. Tra questi c’è sicuramente il fenomeno dell’occhio secco, una condizione che si verifica assai di frequente e che colpisce in particolare chi passa molte ore davanti a uno schermo. Ecco come proteggere gli occhi al pc.

Che cos’è la sindrome dell’occhio secco

La sindrome dell’occhio secco non è altro che un’alterazione della secrezione oculare, il cui equilibrio viene messo alla prova da fattori prevalentemente esterni, tra cui appunto l’esposizione prolungata alla luce blu degli schermi. Questa condizione si verifica quando gli occhi non sono sufficientemente lubrificati, a causa di una produzione insufficiente di lacrime o di una loro evaporazione troppo rapida. Quando si fissa uno schermo per periodi prolungati, si tende a sbattere meno le palpebre, il che può ridurre l’umidità sulla superficie dell’occhio e portare a sensazioni di secchezza, irritazione e affaticamento visivo.

Cosa succede agli occhi se stanno troppo tempo al PC

I sintomi della secchezza oculare sono diversi e in genere si ritrovano a prescindere dalla causa dell’alterazione, che sia di natura esterna (schermi, inquinamento…) oppure interna, legata quindi a problemi di salute riconducibili o meno alla vista. Tra i sintomi più comuni degli occhi secchi troviamo:

  • bruciore
  • scarsa lacrimazione
  • occhi rossi
  • fotofobia (fastidio per la luce)
  • sensazione di corpo estraneo nell’occhio
  • difficoltà ad aprire gli occhi al mattino
  • annebbiamento della vista

Cause della secchezza oculare

Come dicevamo, le cause dell’occhio secco possono essere numerose, ma l’esposizione a display visivi come computer, tablet e cellulare ha aumentato esponenzialmente i casi di alterazioni della lacrimazione, complici anche lo smart working e la didattica a distanza.

Tra le cause dell’occhio secco ci possono comunque essere altri fattori scatenanti, come l’inquinamento atmosferico e l’aria secca e climatizzata, oppure patologie, ormoni, farmaci e uso scorretto delle lenti a contatto.

La luce blu

Uno dei motivi principali per cui l’esposizione prolungata e continuativa ai display provoca secchezza oculare è ovviamente da ricercare nella luce blu che viene emessa dai dispositivi stessi. Quando questa luce è compresa tra i i 380 nm e i 440 nm è addirittura considerata potenzialmente dannosa sia per la cornea che per la retina.

Cura e rimedi per la secchezza oculare da schermo

Il primo passo per la cura è ovviamente stabilire la causa della secchezza oculare.

Se essa è causata dall’uso prolungato di computer o dispositivi analoghi le seguenti strategie possono essere utili:

  • Seguire la regola 20-20-20: ogni 20 minuti, distogliere lo sguardo dallo schermo e fissare qualcosa che si trova a 20 piedi (circa 6 metri) di distanza per almeno 20 secondi.
  • Assicurarsi che l’illuminazione nella stanza sia adeguata per ridurre il riverbero dello schermo.
  • Regolare la posizione dello schermo in modo che si trovi leggermente sotto il livello degli occhi.
  • Usare umidificatori per mantenere l’umidità adeguata negli ambienti.
  • Fare pause regolari dall’uso del computer per dare agli occhi il tempo di riposarsi.

La sindrome dell’occhio secco è un disturbo molto frequente, in particolare per chi usa molto il computer. Proteggere gli occhi al PC è fondamentale per limitare i rischi di secchezza oculare, indossando quindi occhiali appositi e mettendo in pratica i consigli dell’oculista per alleviare lo stress sugli occhi durante e dopo l’esposizione.

Se i sintomi persistono, è consigliabile consultare un oculista per valutazioni più approfondite e per discutere di altre possibili soluzioni.

Altri possibili trattamenti sono:

  • uso di colliri, lacrime artificiali, corticosteroidi a collirio, unguenti oftalmici e Ciclosporina a collirio, per ottenere un sollievo temporaneo
  • chiusura del condotto lacrimale tramite l’applicazione di tappi in silicone, permanenti o temporanei
  • terapia con device medici di ultima generazione che permettono la stimolazione delle ghiandole palpebrali deputate alla formazione del film lacrimale grazie alla luce pulsata (Intense regulated pulsed light), in modo da ristabilire l’equilibrio lacrimale

Problemi da PC: occhio secco cronico, come trattarlo?

Se però passate tutto il giorno davanti al pc e la sindrome dell’occhio secco non vi abbandona, ecco i consigli dell’oculista:

  • fare impacchi caldi e umidi: immergete un batuffolo di cotone o un dischetto struccante in acqua portata a ebollizione e mettetelo poi sugli occhi per circa dieci minuti, in modo da aiutare le ghiandole nella produzione del film lacrimale
  • portare gli occhiali: indossate degli occhiali per proteggere gli occhi durante il giorno, soprattutto se lavorate molte ore al computer
  • massaggiare gli occhi: eseguite dei leggeri massaggi sulle palpebre verso le ciglia, in modo da favorire la fuoriuscita di contenuto lipidico dalle ghiandole e migliorare il film lacrimale
  • mangiare cibi ricchi di omega 3: questi cibi, come ad esempio merluzzo e salmone, favoriscono la produzione di secrezioni lacrimali

Fonti bibliografiche: